In arrivo l’ennesima multa a Google dall’Ue per concorrenza sleale

La Commissione Europea ha inviato una comunicazione preliminare ad Alphabet, la società madre di Google, in merito a presunti inadempimenti del Digital Markets Act (DMA). La segnalazione riguarda due servizi per i quali l’azienda è stata designata come “gatekeeper”, ossia come attore dominante nel mercato digitale. LEGGI ANCHE Google e YouTube sfidano l’Europa: niente controlli […] L'articolo In arrivo l’ennesima multa a Google dall’Ue per concorrenza sleale proviene da Economy Magazine.

Mar 19, 2025 - 21:44
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In arrivo l’ennesima multa a Google dall’Ue per concorrenza sleale

La Commissione Europea ha inviato una comunicazione preliminare ad Alphabet, la società madre di Google, in merito a presunti inadempimenti del Digital Markets Act (DMA). La segnalazione riguarda due servizi per i quali l’azienda è stata designata come “gatekeeper”, ossia come attore dominante nel mercato digitale.

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Google Search e il trattamento preferenziale

Secondo la Commissione, alcune funzionalità di Google Search avrebbero un impatto negativo sulla concorrenza. In particolare, è stato rilevato che i servizi offerti da Alphabet potrebbero essere favoriti rispetto a quelli dei concorrenti. Questa situazione potrebbe alterare le dinamiche di mercato e ridurre la possibilità per altre aziende di competere in modo equo.

Google Play e le restrizioni per gli sviluppatori

Un altro aspetto critico sollevato dalla Commissione riguarda l’app marketplace Google Play. Secondo le conclusioni preliminari, Google Play non sarebbe conforme alle disposizioni del DMA, in quanto impedisce agli sviluppatori di app di indirizzare i consumatori verso canali alternativi che potrebbero offrire offerte migliori. Questa restrizione potrebbe limitare la libertà di scelta per gli utenti e danneggiare la concorrenza.

Implicazioni per il mercato digitale

Se confermate, le violazioni rilevate potrebbero avere conseguenze significative per la concorrenza nel mercato digitale europeo. Limitando la capacità di altri attori di competere, queste pratiche potrebbero ridurre le opzioni disponibili per gli utenti e ostacolare l’innovazione. La Commissione Europea continuerà a monitorare la situazione e, se necessario, adotterà ulteriori misure per garantire il rispetto delle normative europee sulla concorrenza.

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