Il treno parte con i bambini a bordo, i genitori restano a terra: panico, ma la polfer risolve tutto

Gli agenti della polizia ferroviaria hanno fatto fermare il treno a Vaiano e accompagnato i genitori alla stazione, mentre il capotreno aveva individuato e confortato i due piccoli in lacrime

Apr 18, 2025 - 12:22
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Il treno parte con i bambini a bordo, i genitori restano a terra: panico, ma la polfer risolve tutto

Prato, 18 aprile 2025 – Sono stati momenti di panico quelli vissuti giovedì sera alla stazione di Prato Centrale: un bambino di 10 anni e la sua sorellina di 4 anni, argentini, in Italia per trascorrere le vacanze di Pasqua, erano rimasti soli a bordo di un treno diretto a Bologna.

Il padre era riuscito a portare a bordo i due figli con alcune valigie per poi tornare indietro e raggiungere la moglie che era rimasta con altri bagagli sotto la galleria. Così il capotreno, non vedendo più nessuno sul marciapiede, ha indicato il via libera al macchinista che ha iniziato la corsa. I due genitori, raggiunto il marciapiede del binario, hanno visto il convoglio partire con i loro figli a bordo e a nulla sono servite le loro urla per richiamare l’attenzione del capo treno o di qualche passeggero.

In quel momento una pattuglia della Polizia Ferroviaria che svolgeva il servizio di vigilanza nello scalo ferroviario si è accorta della situazione e hanno raggiunto i genitori disperati; tra le difficoltà linguistiche dei due turisti, che non parlano l’italiano, e il panico nel quale erano precipitati, c'è voluto un po’ per capire cosa stava accadendo.

La pattuglia della Polizia Ferroviaria è riuscita in tempo reale a mettersi in contatto con il capo treno che dopo essere stato messo al corrente della situazione ha iniziato a scorrere le carrozze fino a trovare i bambini in lacrime. I due genitori sono stati tranquillizzati dal ritrovamento dei loro figli; sono stati gli stessi agenti ad accompagnare i due genitori alla stazione di Vaiano, cioè la prima fermata utile dopo Prato, dove il treno nel frattempo si era fermato così poco dopo i bambini, seppur provati dalla situazione, hanno potuto riabbracciare il babbo e la mamma.