Il giallo dell’80enne trovato morto (dopo 10 giorni) nello sgabuzzino: caccia al killer nel padovano

Era avvolto in due sacchi neri della spazzatura e chiuso in uno sgabuzzino Franco Bernardo Bergamin, l’uomo di 80 anni che ieri, 5 marzo, è stato trovato morto nella sua casa di Limena, in provincia di Padova. Nelle ultime ore, le indagini hanno dato corpo all’ipotesi secondo cui a uccidere l’anziano sarebbe stato un uomo di 45 anni che da qualche mese viveva assieme alla vittima. Secondo quanto riporta Padova Oggi, per depistare i sospetti che l’odore del cadavere avrebbe potuto generare il 45enne avrebbe spruzzato nella casa quantità copiose di profumatore per ambienti. Secondo i rilievi effettuati dal medico legale, quando è stato trovato, Bergamin era morto da circa 10 giorni. Del sospetto omicida – identificato da nome e cognome che non sono stati rivelati – non si hanno tracce.

La fuga del sospetto omicida

Il fascicolo d’indagine coordinato dal pubblico ministero Marco Brusegan è stato aperto in seguito alle segnalazioni dei familiari di Bergamin. Non avendo sue notizie da molti giorni, hanno telefonato alla polizia, che si è recata a casa dell’anziano. Suonato il campanello, gli agenti non hanno ricevuto risposta decidendo per questo di entrare. A quel punto, aiutati dai vigili del fuoco e dai carabinieri, si sono trovati di fronte alla macabra scoperta. Nella casa, i mobili erano fuori posto, facendo presupporre una colluttazione violenta. L’ipotesi è rafforzata dalle testimonianze delle vicine, che hanno riferito di urla e forti rumori nei giorni scorsi. Attualmente non ci sono ipotesi forti sul movente che avrebbe potuto portare all’omicidio. Il presunto omicida potrebbe essersi rifugiato nella sua città d’origine: Trieste.

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