Il cammino di Roma verso il luxury travel
Roma come destinazione dinamica e accogliente nel settore più alto dell’hospitality. E’ il cammino intrapreso dalla città di Roma, che ha dettato anche l’agenda di Rise, “Rise – Rome Insights Style Experience”, il workshop dedicato ai professionisti del segmento luxury travel nato dalla sinergia tra istituzioni e operatori privati della destinazione. Anna Gricini, regional director ... L'articolo Il cammino di Roma verso il luxury travel proviene da GuidaViaggi.

Roma come destinazione dinamica e accogliente nel settore più alto dell’hospitality. E’ il cammino intrapreso dalla città di Roma, che ha dettato anche l’agenda di Rise, “Rise – Rome Insights Style Experience”, il workshop dedicato ai professionisti del segmento luxury travel nato dalla sinergia tra istituzioni e operatori privati della destinazione. Anna Gricini, regional director sales and marketing Rocco Forte Italy, così commenta l’iniziativa.
Il commento
“Noi operatori dell’alta gamma siamo sul campo quotidianamente, abbiamo conoscenza dei mercati, di chi sono i key player, di quali sono i trend, è il nostro lavoro – spiega Gricini – e dobbiamo sempre essere aggiornati sulle richieste degli ospiti altospendenti per posizionarci con un’offerta attrattiva. Nel caso di Rise, il Convention Bureau, che ne ha curato la regia, è stato il link tra il comitato organizzativo, il Comune, l’assessorato al Turismo, Sport e Grandi eventi e la Dmo, di recente costituzione. Abbiamo collaborato tra pubblico e privato, come non era mai accaduto”.
Mancanza di proattività
“Roma non aveva la proattività richiesta – prosegue la manager – mentre l’avevano altre città e regioni italiane. Forse per troppo tempo si è dato per scontato che tutti passassero dalla Capitale. Insieme abbiamo trovato la formula vincente nell’ottica di diventare una destinazione dinamica e accogliente nel settore più alto dell’hospitality. Durante il periodo di preparazione dell’evento, il Convention Bureau ha fatto da tramite in ogni passaggio con il comune, la Dmo e l’assessorato al Turismo, Sport e Grandi Eventi, che sono stati i soggetti partecipanti alla pianificazione dell’evento stesso, ma ha avuto anche il ruolo fondamentale di supervisione del budget, non solo quello di trait d’union tra player istituzionali”.
La scelta
Dal briefing è scaturita la scelta dei 70 player dei vari mercati non solo Usa, con l’intenzione di diversificare l’audience, e la selezione dei media. E’ stato fatto un lavoro strategico anche sulla composizione demografica degli ospiti. “Il mercato del travel è in continua evoluzione – sottolinea Gricini – siamo nella fase in cui stanno entrando i giovani in questo settore interessante che gravita intorno al bel mondo. Succede che queste nuove generazioni non abbiano una conoscenza approfondita di tutte le mete internazionali, per questo ci siamo rivolti anche a agent travel, travel designer e travel advisor che non erano mai stati a Roma, proponendo una sorta di formazione. In questi tre giorni sono stati dati loro gli strumenti giusti per poter presentare l’Urbe ai loro interlocutori privilegiati al passo con i tempi, in una prospettiva non solo basata sul glorioso passato”.
Altro punto importante, come spiega la declinazione dell’acronimo (Rome insights style experience), Rise non doveva essere un mero incontro b2b ma anche e soprattutto, di esplorazione del territorio attraverso le esperienze. Quindi due mezze giornate sono state dedicate agli incontri e tre pomeriggi alla conoscenza immersiva di Roma. Subito dopo l’icebreaker meeting del giorno d’arrivo, i gruppi hanno avuto la possibilità di scoprire la città attraverso originali attività programmate dai migliori Dmc. “Abbiamo lavorato insieme e contribuito a mettere tutto, anche contatti e relazioni, a fattor comune a beneficio di Roma con competenza e complementarietà – aggiunge -. In questo scambio è emerso che se c’era un organizzazione in grado di portare avanti il progetto al livello desiderato era quella di Luigi de Santis e il suo team, con cui De Santis già pianifica i sei appuntamenti annuali di True nel mondo. E il mood che hanno saputo creare a Roma era quello di una piccola comunità tra espositori, buyer, giornalisti, partner e sponsor, alla scoperta del meglio di Roma”. L’assessore capitolino Onorato ha voluto creare un brand che fosse pubblico, e non privato, perché resti a Roma. “Rise è un brand della città di Roma, è un bene romano. Un brand che crescerà con l’obiettivo di diventare un appuntamento fisso – conclude -. Certo il profilo Instagram è stata una eccellente cassa di risonanza per Roma, che avrà ripercussioni importanti sul mercato e se ne parlerà a lungo”. O.d.A
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