Il Buy Now Pay Later conviene? Supererà le carte di credito entro il 2030

Pagamenti alternativi come il BNPL (Buy Now Pay later) sono in rapida ascesa, specie per i giovani italiani. Permette ai consumatori di dividere il costo di un acquisto in più rate

Apr 1, 2025 - 14:19
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Il Buy Now Pay Later conviene? Supererà le carte di credito entro il 2030

Le abitudini di acquisto dei consumatori stanno subendo una trasformazione radicale, spinta dalla crescente richiesta di esperienze più flessibili, digitali e personalizzate. Questo è quanto emerge dal report The State of Shopping 2025, redatto da Scalapay in collaborazione con Casaleggio Associati, che mette in luce come il modello Buy Now Pay Later (Bnpl) stia acquisendo un ruolo sempre più centrale nelle scelte di Millennials e Gen Z.

Cos’è il Buy Now Pay Later

Nella sua versione tradizionale, questa rappresenta una forma di finanziamento a breve termine di importo limitato, che permette ai consumatori di suddividere il costo di un acquisto in più rate senza interessi. In questo modello, la piattaforma che offre il servizio anticipa l’intero importo al fornitore, trattenendo una commissione, mentre il consumatore rimborsa il totale in rate mensili, con l’obbligo di saldare la prima al momento dell’acquisto e le successive in scadenze stabilite. Stando al report, entro il 2030 si prevede che gli Alternative Payment Methods (APMs), tra cui il Bnpl e portafogli digitali, rappresenteranno l’82% delle transazioni globali nell’e-commerce, segnando il definitivo sorpasso sulle carte di credito e debito.

Tuttavia, emergono problematiche legate al rischio di sovraindebitamento e alla necessità di proteggere i consumatori. Gli e-merchant sono ben consapevoli che aggiungere l’opzione Bnpl potrebbe determinare un rischio aggiuntivo alle transazioni: offrire pagamenti dilazionati o a rate espone le aziende al rischio di ritardi nei pagamenti o persino di insolvenze da parte dei clienti, specialmente quando questi provengono da territori o entità sconosciute.

I consumatori sono più cauti

Il 2024 ha segnato una svolta nel comportamento dei consumatori, che si sono fatti più selettivi e prudenti. L’incertezza economica ha spinto a fare scelte più consapevoli, aumentando l’interesse per marchi autentici, alternative low-cost e prodotti di seconda mano. L’esperienza d’acquisto è diventata più fluida, ma anche più esigente: autenticità e trasparenza sono ora fondamentali per fidelizzare i clienti.

Secondo l’analisi, il 65% dei consumatori ha scelto brand economici, mentre il 57% ha cercato sconti online. Al contempo, il 79% degli utenti esprime preoccupazione per il rischio di truffe digitali, alimentato da tecnologie come AI e deepfake, favorendo così una riscoperta del retail fisico come luogo di fiducia.

Sempre più voglia di viaggiare

Il settore dei viaggi continua a svolgere un ruolo centrale, con evidenti affinità trasversali tra i mercati esaminati. Le ricerche si concentrano su voli e hotel, ma cresce l’interesse per destinazioni alternative, le cosiddette “destination dupes”, cioè luoghi meno affollati ma altrettanto affascinanti. L’Albania, ad esempio, supera la Croazia nel Sud Europa, mentre nel Nord emergono mete come il Norfolk, che prende il posto della Cornovaglia.

Il caldo estremo spinge verso il trend delle coolcation, con un aumento delle prenotazioni in destinazioni fresche come la Scandinavia e l’Artico (+26% in Finlandia e Norvegia). Tuttavia, il vero fenomeno emergente è il turismo nostalgico: concerti, icone pop e set cinematografici stanno influenzando sempre più le scelte dei viaggiatori, con il 29% dei viaggiatori tra i 25 e i 35 anni che pianifica trasferte per eventi sportivi o culturali.