I dossier chiave di Tim: fusione con Iliad, interesse di Poste e rientro del debito

La settimana che precede la pubblicazione dei conti 2024 si preannuncia decisiva per Tim, con numerosi dossier da affrontare per l’amministratore delegato Pietro Labriola. Tra le questioni principali ci sono le trattative con Iliad e Poste Italiane, ma anche una recente sentenza favorevole agli azionisti di Tim Media da parte della Corte di Cassazione. Gli […] L'articolo I dossier chiave di Tim: fusione con Iliad, interesse di Poste e rientro del debito proviene da Economy Magazine.

Feb 10, 2025 - 14:15
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I dossier chiave di Tim: fusione con Iliad, interesse di Poste e rientro del debito

La settimana che precede la pubblicazione dei conti 2024 si preannuncia decisiva per Tim, con numerosi dossier da affrontare per l’amministratore delegato Pietro Labriola. Tra le questioni principali ci sono le trattative con Iliad e Poste Italiane, ma anche una recente sentenza favorevole agli azionisti di Tim Media da parte della Corte di Cassazione. Gli investitori attendono con ansia i risultati finanziari del 2024, che dovranno dimostrare il progresso nel ridurre il debito e il ritorno alla redditività.

La crescita del valore delle azioni

Nel frattempo, il titolo di Tim ha registrato un andamento positivo, con un guadagno di circa il 15% in un mese e oltre il 35% negli ultimi sei mesi. Le azioni hanno raggiunto il valore di 0,3 euro, un livello che non si vedeva dal dicembre 2023. Questo slancio sembra essere legato a una serie di novità, tra cui le trattative con nuovi partner e l’attesa per i conti annuali.

Consolidamento e acquisizioni in vista

Dopo la cessione della rete a un consorzio che include Kkr, il Ministero dell’Economia e F2i, Tim sembra orientata verso una fase di consolidamento. Iliad sarebbe al momento il principale interlocutore per una possibile fusione, ma anche Poste Italiane starebbe valutando un’espansione nel settore delle telecomunicazioni con un’operazione congiunta. Nel frattempo, Vivendi, primo azionista di Tim con il 24% delle quote, sta considerando la vendita della sua partecipazione tramite un’alleanza con il fondo Cvc.

Un mercato delle tlc in cambiamento

Le voci su una possibile fusione con Iliad arrivano proprio dopo il matrimonio tra Vodafone Italia e Fastweb, che ha ridotto il numero degli operatori nel paese. Se Tim dovesse entrare in una fusione, il settore delle telecomunicazioni italiane vedrebbe la sua struttura cambiare, con la riduzione degli attori principali da quattro a tre. Tuttavia, l’operazione richiederebbe l’approvazione del governo italiano, il quale, secondo gli esperti, potrebbe non essere favorevole a un controllo francese della metà del capitale di Tim.

La questione legale con Tim Media

Oltre agli sviluppi sul fronte economico, Tim deve affrontare anche un contenzioso legale. La Corte di Cassazione ha deciso a favore degli azionisti di Tim Media, che avevano chiesto un risarcimento per i danni derivanti dall’incorporazione della società da parte di Tim nel 2015. Questo elemento aggiunge ulteriore incertezza in un momento già delicato per la società.

Le attese per i risultati finanziari

Gli analisti sono cautamente ottimisti riguardo ai risultati finanziari che Tim pubblicherà il 12 febbraio. Si prevede una crescita dei ricavi annuali del 2,9%, con un totale di 14,46 miliardi di euro, e un incremento dell’EBITDA dell’8,4%, per arrivare a 4,34 miliardi. Inoltre, si attende una riduzione del debito a 7,35 miliardi, un passo importante per migliorare la situazione finanziaria della compagnia e rispondere alle sfide future.

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