I Campi Flegrei: un supervulcano da non sottovalutare

I Campi Flegrei rappresentano una delle aree vulcaniche più affascinanti e pericolose del Mondo. Questo supervulcano si trova nel cuore dell’Italia, in una delle zone più densamente popolate del paese: l’area metropolitana di Napoli. La sua natura esplosiva e la complessità geologica lo rendono un soggetto di studio prioritario per la comunità scientifica internazionale.   […] I Campi Flegrei: un supervulcano da non sottovalutare

Mar 15, 2025 - 13:44
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I Campi Flegrei: un supervulcano da non sottovalutare

I Campi Flegrei rappresentano una delle aree vulcaniche più affascinanti e pericolose del Mondo. Questo supervulcano si trova nel cuore dell’Italia, in una delle zone più densamente popolate del paese: l’area metropolitana di Napoli. La sua natura esplosiva e la complessità geologica lo rendono un soggetto di studio prioritario per la comunità scientifica internazionale.

 

Origine e caratteristiche del supervulcano

I Campi Flegrei sono il risultato di un’intensa attività vulcanica iniziata circa 39.000 anni fa con la cosiddetta “Ignimbrite Campana”, una delle eruzioni più devastanti della storia del pianeta. Il cratere principale, chiamato caldera, si estende per oltre 15 chilometri e include numerosi centri eruttivi secondari, come la Solfatara, il Monte Nuovo e il cratere degli Astroni.

La caldera dei Campi Flegrei è caratterizzata da un’attività geotermica intensa, con emissioni di gas vulcanici e fenomeni di bradisismo, ovvero il sollevamento e abbassamento del suolo causato dal movimento del magma nel sottosuolo. Questo fenomeno ha reso celebre la città di Pozzuoli, che negli ultimi decenni ha subito forti oscillazioni del terreno, determinando anche l’evacuazione temporanea di intere zone urbane.

 

Il rischio di un’eruzione futura

Sebbene le autorità e gli scienziati abbiano escluso un’imminente eruzione vulcanica, l’area dei Campi Flegrei rimane sotto stretta osservazione a causa della sua pericolosità intrinseca. L’analisi dei dati geochimici e sismologici suggerisce che il sistema magmatico sottostante sia in costante evoluzione, il che potrebbe condurre, in un futuro imprevedibile, a una nuova eruzione. La sua portata, tuttavia, resta ignota.

Gli studi scientifici suggeriscono che la zona più esposta ai rischi dovrebbe essere gradualmente messa in sicurezza. Questo implica un piano di evacuazione a lungo termine, con una possibile migrazione di massa delle popolazioni residenti nelle aree più vulnerabili. Tale misura, tuttavia, non può prescindere da un equo risarcimento per i cittadini coinvolti, molti dei quali hanno investito i risparmi della propria vita nella costruzione di abitazioni in queste zone.

 

Un’area sismicamente attiva

Oltre al rischio vulcanico, i Campi Flegrei sono soggetti a frequenti terremoti di bassa e media intensità. La deformazione del suolo e l’attività sismica sono fenomeni strettamente collegati alla dinamica del magma, rendendo questa regione una delle più monitorate d’Europa.

L’interazione tra la caldera dei Campi Flegrei e il vicino Vesuvio rappresenta un ulteriore elemento di criticità. Quest’ultimo è un vulcano di tipo pliniano, caratterizzato da eruzioni altamente esplosive. La storia ci insegna quanto possa essere devastante la sua attività, come dimostrano le eruzioni che hanno distrutto Pompei ed Ercolano nel 79 d.C.

 

Il futuro dei Campi Flegrei: prevenzione e sicurezza

A differenza di altre aree vulcaniche abitate nel Mondo, i Campi Flegrei si distinguono per la loro densità abitativa eccezionalmente elevata. Nessun altro supervulcano conosciuto presenta una concentrazione di popolazione paragonabile. Questo aspetto rende urgente l’attuazione di misure di prevenzione adeguate, in grado di ridurre il rischio per la popolazione.

L’errore del passato, che ha permesso l’urbanizzazione massiva di questa zona, può essere in parte corretto attraverso politiche di pianificazione territoriale, che prevedano la graduale delocalizzazione delle persone dalle aree più esposte al pericolo. Tuttavia, qualsiasi strategia di lungo termine deve necessariamente includere incentivi economici e programmi di ricollocazione per evitare drammi sociali e perdite economiche insostenibili per i cittadini coinvolti.

I Campi Flegrei: un supervulcano da non sottovalutare