I brand italiani più forti e di maggior valore nel 2025: stabile Conad

I marchi Generali (+41%) e Ferrari (+31%), il cui Ceo è più amato di Musk, superano il valore di Gucci (-27%), in netto calo. La classifica Brand Finance Partiamo dalla nota di colore (rosso): la reputazione del Ceo di Ferrari, Benedetto Vigna, è superiore a quella del Ceo di Tesla, Elon Musk. Un dato che oggi può sembrare lapalissiano, ma non certo scontato fino a qualche tempo fa e utile a inquadrare il peso tangibile di certi asset intangibili, spesso sottovalutati. Secondo la classifica 2025 di Brand Finance, in particolare, ancora una volta Ferrari - con un punteggio del Brand Strenght Index pari a 90,1 su 100 - è il brand italiano più forte, cioè quello con la maggiore capacità di influenzare le scelte dei consumatori. In questo contesto anche le ottime performance di Benedetto Vigna nel Brand Guardianship Index 2025 - che lo vedono 4° Ceo al mondo - aiutano a comprendere la forza del Cavallino Rampante. Parliamo infatti di un contributo determinante alla crescita del 31% anno su anno di questo marchio, il cui valore ha raggiunto i 12,9 miliari di euro. Ferrari e il brand Generali, primo per valore grazie a un aumento del 41%, superano per la prima volta Gucci, che registra un calo del 27%, lasciando il podio della classifica a lungo mantenuto.  La grande crescita consente poi ad Intesa Sanpaolo (+31%) di scalare 3 posizioni, raggiungendo così il 4° posto. Diversamente, il calo dell’8% del valore del brand, porta Enel (€9,6 Mld.) a perdere due posizioni in classifica. Scendono anche Poste (+6%) ed Eni (+2%), che non incrementano il valore abbastanza per mantenere le posizioni del 2024. Conad (+0%), Prada (-1%) e Tim (+10%) mantengo invece le posizioni. Complessivamente, rispetto all'anno precedente, il valore in euro dei 100 principali brand italiani cresce bene, in linea con il valore dei 500 principali brand del mondo e più velocemente dei brand tedeschi, di quelli cinesi e di quelli britannici. La crescita dei brand italiani è trainata soprattutto dalle banche, dalle assicurazioni e dagli alimentari. In calo i brand della moda (-9%) e delle utility (-10%). Come sottolinea Massimo Pizzo, senior consultant di Brand Finance: ”La crescita del valore dei brand italiani è senz’altro una buona notizia, perché indica un miglioramento della capacità di attrarre consumatori, inoltre i brand italiani crescono più facilmente di altri perché hanno mediamente un valore inferiore agli altri; tuttavia i brand italiani, ad esclusione dei top 25, continuano ad essere più deboli degli altri, non sfruttando così ulteriori opportunità di crescita". L'articolo I brand italiani più forti e di maggior valore nel 2025: stabile Conad è un contenuto originale di Mark Up.

Apr 2, 2025 - 16:30
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I brand italiani più forti e di maggior valore nel 2025: stabile Conad
I marchi Generali (+41%) e Ferrari (+31%), il cui Ceo è più amato di Musk, superano il valore di Gucci (-27%), in netto calo. La classifica Brand Finance

Partiamo dalla nota di colore (rosso): la reputazione del Ceo di Ferrari, Benedetto Vigna, è superiore a quella del Ceo di Tesla, Elon Musk. Un dato che oggi può sembrare lapalissiano, ma non certo scontato fino a qualche tempo fa e utile a inquadrare il peso tangibile di certi asset intangibili, spesso sottovalutati.
Secondo la classifica 2025 di Brand Finance, in particolare, ancora una volta Ferrari - con un punteggio del Brand Strenght Index pari a 90,1 su 100 - è il brand italiano più forte, cioè quello con la maggiore capacità di influenzare le scelte dei consumatori. In questo contesto anche le ottime performance di Benedetto Vigna nel Brand Guardianship Index 2025 - che lo vedono 4° Ceo al mondo - aiutano a comprendere la forza del Cavallino Rampante. Parliamo infatti di un contributo determinante alla crescita del 31% anno su anno di questo marchio, il cui valore ha raggiunto i 12,9 miliari di euro.

Ferrari e il brand Generali, primo per valore grazie a un aumento del 41%, superano per la prima volta Gucci, che registra un calo del 27%, lasciando il podio della classifica a lungo mantenuto.  La grande crescita consente poi ad Intesa Sanpaolo (+31%) di scalare 3 posizioni, raggiungendo così il 4° posto. Diversamente, il calo dell’8% del valore del brand, porta Enel (€9,6 Mld.) a perdere due posizioni in classifica. Scendono anche Poste (+6%) ed Eni (+2%), che non incrementano il valore abbastanza per mantenere le posizioni del 2024. Conad (+0%), Prada (-1%) e Tim (+10%) mantengo invece le posizioni.
Complessivamente, rispetto all'anno precedente, il valore in euro dei 100 principali brand italiani cresce bene, in linea con il valore dei 500 principali brand del mondo e più velocemente dei brand tedeschi, di quelli cinesi e di quelli britannici. La crescita dei brand italiani è trainata soprattutto dalle banche, dalle assicurazioni e dagli alimentari. In calo i brand della moda (-9%) e delle utility (-10%).
Come sottolinea Massimo Pizzo, senior consultant di Brand Finance: ”La crescita del valore dei brand italiani è senz’altro una buona notizia, perché indica un miglioramento della capacità di attrarre consumatori, inoltre i brand italiani crescono più facilmente di altri perché hanno mediamente un valore inferiore agli altri; tuttavia i brand italiani, ad esclusione dei top 25, continuano ad essere più deboli degli altri, non sfruttando così ulteriori opportunità di crescita".

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