Google ci riprova con Wiz: offerta da 30 miliardi di dollari, la più grande acquisizione di sempre per Alphabet
Dopo il rifiuto di luglio, Alphabet rilancia con una proposta da 30 miliardi di dollari per acquisire la startup israeliana di cybersecurity Wiz. L'obiettivo di Mountain View è rafforzarsi nel sempre più competitivo mercato del cloud computing. Non mancano però gli ostacoli L'articolo Google ci riprova con Wiz: offerta da 30 miliardi di dollari, la più grande acquisizione di sempre per Alphabet proviene da FIRSTonline.


Google torna alla carica, e stavolta l’offerta è ancora più allettante. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il gigante di Mountain View ha rilanciato con una proposta da 30 miliardi di dollari per acquisire la startup israeliana di cybersicurezza Wiz, una cifra di ben 7 miliardi superiore alla proposta avanzata a luglio.
Se l’accordo dovesse concretizzarsi, si tratterebbe della più grande acquisizione nella storia di Alphabet, superando ampiamente i 12 miliardi spesi per Motorola nel 2012.
Perché era fallito il precedente tentativo
A luglio 2024, Google aveva già cercato di acquisire Wiz con un’offerta di 23 miliardi di dollari (circa 21 miliardi di euro). La startup israeliana aveva, però, rifiutato questa proposta, scegliendo invece di continuare sulla strada dell’offerta pubblica iniziale (Ipo). Il rifiuto era dovuto principalmente al desiderio dei fondatori di mantenere il controllo sulla crescita dell’azienda e alle preoccupazioni legate a un possibile esame antitrust, oltre a incertezze sollevate dagli investitori.
Chi è Wiz
Fondata nel 2020, Wiz è una startup israeliana che si è rapidamente affermata come uno dei protagonisti nel campo della cybersecurity, specializzandosi nella protezione delle infrastrutture cloud. Nonostante la sua giovane età, la startup è già un nome influente nel settore della sicurezza informatica, grazie alla sua innovativa piattaforma che protegge le aziende che operano su grandi piattaforme cloud come Amazon Web Services (Aws), Microsoft Azure, Google Cloud e Oracle Cloud. La compagnia è stata fondata da Assaf Rappaport (attuale ceo), Yinon Costica, Roy Reznik e Ami Luttwak, tutti ex fondatori di Adallom, un’altra startup di cybersecurity acquisita da Microsoft.
La piattaforma di Wiz analizza le infrastrutture cloud per individuare potenziali vulnerabilità, malware e configurazioni errate che potrebbero permettere a malintenzionati di accedere ai dati sensibili o danneggiare le risorse aziendali. A differenza delle soluzioni tradizionali, che richiedono l’installazione di software aggiuntivo, Wiz esegue scansioni a livello elevato per monitorare costantemente i rischi. Il motore di analisi basato sull’intelligenza artificiale della piattaforma consente di elaborare e analizzare enormi quantità di dati in tempo reale, offrendo così una protezione efficace e scalabile. Nel 2023, Wiz ha registrato ricavi per 350 milioni di dollari e ha attratto investimenti per un miliardo di dollari, portando la valutazione della società a 12 miliardi di dollari. L’accordo con Google potrebbe più che raddoppiare tale valutazione.
Oggi, Wiz conta circa 2.000 dipendenti, con la maggior parte del team di ingegneri concentrato a Tel Aviv, mentre i suoi uffici commerciali sono distribuiti tra Nord America ed Europa. La startup ha raggiunto traguardi straordinari, come il passaggio da 1 milione a 100 milioni di dollari in ricavi annuali ricorrenti (ARR) in meno di 18 mesi e una quota di mercato del 45% tra le aziende della Fortune 100.
Perché Google ha bisogno di Wiz
Nonostante il suo predominio nel settore della pubblicità online e la forte presenza nel mercato della ricerca, Google è ancora in ritardo rispetto ai suoi principali concorrenti, Microsoft e Amazon, nel settore del cloud computing. La concorrenza è feroce, soprattutto quando si tratta di sicurezza informatica, un aspetto fondamentale nell’era dell’intelligenza artificiale e del cloud.
Nel 2022, Google aveva tentato di rafforzare il suo portafoglio di cybersecurity con l’acquisizione di Mandiant per 5,4 miliardi di dollari, ma l’acquisizione di Wiz rappresenterebbe un passo decisivo per migliorare ulteriormente le proprie soluzioni di sicurezza nel cloud. L’integrazione della tecnologia avanzata di Wiz permetterebbe a Google di offrire soluzioni più robuste e sicure ai propri clienti, rendendo Google Cloud una scelta più competitiva rispetto ad AWS e Azure, le due piattaforme dominanti.
L’integrazione di Wiz porterebbe anche un ulteriore vantaggio strategico per Google, che avrebbe così l’opportunità di colmare il divario con i suoi concorrenti diretti nel mercato del cloud. L’ascesa dell’intelligenza artificiale, che richiede potenti infrastrutture cloud per essere efficacemente alimentata, è una spinta in più per Alphabet, che non vuole rischiare di restare indietro.
Da superare anche l’ostacolo antitrust
Sebbene l’offerta sia decisamente allettante, la trattativa non è priva di ostacoli. Oltre alla possibilità che Wiz decida di mantenere il proprio controllo e tenti la strada dell’Ipo, ci sono anche questioni antitrust che potrebbero complicare ulteriormente il processo. L’acquisizione dovrà, infatti, inoltre superare un rigoroso esame da parte delle autorità di regolamentazione, che prestano particolare attenzione alle dinamiche di concorrenza nel settore tecnologico.
L’incertezza riguardo all’approvazione da parte degli enti regolatori potrebbe rallentare l’operazione, ma se Google riuscirà a superare questi ostacoli, l’acquisizione di Wiz potrebbe rappresentare un punto di svolta decisivo nel competitivo mercato del cloud computing.