Gli animali del Mercato: che cosa significa FALCHI e COLOMBE in finanza
La metafora di falchi e colombe nasce negli Stati Uniti durante la crisi dei missili di Cuba del 1962. In quel periodo, i politici americani erano divisi tra due fazioni: i falchi (hawks) e le colombe (doves). I falchi sostenevano posizioni più rigide e aggressive nei confronti del regime comunista di Fidel Castro, mentre le […] L'articolo Gli animali del Mercato: che cosa significa FALCHI e COLOMBE in finanza proviene da ilBollettino.

La metafora di falchi e colombe nasce negli Stati Uniti durante la crisi dei missili di Cuba del 1962. In quel periodo, i politici americani erano divisi tra due fazioni: i falchi (hawks) e le colombe (doves). I falchi sostenevano posizioni più rigide e aggressive nei confronti del regime comunista di Fidel Castro, mentre le colombe preferivano la diplomazia e il negoziato.
Questa distinzione è stata poi adottata nel mondo della finanza per descrivere le diverse posizioni dei membri delle Banche Centrali riguardo alla politica monetaria.
I falchi sono diffidenti e guardinghi
Nel contesto finanziario, un falco sostiene un approccio aggressivo e restrittivo per controllare l’inflazione. I falchi sono diffidenti e guardinghi. Temono un’eccessiva crescita del carovita e quindi sostengono misure come l’aumento dei tassi di interesse e la riduzione delle politiche espansive.
Questo approccio è visto come necessario per mantenere la stabilità economica, ma può anche rallentare la crescita e influenzare negativamente i Mercati finanziari.
Un esempio recente di un falco è Esther George, la governatrice della Federal Reserve Bank di Kansas City, che fa parte del board della Federal Reserve centrale (FED), l’istituzione che regola la politica monetaria degli Stati Uniti. George ha spesso espresso preoccupazioni riguardo all’aumento dei prezzi dei beni industriali e ha sostenuto l’aumento dei tassi di interesse per controllare l’inflazione.
Le colombe vogliono crescita economica e occupazione
Le colombe tendono invece a essere più preoccupate per la crescita economica e l’occupazione. Sono quindi più inclini a sostenere tassi di interesse bassi e altre misure di stimolo per favorire la crescita, riducendo la disoccupazione.
Janet Yellen, durante la sua presidenza della Federal Reserve (2014-2018), era considerata una colomba. Per il suo approccio prudente all’aumento dei tassi di interesse e il suo forte focus sulla crescita economica. Anche Mario Draghi, come Presidente della Banca Centrale Europea (2011-2019), ha adottato una politica monetaria espansiva per sostenere l’economia dell’eurozona e difendere la forza dell’euro – celebre la sua espressione «whatever it takes», «a ogni costo», del luglio 2012 –, guadagnandosi la reputazione di colomba. ©
Articolo tratto dal numero dell’1 marzo 2025 de Il Bollettino. Abbonati!