Fuga di migliaia di salmoni da un allevamento norvegese: offerta una ricompensa per catturarli

Un incidente in un allevamento ittico norvegese ha portato alla fuga di circa 27.000 salmoni nelle acque della contea di Troms, sollevando preoccupazioni ambientali. L’azienda responsabile, Mowi, il più grande produttore mondiale di salmone d’allevamento, ha annunciato una ricompensa di 500 corone norvegesi (circa 43 euro) per ogni esemplare catturato. L’episodio è avvenuto domenica 9...

Feb 13, 2025 - 14:31
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Fuga di migliaia di salmoni da un allevamento norvegese: offerta una ricompensa per catturarli

Un incidente in un allevamento ittico norvegese ha portato alla fuga di circa 27.000 salmoni nelle acque della contea di Troms, sollevando preoccupazioni ambientali. L’azienda responsabile, Mowi, il più grande produttore mondiale di salmone d’allevamento, ha annunciato una ricompensa di 500 corone norvegesi (circa 43 euro) per ogni esemplare catturato.

L’episodio è avvenuto domenica 9 febbraio presso l’impianto Storvika V, situato nel comune di Dyrøy, al largo della costa norvegese. Una tempesta ha danneggiato le strutture dell’allevamento, causando la rottura di una delle gabbie in cui erano contenuti i pesci. Secondo i dati forniti dall’azienda, il peso medio dei salmoni fuggiti è di 5,5 kg.

In risposta all’accaduto, il Direttorato norvegese della pesca ha ordinato un’intensificazione delle operazioni di recupero. Normalmente i tentativi di cattura sono limitati a un’area di 500 metri attorno all’allevamento, ma date le dimensioni dell’incidente, Mowi ha ottenuto il permesso di estendere la zona di recupero per aumentare le possibilità di intercettare i pesci fuggiti.

L’enorme rischio per la popolazione selvatica

Gli ambientalisti hanno espresso forte preoccupazione per le conseguenze di questa fuga. I salmoni d’allevamento possono avere un impatto negativo sulla popolazione selvatica, sia per ragioni genetiche che sanitarie. Quando questi esemplari si incrociano con il salmone selvatico, infatti, ne riducono la diversità genetica, rendendolo più vulnerabile a malattie e cambiamenti ambientali. Inoltre la loro presenza nelle acque libere può diffondere parassiti, come i pidocchi di mare, e intensificare la competizione per le zone di riproduzione.

Il problema è particolarmente serio in Norvegia, dove la pesca al salmone selvatico è già in crisi. Nell’ultimo anno, il numero di esemplari è sceso ai minimi storici, portando alla chiusura della pesca in 33 fiumi. Per il 2025 è stata proposta la chiusura di 42 corsi d’acqua e tre fiordi per cercare di preservare la popolazione ittica.

Per incentivare il recupero, Mowi ha predisposto centri di raccolta dove i pescatori registrati possono consegnare i salmoni catturati in cambio della ricompensa. I pesci d’allevamento sono riconoscibili per la loro coda arrotondata e le pinne spesso danneggiate.

Secondo Pål Mugaas, portavoce dell’organizzazione ambientalista Norske Lakseelver, questa fuga rappresenta un disastro ecologico, minacciando ulteriormente la sopravvivenza del salmone selvatico norvegese. Ancora una volta, dunque, ci troviamo di fronte ai risvolti negativi degli allevamenti intensivi di salmone che non solo portano brutalità aberranti all’interno degli allevamenti stessi, ma in questo caso rischiano seriamente di compromettere anche gli altri esemplari presenti in natura.

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