Forteto, Fiesoli in Commissione d’inchiesta. Nessun pentimento: “I ragazzi erano felici di stare con noi”

I maltrattamenti nella comunità: audizione a Roma, la prima in assoluto, per il fondatore, condannato a 14 anni e 10 mesi per violenze contro i giovani ospiti

Mar 6, 2025 - 22:33
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Forteto, Fiesoli in Commissione d’inchiesta. Nessun pentimento: “I ragazzi erano felici di stare con noi”

Roma, 6 marzo 2025 – "Si aiutavano molto questi ragazzi in difficoltà. Quando si parla di Forteto si parla di persone che stanno profondamente male".

Lo ha detto Rodolfo Fiesoli, fondatore della comunità Il Forteto, in audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sullo scandalo degli abusi avvenuti nella comunità in provincia di Firenze.

commissione inchiesta Forteto, Fiesoli
PRESSPHOTO Firenze, commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti del Forteto. Rodolfo Fiesoli New Press Photo

"Avevamo tante responsabilità civili e penali al Forteto", ha detto aggiungendo. "Mi trovavo molto bene", ha detto l'84enne condannato a 14 anni e 10 mesi per violenze e maltrattamenti.

Fiesoli ha anche affermato: "Sono venuti a trovarmi politici e magistrati. Sono diventato amico di diverse persone al Forteto". Quanto ai minori ospiti della comunità ha spiegato: "Erano affidati dal Tribunale dei minori ed erano felici di stare con noi. C'era un'affettività molto piacevole. Ci davano bambini in affidamento provvisorio".

E alla domanda se ci sia stato un complotto ha risposto: "Non c'è mai stato un complotto al Forteto".

"Oggi per la prima volta - dice il deputato e presidente della Commissione Forteto, Francesco Michelotti - siamo riusciti a portare ad un'udienza pubblica davanti ad un'autorità giudiziaria Rodolfo Fiesoli, il principale responsabile degli orrori del Forteto. Lo dovevamo alle tante vittime, centinaia di vite spezzate a cui dobbiamo verità e giustizia. Le dichiarazioni di Fiesoli lasciano più di un dubbio: la Commissione parlamentare continuerà a lavorare come sta facendo dall'avvio dei lavori per fare luce più forte possibile su una vicenda agghiacciante".