F1 | Regole 2026, Horner: “Non vogliamo rivivere la stessa situazione del 2014”

La Formula 1 guarda con decisione al 2026, anno in cui entrerà in vigore una rivoluzione tecnica che cambierà profondamente

Apr 12, 2025 - 03:09
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F1 | Regole 2026, Horner: “Non vogliamo rivivere la stessa situazione del 2014”

La Formula 1 guarda con decisione al 2026, anno in cui entrerà in vigore una rivoluzione tecnica che cambierà profondamente l’architettura delle power unit. La FIA ha confermato che il nuovo regolamento, basato su motori ibridi alimentati con carburante 100% sostenibile, è frutto di un lavoro condiviso con tutte le parti coinvolte, anche se i dubbi, ci permettiamo di dirlo, restano. Il progetto ha già ottenuto un riscontro positivo con l’ingresso di nuovi costruttori come Audi e General Motors. Il bilanciamento tra componente termica ed elettrica resta al momento fissato al 50 e 50, ma la Federazione lascia spazio a possibili aggiustamenti viste le perplessità dell’ultimo periodo. La questione è ancora oggetto di confronto tecnico tra i team. Intanto, si sottolinea la centralità della sostenibilità e della riduzione dei costi come linee guida. L’obiettivo resta rendere lo sport più innovativo e al tempo stesso accessibile.

Parallelamente alla definizione dei regolamenti 2026, la FIA guarda anche oltre, esplorando nuove possibilità per il futuro della Formula 1. Tra le ipotesi sul tavolo vi è l’introduzione di motori aspirati alimentati da carburanti sostenibili, per semplificare le power unit e ridurre complessità e costi. Si parla anche di vetture più leggere, rumorose e coinvolgenti per il pubblico, senza però rinunciare all’elettrificazione. Restano quattro i principi su cui costruire i prossimi regolamenti: mantenere una componente elettrica, imporre carburanti sostenibili, coinvolgere tutti gli attori decisionali e rivedere i limiti finanziari per contenere le spese. In sostanza, l’intento è evolvere senza snaturare l’essenza della Formula 1.

fia concept vettura 2026

Audi si è mostrata tra i principali sostenitori del nuovo corso regolamentare, confermando il proprio ingresso a partire dal 2026. In un comunicato, la casa tedesca ha espresso il pieno appoggio alla FIA e ribadito la volontà di sviluppare tecnologie d’avanguardia applicabili anche alla produzione stradale. Il progetto Audi si baserà su tre pilastri: motori ad alta efficienza, elettrificazione ibrida e carburanti sostenibili. Non tutti i costruttori però condividono la linea della parità 50-50 tra termico ed elettrico. Diverse squadre spingono per una revisione delle percentuali o per concessioni speciali ai team meno pronti, per evitare squilibri prestazionali nel 2026, un po’ come accaduto nel 2014, anno in cui sono arrivate le power unit, e che di fatto hanno dato il via a un dominio tecnico totale della Mercedes. Le decisioni definitive, comunque, dovranno arrivare in tempi brevi.

“È quasi certo che l’anno prossimo, con l’introduzione di un regolamento così importante, ci sarà una divergenza di performance – ha detto Christian Horner, team principal della Red Bull. Questo è un fenomeno naturale quando si cambia qualcosa di strutturale. Uno dei temi discussi questa mattina è stato proprio come ridurre il più rapidamente possibile questo divario, soprattutto per dare ai nuovi arrivati l’opportunità di essere competitivi. Forse si potrebbe pensare a una possibilità di aggiornamento delle power unit entro i limiti del budget cap, così da favorire un livellamento delle prestazioni. Tutti noi vogliamo vedere gare serrate, non rivivere situazioni come quelle del 2014″.

Il capo della scuderia di Milton Keynes ha poi affrontato il tema della governance e della gestione delle regole a lungo termine: “Come sempre, ogni squadra spingerà per soluzioni che rispecchino i propri interessi. Spetta alla FIA e a Liberty Media, che detiene i diritti commerciali della Formula 1, trovare la giusta via. Non stiamo decidendo solo come si correrà tra tre o quattro anni, ma poniamo le basi per il prossimo decennio, forse anche quindici anni. Quando sono stati introdotti questi regolamenti, i costruttori di power unit hanno firmato un accordo che vincola le modalità decisionali. Per modifiche significative serve una ‘super maggioranza’, cioè almeno quattro voti su sei. Forse un cambiamento arriverà nel 2031, ma fino ad allora bisogna rispettare le regole attuali”.