F1 – McLaren davanti, Ferrari insegue: tutte le gerarchie dopo i test

I test di Sakhir hanno fornito le prime indicazioni sui valori in campo: McLaren parte favorita, Ferrari lavora sul bilanciamento della SF-25. Le tre giornate di test prestagionali in Bahrain si sono concluse e, come ogni anno, è arrivato il momento di analizzare e tirare le somme di quanto visto sul tracciato di Sakhir. I team hanno sperimentato a lungo con le monoposto, lasciando come al solito poche indicazioni chiare sulle reali potenzialità delle nuove vetture. Tuttavia, attraverso un’accurata analisi […] The post F1 – McLaren davanti, Ferrari insegue: tutte le gerarchie dopo i test appeared first on F1 News - Notizie Formula 1, Auto e Motorsport.

Mar 3, 2025 - 13:43
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F1 – McLaren davanti, Ferrari insegue: tutte le gerarchie dopo i test

I test di Sakhir hanno fornito le prime indicazioni sui valori in campo: McLaren parte favorita, Ferrari lavora sul bilanciamento della SF-25.

Le tre giornate di test prestagionali in Bahrain si sono concluse e, come ogni anno, è arrivato il momento di analizzare e tirare le somme di quanto visto sul tracciato di Sakhir. I team hanno sperimentato a lungo con le monoposto, lasciando come al solito poche indicazioni chiare sulle reali potenzialità delle nuove vetture. Tuttavia, attraverso un’accurata analisi delle simulazioni di passo gara e degli onboard delle varie macchine, è possibile stimare quali sono i valori emersi dopo le tre giornate. Come da tradizione, è sempre fondamentale sottolineare che tanti fattori rendono difficile prevedere cosa vedremo in Australia: i carichi di carburante e le mappature motore restano sconosciuti; le condizioni climatiche in Bahrain, come affermato dai piloti della Ferrari, erano del tutto inedite; il circuito di Sakhir e l’Albert Park di Melbourne, prima tappa del mondiale, hanno caratteristiche totalmente diverse e ci saranno ancora due settimane per lavorare sulle vetture.

F1 News Mclaren Norris Test Baharain
Foto: Pirelli Media

I favoriti in partenza: McLaren

La McLaren ha certamente impressionato nei test di Sakhir, non tanto in termini di velocità pura nelle simulazioni di time attack, quanto per il ritmo e la tendenza positiva sul passo gara. In particolare, è stata la simulazione di Gran Premio di Lando Norris al giovedì pomeriggio a colpire più di ogni altra cosa: il pilota inglese ha percorso i canonici 57 giri del GP del Bahrain con un tempo totale di gara di circa 30 secondi più rapido rispetto a quelle di Charles Leclerc ed Andrea Kimi Antonelli, che hanno girato a parità di condizioni. La stessa superiorità è stata poi confermata dalla simulazione del venerdì pomeriggio, in cui Oscar Piastri ha girato circa 15 secondi più rapido di George Russell, completando però poco meno di una distanza intera di gara. Dagli onboard, la macchina pare molto ben bilanciata e prevedibile, sebbene Norris abbia lamentato un po’ d’instabilità al posteriore che, secondo Andrea Stella, deriva soltanto dalle caratteristiche del circuito di Sakhir. In generale, è chiaro a tutti che la scuderia campione in carica ha mantenuto il vantaggio sulla concorrenza, seppur risicato, nell’arco dell’inverno e parte quindi con i favori del pronostico.

Ferrari F1 Test Hamilton

Gli inseguitori: Ferrari, Mercedes e Red Bull

I test hanno confermato che, molto probabilmente, i quattro top team restano un gradino sopra al resto della griglia, ma non è così chiaro chi tra Ferrari, Mercedes e Red Bull sia più vicino alla McLaren. La Scuderia di Maranello si è concentrata principalmente sul trovare il corretto bilanciamento per la SF-25, mostrandosi molto nervosa al posteriore in alcune sessioni, tendente al sottosterzo in altre e invece molto stabile e prevedibile in altre situazioni. Gli stessi piloti e il Team Principal Frédéric Vasseur hanno confermato che trovare il corretto equilibrio per una vettura rivoluzionata rispetto al 2024 è stata una sfida complessa, e l’umore del team è parso meno allegro al venerdì rispetto al mercoledì.

Se Hamilton e Leclerc hanno sempre frequentato i piani alti della classifica, dando buone sensazioni sul giro secco (i due hanno il secondo e terzo miglior tempo dei test), è stato il ritmo a lasciare qualche dubbio: il monegasco non ha tenuto il passo di Norris al giovedì ed è parso chiaro che il degrado gomme della SF-25 fosse superiore rispetto alla MCL39. Al venerdì, poi, Hamilton ha interrotto anzitempo la propria simulazione per un problema tecnico non specificato dopo aver realizzato tempi tutt’altro che promettenti. Alla Ferrari resta tanto lavoro da fare, ma possibilmente anche tanto potenziale da sbloccare, dato che è l’unico top team ad aver rivisto pesantemente il suo progetto da un anno all’altro.

F1 News Mercedes
Foto: Mercedes-AMG Media Centre

La Mercedes ha invece dato buone sensazioni dall’inizio alla fine dei test, segno che, come affermato da George Russell, un passo in avanti è stato effettuato. Soprattutto la simulazione di gara dell’inglese lascia ottime sensazioni in vista della stagione 2025, mentre Antonelli, per sua stessa ammissione, ha faticato un po’ di più con la gestione degli pneumatici. La Stella e la Ferrari, al netto dei carichi di benzina e delle mappature della Power Unit, sembrano essersi praticamente equivalse sia sul ritmo con tanta benzina a bordo sia sul giro secco, riuscendo a trovare con discreta facilità il tempo mano a mano che venivano effettuate variazioni di setup sulla monoposto. Due sono i principali dubbi intorno alla scuderia di Brackley: il degrado delle gomme con tanta benzina a bordo sembra superiore rispetto ai rivali e l’insolito freddo riscontrato in Bahrain potrebbe aver favorito la W16, dato già nel 2024 la Mercedes prediligeva questo tipo di condizioni.

F1 News Red Bull Test
Foto: Media Pirelli

Tra i quattro top team, la Red Bull ha certamente vissuto il test più travagliato tra problemi di affidabilità e bilanciamento della RB21. Il lavoro di Liam Lawson al giovedì è stato interrotto per circa due ore da un problema idraulico, mentre Max Verstappen ha passato diverso tempo ai box il giorno dopo nel tentativo di trovare un setup ideale per la monoposto anglo-austriaca. Per tutta la durata dei test, la vettura di Milton Keynes è sembrata mantenere alcuni dei tratti tipici già visti nel 2024: la RB21 resta molto competitiva nelle curve veloci (generalmente è stata tra le migliori in Curva 12), ma soffre di sottosterzo a centro curva nelle porzioni lente, segno che i problemi di rotazione della monoposto non sono stati completamente risolti. Al venerdì, Verstappen è riuscito a trovare un bilanciamento più soddisfacente e a realizzare il secondo tempo di giornata, ma la difficoltà nel trovare l’equilibrio ideale in relazione a McLaren, Ferrari e Mercedes pare nettamente superiore. Queste difficoltà sono state poi ammesse anche dal Direttore Tecnico Pierre Waché, il quale ha sottolineato che lo step fatto in inverno non è forse così grande come il team si immaginava. La RB21, soprattutto nelle mani di Verstappen, sarà della partita insieme agli altri top team, ma tra le monoposto di questo gruppo è senza dubbio quella che ha convinto di meno.

F1 News Test Sainz
Foto: Formula 1 via X

Centro gruppo: Alpine, Williams, Racing Bulls

Come ogni stagione, le scuderie immediatamente al di sotto dei top team si ritrovano molto vicine tra loro. I test hanno evidenziato che la più competitiva sul passo gara sembra la Alpine, che ha simulato una distanza di Gran Premio intera con Jack Doohan al giovedì. Anche i time attack di Pierre Gasly sono apparsi promettenti, in linea con la crescita del team di Enstone già vista a fine 2024. Poco distante la Williams, che al giovedì ha fatto segnare il miglior tempo dei test con Carlos Sainz in 1:29.348 davanti alle due Ferrari. La scuderia di Grove ha girato con mappature di motore leggermente più spinte, ma anche nei long run si è dimostrata costante, quindi sarà della partita a centro gruppo. Stesso discorso per la Racing Bulls, che è apparsa meno bilanciata delle altre due monoposto di centro gruppo ma ha dato riscontri simili a quelli della Williams con tanta benzina a bordo, specialmente con Yuki Tsunoda.

Gli indecifrabili: Haas e Aston Martin

Due team, Haas e Aston Martin, meritano una categoria a parte per il programma di lavoro svolto nei tre giorni di Sakhir. La scuderia americana ha girato moltissimo con tanto carburante a bordo e senza mai cercare il tempo, riproponendo lo stesso programma che aveva funzionato nel 2024. L’unico riscontro attendibile è la simulazione di Gran Premio di Esteban Ocon al venerdì, che tuttavia ha girato lontano dai tempi dei rivali di centro gruppo, soprattutto nel primo stint. Altra nota di demerito è il problema al cofano motore, che per la seconda volta in pochi giorni (era già accaduto nello shakedown di Silverstone) ha ceduto ed ha lasciato ‘nuda’ la VF-25. Totalmente indecifrabile, invece, la Aston Martin, che ha svolto un programma diverso da tutti gli altri senza mai simulare un Gran Premio intero o un time attack serio. Le parole di Fernando Alonso, però, rivelano molto più di quanto non abbia detto la pista: lo spagnolo ha riferito che la AMR25 rappresenta un passo avanti in termini di guidabilità rispetto alla scorsa stagione, ma la situazione del team è la stessa di fine 2024. Il che non è un buon segno.

I peggiori: Sauber

Così come per i migliori, determinare i peggiori di questo test non è un’impresa ardua. La Sauber rappresenta chiaramente il fanalino di coda del gruppo e lo ha dimostrato sia nei long run, sia nei time attack, sia negli onboard. La C45 appare instabile in inserimento curva e in trazione, ed anche i piloti non hanno nascosto che la versione base della macchina lascia un po’ a desiderare. La buona notizia è che il distacco dal resto del gruppo non sembra così grande come lo è stato in certe fasi del 2024, quando i piloti non riuscivano a gestire l’imprevedibilità della monoposto di Hinwil. La stagione, però, si prospetta molto lunga e travagliata in attesa della trasformazione nel team ufficiale Audi.

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