F1, cosa hanno detto i test in Bahrein: perché la McLaren pare favorita e le prove della Ferrari con Hamilton e Leclerc
I test pre-stagionali hanno lanciato segnali importanti in vista dell'inizio della nuova stagione di Formula 1. Ecco le prestazioni dei top team L'articolo F1, cosa hanno detto i test in Bahrein: perché la McLaren pare favorita e le prove della Ferrari con Hamilton e Leclerc proviene da Il Fatto Quotidiano.

Il dado è tratto e ora si fa sul serio. I test prestagionali in Bahrain sono andati in cantiere e hanno mandato segnali importanti prima dell’avvio di stagione. Al Gp di Melbourne di metà marzo si arriverà con una McLaren favorita e una Ferrari alla pari con Mercedes e Red Bull, sul filo dei centesimi. Carlos Sainz, nelle seconde libere di giovedì, ha realizzato il tempo più basso della tre-giorni (1’29″348 con gomme C3), seguito dalle Ferrari di Hamilton e Leclerc. È della Mercedes di Russell il tempo più veloce invece del venerdì, in 1’29”545 negli ultimi 10’ di prove. Sono solo però dei risultati temporanei, tra chi si è nascosto e chi ha provato a cercare di più la prestazione (come la Williams).
La McLaren ha iniziato come aveva finito l’anno scorso. Lo ha fatto inizialmente dimostrando quanto il suo passo-gara fosse spaventoso nella giornata di giovedì, quando la vettura, rivoluzionata con le novità introdotte del d.t. Rob Marshall (come una sospensione anteriore pull road ancora più estrema), ha avuto una costanza ottima. Il ritmo di Norris con le gomme C2 è sembrato superiore a quello della Ferrari di Leclerc. Poi nel finale è stata cercata la prestazione sul giro secco con le C3, quando il britannico rallentava volutamente nel curvone pre-rettilineo prima di chiudere il giro.
Insomma, non manca nulla. E questa sensazione è stata confermata anche nella giornata di venerdì, quando di mattina Norris ha mostrato grande potenziale sul giro secco, continuando a macinare chilometri senza grossi intoppi. Stesso discorso per Oscar Piastri di sera, che ha preferito non spingere troppo lasciando lo scettro della sessione pomeridiana alla Mercedes di Russell. La vettura di Woking appare perfetta nel bilanciamento, stabile anche nella rotazione a centro curva e nei cambi di direzione di media velocità. Merito di un posteriore ancor più rivisto durante l’inverno, che è stato esaltato da Norris in conferenza stampa.
Solidità mostrata anche dalla Ferrari, che non ha avuto intoppi e ha girato tantissimo, potendo raccogliere dati interessanti. Per due volte la Rossa ha chiuso davanti nelle sessioni mattutine di giovedì e venerdì, anche se insieme agli altri team si è concentrata molto sulla messa a punto e sull’affinamento dei dettagli. La vettura è apparsa a tratti nervosa durante il passo gara, chiudendo con anticipo il venerdì. Sarà anche da capire se a Melbourne il neo dello scorso anno (i risultati alterni durante le qualifiche) sia stato risolto. Leclerc non ha spinto di mattina, Hamilton nel pomeriggio ha cercato in alcune occasioni il tempo, ma ha preferito non andare al 100%.
Con un giusto setup sarà possibile evitare anche i problemi di scivolamento del posteriore in uscita di curva visti nella giornata di giovedì, probabilmente dettati da una configurazione estrema che non ha disturbato comunque Leclerc. In Australia sarà anche da capire la gestione delle gomme, nonostante sia troppo presto considerando come in Bahrain le temperature dell’asfalto non fossero altissime come normalmente capita durante i GP. Interrogativi che cercheranno di essere risolti in casa della Rossa da Vasseur e dai suoi uomini, prima della prima gara del Mondiale, come il team principal ha detto da Sakhir: “Dobbiamo lavorare su noi stessi”.
Delle altre rivali, Mercedes e Red Bull andranno capite di più con l’inizio di stagione, considerando anche i carichi di benzina diversi. Le Frecce d’Argento hanno risolto il problema dell’imprevedibilità della vettura e possono contare su un Kimi Antonelli ottimo e sempre più in confidenza con la vettura. Resta da capire se il passo gara sarà positivo anche alle alte temperature, considerando i problemi di overheating al posteriore che la W15 pativa lo scorso anno, quando le piste non erano fresche come quella che si è avuta in Bahrain.
La Red Bull ha qualcosa in più sul passo, lo ha dimostrato l’ultimo mini-run di Verstappen nel finale di sessione, anche se a tratti la vettura è sembrata frammentata. L’olandese e i suoi ingegneri hanno passato diverso tempo a lavoro per sistemare gli assetti, dato che la macchina ha introdotto parti nuove per cercare di eliminare i comportamenti troppo alterni avuti nella seconda metà dello scorso campionato. Degli altri, in difficoltà team come la Sauber di Binotto, la Haas e l’Aston Martin (in attesa dell’arrivo di Adrian Newey), bene invece la Williams, che sarà in lotta con l’Alpine per il quinto posto. Insomma, è un Mondiale tutto da scrivere.
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