Economia Usa: mercati attendisti come la Fed

Flora Dishnica, Investment Manager di Pictet AM **L’economia americana sotto la presidenza Trump: prospettive e sfide secondo Flora Dishnica** Il nuovo corso economico dell’amministrazione Trump sta suscitando un interesse crescente tra analisti e mercati. A sole tre settimane dall’insediamento del presidente, l’attenzione è già rivolta alle sue politiche economiche, che si stanno sviluppando rapidamente attraverso... Leggi tutto

Feb 18, 2025 - 17:29
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Economia Usa: mercati attendisti come la Fed

Flora Dishnica, Investment Manager di Pictet AM

**L’economia americana sotto la presidenza Trump: prospettive e sfide secondo Flora Dishnica**

Il nuovo corso economico dell’amministrazione Trump sta suscitando un interesse crescente tra analisti e mercati. A sole tre settimane dall’insediamento del presidente, l’attenzione è già rivolta alle sue politiche economiche, che si stanno sviluppando rapidamente attraverso una serie di decreti esecutivi. Oltre 90 provvedimenti hanno preso effetto immediatamente a livello federale, dando così il via a una fase di cambiamento radicale.

Flora Dishnica, Investment Manager di Pictet AM, offre una lettura dettagliata della situazione attuale, con un focus particolare sulle politiche chiave che stanno emergendo. Secondo Dishnica, “stiamo assistendo a una combinazione delle prime due misure annunciate da Trump: le tariffe e l’immigrazione. A ciò si aggiunge la campagna di efficientamento del governo, sotto la guida di Elon Musk”. Questo mix di interventi si pone come obiettivo di trasformare l’economia statunitense, ma le sfide non sono poche.

Le tariffe e l’immigrazione: effetti a breve termine ma incerti nel lungo periodo

Uno degli aspetti più controversi della politica economica di Trump riguarda i dazi commerciali, una delle promesse più forti della sua campagna. Sebbene molti dei dazi inizialmente previsti siano stati rivisti, ritirati o sospesi in cambio di concessioni da parte di altri Paesi, l’esperta di Pictet AM prevede che “la politica delle tariffe continuerà nei prossimi mesi, con effetti destabilizzanti sui mercati”. Tuttavia, non si tratta di un cambiamento duraturo, soprattutto se le tariffe vengono utilizzate come leva per negoziare altre concessioni, come nel caso delle spese per la difesa e l’energia, soprattutto in relazione al contesto geopolitico europeo.

Efficientamento e riduzione della spesa: l’ambizioso piano di Trump

Altro tema centrale della nuova amministrazione è il progetto di riduzione della spesa pubblica. Secondo Dishnica, “l’attuazione di dimissioni volontarie per i dipendenti federali, insieme alla chiusura di numerose agenzie governative, rappresenta un passo significativo”. Sebbene il piano preveda risparmi potenzialmente importanti, le incognite sul suo esito rimangono. In particolare, l’efficacia di questi interventi dipenderà dalla loro capacità di generare risparmi reali senza compromettere i servizi essenziali.

Il ruolo della politica fiscale e delle aspettative di mercato

Un altro punto cruciale riguarda la politica fiscale. Il nuovo segretario al Tesoro, Bessent, ha rassicurato i mercati, confermando il piano di emissioni del Tesoro già in atto, il che ha avuto una risposta positiva da parte degli investitori. Come sottolinea l’esperta di Pictet AM, “Bessent è visto dai mercati come la figura più credibile all’interno del governo Trump”. La sua politica prevede un deficit fiscale ridotto al 3% del PIL, da raggiungere attraverso tagli alla spesa e deregolamentazione, e un incremento della produzione petrolifera di 3 milioni di barili all’anno, con l’obiettivo di sostenere una crescita annuale del 3%.

Tuttavia, le aspettative per il 2025 sono ancora soggette a incertezze, soprattutto per quanto riguarda l’inflazione, che rimane la variabile più critica. Il mercato del lavoro, seppur in crescita, non sembra ancora mostrare segnali di indebolimento, il che lascia immaginare che la Fed continuerà a seguire un approccio attendista, con pochi tagli ai tassi d’interesse nel breve termine.

Prospettive per i mercati finanziari: stabilità ma cautela

In questo contesto, il dollaro statunitense si mantiene stabile, mentre i rendimenti obbligazionari, dopo aver assorbito l’effetto delle politiche monetarie della Fed, si stabilizzano attorno ai valori attuali. Tuttavia, come afferma Dishnica, “affinché il rendimento del decennale USA scenda significativamente sotto il 4,5%, saranno necessari progressi rilevanti nell’inflazione o segnali di indebolimento del mercato del lavoro, entrambi eventi poco probabili nel prossimo futuro”.

Per gli investitori, questo scenario suggerisce una strategia difensiva, con portafogli incentrati su duration più lunghe ma in chiave tattica. La possibilità che i mercati possano essere influenzati da sviluppi tecnologici, come quelli legati all’intelligenza artificiale in Cina, è un altro fattore da considerare, soprattutto per gli investitori che potrebbero ridurre l’esposizione al settore tecnologico statunitense a favore di settori finanziari e di altre aree geografiche, come l’Europa.

In sintesi

Il quadro economico tracciato dall’amministrazione Trump è caratterizzato da politiche audaci ma non prive di rischi. La combinazione di dazi, riforme fiscali, e l’ambiziosa campagna di efficientamento del governo sembrano destinati a modellare l’economia americana nei prossimi anni. Tuttavia, come osserva Dishnica di Pictet Am, il vero successo dipenderà dalla capacità di queste misure di portare a un’effettiva stabilizzazione economica senza danneggiare i fondamentali del sistema. L’incertezza, dunque, resta l’unico dato certo in un contesto in continua evoluzione.