Ecco a cosa servirà il supercomputer dell’Esa a Frascati

Tutto sull’High-Performance Computing (Space Hpc), il supercomputer dell'Esa presso Esrin, il Centro Esa di Osservazione della Terra con sede a Frascati

Mar 15, 2025 - 08:15
 0
Ecco a cosa servirà il supercomputer dell’Esa a Frascati

Tutto sull’High-Performance Computing (Space Hpc), il supercomputer dell’Esa presso Esrin, il Centro Esa di Osservazione della Terra con sede a Frascati

Lift off per il supercomputer dell’Agenzia spaziale europea (Esa).

Sì è tenuta il 12 marzo l’inaugurazione dell’High-Performance Computing (Space Hpc), il supercomputer dell’Esa presso Esrin, il Centro Esa di Osservazione della Terra con sede a Frascati.

Un investimento di 14 milioni di euro, 12 mesi dalla firma del contratto all’inaugurazione, per una potenza di calcolo di 5 petaflops. Sono questi i numeri principali dello Space Hpc dell’Esa progettato per elaborare enormi quantità di dati, eseguire simulazioni complesse e accelerare le applicazioni di intelligenza artificiale per le missioni dell’Agenzia spaziale europea.

“La Nasa aveva già un Hpc così come il Giappone, mentre l’Esa non aveva ancora questa struttura, indispensabile per fare buon uso dei dati che abbiamo” ha spiegato Josef Aschbacher, direttore generale dell’Esa.

“Inauguriamo questo progetto per elevare ancora di più lo spazio attraverso i big data” ha proseguito Aschbacher sottolineando che “Siamo seduti letteralmente in un tesoro dei dati, che dobbiamo fare in modo di sfruttare al meglio”.

Un esempio pratico è il contrasto dei fenomeni legati al cambiamento climatico: grazie alla potenza di calcolo dell’Hpc si può ottenere uno scenario “What if” così  per vedere gli impatti e i rischi di un evento idrologico in moda da prendere decisioni informate.

Per gestire i disastri naturali abbiamo bisogno di informazioni per agire e dallo spazio provengono molti dati in varie forme. La sfida odierna è di recepire questi dati in modo efficiente e lo Space Hpc si muove in questa direzione.

Un asset fondamentale per la competitività europea.

Tutti i dettagli.

UN’AGENZIA DATA DRIVEN

Grazie all’Hpc si potrà gestire una grande mole di dati ha evidenziato Renato Krpoun, Esa council chair sottolineando che ora l’Esa diventa “Un’agenzia data driven per risparmiare tempo e migliorare l’accuratezza dei dati”.

Tra i casi d’uso chiave, gli esperti dell’Esa hanno citato l’idrologia, la gestione dei disastri (un esempio concreto l’alluvione che ha colpito Valencia nell’ottobre 2024) e la sicurezza alimentare tra gli altri.

HPC ESSENZIALE PER LE MISSIONI SPAZIALI

Secondo il presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Teodoro Valente, l’Hpc è “essenziale per l’analisi delle missioni spaziali” dal momento che si “possono processare questi dati in modo che gli scienziati possano prendere decisioni in tempo reale e questo contribuisce al successo della missione”.

Inoltre, ha aggiunto Valente l'”Hpc abilita risorse scientifiche processando dati a velocità impressionati, caratteristica chiave che ci permette di esplorare nuove frontiere”.

hpc esa

RILEVANZA DEI DATI DALLO SPAZIO

“Il supercomputer Space Hpc dell’Esa presso Esrin sarà il punto di riferimento centrale dell’Esa per qualsiasi esigenza di calcolo ad alte prestazioni legata alla ricerca e sviluppo, sia per le Direzioni dell’Esa che per i nostri partner industriali” ha puntualizzato Simonetta Cheli, Direttrice dei Programmi di Osservazione della Terra e Capo di Esrin.

LE OPPORTUNITÀ PER GLI SCIENZIATI ITALIANI E INTERNAZIONALI

A Startmag Cheli ha spiegato che le “opportunità date agli scienziati italiani, europei e internazionali sono quelle di avere un ecosistema di ricerca e sviluppo, che è l’ecosistema poi di Esrin, di Frascati, dove già lavoriamo con scienziati europei di tutto il mondo, su temi come quelli dell’ambiente, la sostenibilità e il clima.

Potranno cioè “Lavorare a sviluppare nuove metodologie di ricerca in tempi più rapidi e anche utilizzando al meglio i dati disponibili”. “Quindi è un posto dove si farà anche la dimostrazione di tecnologie si servirà anche non solo la comunità scientifica ma anche la comunità industriale che vorrà fare validazione di tecnologie in tempi rapidi, in un contesto in cui hai sinergia tra il mondo della ricerca e quello industriale” ha concluso Cheli.

LA VIA EUROPEA SECONDO iIL DG ESA ASCHBACHER

Al Dg Esa, Joseph Aschbacher abbiamo chiesto invece quali passi sta facendo l’Agenzia Spaziale europea per garantire un aumento di fondi e investimenti nei progetto spaziali per rafforzare la competitività dei paesi europei sul livello globale.

“Cosa facciamo come Esa è portare i paesi insieme, l’Italia, la Francia, la Germania, altri paesi più piccoli come l’Austria o la Spagna, e assicuriamo che ci siano progetti europei fondati da questi paesi per sviluppare progetti a grande scala. Faccio un paio di esempi. Abbiamo un lanciatore chiamato Vega C, che è guidato dall’Italia, ma ci sono altri paesi che finanziano questo progetto. Abbiamo un altro lanciatore chiamato Ariane 6, che è un lanciatore pesante. Questi sono razzi assolutamente necessari per fornire accesso indipendente allo spazio per l’Europa” ha osservato Aschbacher.

“Ciò significa che abbiamo i nostri lanciatori per portare i satelliti in orbita. Poi, sul lato satelliti, abbiamo eccellenti missioni in comunicazione, navigazione, osservazione di Terra, in scienza spaziale, in clima spaziale, ma anche per esplorare gli asteroidi con le nostre missioni che abbiamo appena lanciato, Hera. Abbiamo un’altra missione in programma, chiamata Ramses, che studierà gli asteroidi per proteggere il nostro pianeta. Il nostro lavoro è proteggere i cittadini da tutti i tipi di pericoli che vengono dallo spazio e sì, questo è ciò che stiamo facendo come l’Agenzia Spaziale Europea” ha concluso il numero uno dell’Esa.

HPC ESA

“SIAMO UN POCHINO INDIETRO, MA…”

In tutto ciò, proprio l’Italia ha svolto un ruolo importante nei principali programmi spaziali europei.

A Startmag il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Teodoro Valente ha affermato che “l’Asi intende consolidare la leadership italiana nel settore con tutte le iniziative che sono attualmente in corso, all’interno dei programmi supportati dall’Agenzia Spaziale Europea. Oggi è un esempio, diciamo, l’inaugurazione di questo centro di supercalcolo dello spazio, sia anche con tutti i programmi che sono supportati a livello nazionale”.

E alla domanda su cosa risponde a chi ironizza riguardo il successo del recente lancio commerciale di Ariane 6 (Andrea Stroppa, informatico il principale collaboratore di Elon Musk in Italia ha commentato sarcastico su X) che è il secondo lancio per il lanciatore europeo mentre dall’altra parte dell’Atlantico c’è SpaceX che ne ha già effettuati 26 da inizio anno, Valente replica: “Il fatto è che come Europa rispetto ad altri Paesi – nello specifico gli Stati Uniti, perché se guardiamo l’India, la Cina, non c’è tutta questa differenza – siamo rimasti un pochino indietro. È un dato di fatto, adesso stiamo lavorando per cercare di recuperare un po’ il terreno perso”.

@Valentina Stefanelli