Dove il Barocco incontra la pietra viva: viaggio a Presicce, la Città degli Ipogei
Viaggio nel Salento alla scoperta di Presicce, la Città degli Ipogei che incanta con il suo Barocco Leccese e i misteriosi sotterranei scavati nella roccia

Il borgo di Presicce sorge tra il romanticismo degli ulivi del Salento e la bellezza di una terra unica nel suo genere, un paese che pare incantato e la cui bellezza non si ferma solo alla superficie: grotte e passaggi scavati nella roccia impreziosiscono le sue profondità, luoghi dove il tempo scorre lento e il silenzio, con il suo mistero, racconta storie antiche.
Chiamata la Città degli Ipogei proprio per la presenza di una fitta rete di ambienti sotterranei che venivano utilizzati soprattutto per la produzione di olio d’oliva, Presicce incanta chiunque con la sua doppia anima. Una di queste è luminosa in superficie, grazie ai tanti palazzi signorili, chiese, case settecentesche e masserie rinascimentali, mentre l’altra si trova nel cuore della Terra, ed è magica e misteriosa.
Dove si trova Presicce
Il pittoresco borgo di Presicce, parte dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia”, è situato in Puglia e più precisamente in provincia di Lecce. Si tratta di una destinazione ideale per chi desidera unire alla storia un po’ di mistero, ma anche autenticità e paesaggi da cartolina non molto lontani dal mare.
L’aeroporto più vicino è quello di Brindisi che sorge a circa 110 km di distanza. In alternativa, si può atterrare anche a Bari, ma da qui occorre guidare per approssimativamente 220 km. Chi desidera evitare l’aereo può optare per un treno fino a Lecce, e poi salire su un regionale che ferma alla stazione di Presicce-Acquarica. Durante la bella stagione, quindi in estate, a disposizione dei viaggiatori ci sono diverse compagnie autobus che offrono collegamenti diretti verso Presicce da Lecce, Brindisi e altri centri salentini.
Cosa vedere a Presicce
Passeggiare nel centro storico di Presicce è quasi come entrare dentro a un libro di pietra, dove ogni pagina racconta di abili artigiani, cuori di contadini e spiriti nobili. Le stradine lastricate che si intrecciano tra loro conducono il viaggiatore tra palazzi eleganti e case basse piene di balconi fioriti, in cui il Barocco Leccese incontra l’anima semplice e autentica del sud. Ci sono poi le corti nascoste, le antiche chiese, i frantoi, gli ipogei e molto altro ancora.

Palazzo Ducale
Uno dei primi luoghi di interesse di questo suggestivo borgo del Salento è sicuramente il Palazzo Ducale, un imponente edificio che si affaccia sulla principale piazza del paese. Considerato un capolavoro del Barocco, è anche un perfetto esempio della sobrietà che caratterizzava l’aristocrazia salentina dell’epoca.
La sua facciata è discreta, elegante e dominata da una grande porta d’ingresso architravata con dettagli in pietra che ne esaltano la grandiosità. Tra le sue mura si notano istantaneamente degli ampi cortili interni che, in passato, erano popolati dalla nobiltà locale che viveva circondata dal lusso e dalla tranquillità. Ci sono poi loggiati con colonne che danno accesso a saloni e stanze affrescate, dove l’arte e la bellezza si mescolano.
Al giorno d’oggi il Palazzo Ducale è sì un monumento storico, ma anche un centro culturale dinamico perché le sue sale vengono utilizzate per eventi, mostre, manifestazioni e talvolta per appuntamenti legati alla tradizione locale.
Cappella di San Giuseppe
Tra palazzi nobiliari e vicoli minuscoli, trova spazio un vero gioiello antico: la Cappella di San Giuseppe. Dallo stile sobrio e con tratti di architettura barocca, possiede un altare dedicato con tanto di statua lignea molto venerata.
Un angolo del paesino da non sottovalutare perché offre uno spaccato autentico della religiosità popolare salentina. Tuttavia, non è sempre aperta, ma spesso accessibile in concomitanza di eventi religiosi o in occasione della festa patronale.
Chiesa Madre di Sant’Andrea Apostolo
La Chiesa Madre di Sant’Andrea Apostolo (santo patrono del borgo) è uno degli edifici religiosi di Presicce che sorprende di più: incarna perfettamente lo spirito del Barocco Leccese con la sua facciata scenografica e l’interno riccamente decorato. Curve e linee armoniose sembrano raccontare il dinamismo di un’epoca che ha visto il trionfo della bellezza, grazie anche a un’affascinante statua di Sant’Andrea – che svetta nella piazza antistante – e ai dettagli scultorei che richiamano le forme tipiche di questo stile.
Ci sono poi gli interni, che sfoggiano un caleidoscopio di decorazioni fatte di altari in pietra leccese, stucchi e affreschi. Non passa di certo inosservato l’altare maggiore, con il suo dettaglio dorato e l’iconografia religiosa.
Chiesa del Carmine
Un altro esempio della magnificenza del Barocco Salentino a Presicce è la Chiesa del Carmine, che sfoggia una facciata impreziosita di ornamenti delicati, linee sinuose e giochi di luce e ombra. Un piccolo campanile si innalza sopra la struttura, mentre gli interni, raccolti e intimi, offrono un soffitto con volte affrescate.
Molto belli sono anche gli altari laterali decorati con stucchi e statue sacre che raccontano storie di devozione, come lo è anche l’altare maggiore seppur piccolino rispetto a quanto ci si aspetterebbe.
Chiesa di Santa Maria degli Angeli
Poi ancora la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, dove il visitatore può ammirare un uso sapiente della pietra leccese che conferisce all’edificio una luminosità naturale: l’effetto è particolarmente emozionante al tramonto, quando i raggi del sole sembrano specchiarsi sull’architettura.
Varcando la sua soglia si avverte un’atmosfera di grande serenità, grazie anche a diverse decorazioni raffinate, una statua della Madonna che troneggia sull’altare maggiore e a piccoli affreschi e stucchi che impreziosiscono l’ambiente. Un consiglio: non dimenticate di alzare gli occhi al cielo, perché il soffitto affrescato con motivi sacri è davvero incantevole.
Chiesa della Madonna del Loreto
Intima e suggestiva, la Chiesa della Madonna del Loreto è un po’ più defilata rispetto al centro storico, ma sicuramente degna di una visita. Offre un ingresso principale sobrio e lineare, in tipico stile rurale salentino, ed è caratterizzata da una semplicità che la rende autentica.
Gli interni presentano un’unica navata e sono impreziositi da piccole statue e decorazioni votive offerte dai fedeli nel corso degli anni. La Madonna di Loreto è particolarmente venerata dai contadini e dai viandanti, al punto che proprio qui, ogni anno intorno al 10 dicembre, si celebra la Festa della Madonna di Loreto, una ricorrenza molto sentita dalla comunità locale.
Cappella della Madonna del Casale
Sempre a poca distanza dal centro storico vale la pena fare un salto alla Cappella della Madonna del Casale, immersa tra uliveti secolari e muretti a secco, costruita tra il XV e il XVI secolo. La facciata è in pietra leccese e possiede un piccolo campanile a vela (tipico delle cappelle salentine).
Tra le sue mura nasconde affreschi votivi, alcuni parzialmente rovinati, che sembrano sospesi tra storia e leggenda. I momenti migliori per andare sono al tramonto o all’alba, quando la luce dorata del sole rende il paesaggio quasi mistico. È bene sapere, tuttavia, che la cappella non è sempre aperta al pubblico.
Le “Case a Corte”
Le “Case a Corte” possono essere considerate una sorta di elemento distintivo di Presicce: sono delle particolari abitazioni (tipiche anche di altre zone del Salento) che testimoniano, ancora oggi, la vita quotidiana del passato. Tali costruzioni si sviluppano attorno a un cortile centrale dal quale si accede a tutte le stanze, creando un senso di intimità e raccolta. Le porte e le finestre si aprono direttamente su questo spazio comune, rendendo questi stessi cortili dei veri e propri luoghi di incontro.

Realizzati in pietra leccese, hanno muri spessi e scalinate esterne che donano alla struttura una verticalità che cattura lo sguardo. Alle volte affiancate da archi decorati, danno un tocco di eleganza e raffinatezza alle abitazioni. Il pozzo in pietra è un altro elemento ricorrente dei cortili di molte case, e sono spesso decorati con motivi floreali o geometrici. La loro funzione era certamente pratica in quanto essenziali per raccogliere l’acqua piovana, ma anche ornamentale poiché creavano angoli pittoreschi che, ancora oggi, sembrano usciti da una fiaba.
Casa Turrita
Casa Turrita è una delle residenze nobiliari più suggestive del borgo, che si distingue particolarmente dalle altre per la presenza di una torre angolare, da cui prende appunto il nome, che svetta silenziosa sopra i tetti dell’abitato. Costruita in pietra leccese, presenta linee sobrie, volte a stella, cortile interno con pozzo centrale, e ambienti disposti in modo funzionale.
Vi si può accedere solo in occasione di visite guidate o eventi speciali, grazie ai quali si possono ancora scorgere tracce di affreschi, camini monumentali, archi ribassati e tanto altro ancora.
Museo della Civiltà Contadina di Presicce
Molto interessante è anche il Museo della Civiltà Contadina di Presicce, e a partire dalla sua location: è ospitato in alcuni ambienti del prezioso Palazzo Ducale.
Tra le sue mura contiene una vasta collezione di attrezzi agricoli, oggetti della vita di tutti i giorni e testimonianze che raccontano le fasi della passata quotidianità contadina, dai tempi antichi fino al Novecento. Ci sono moli aratri, rastrelli, ma anche oggetti più piccoli, come utensili per la lavorazione della lana, vasi e ceste utilizzati nelle case delle famiglie di agricoltori, oltre a mobili e abitazioni ricostruiti in stile tradizionale.
Ma non è di certo finita qui, perché il Museo della Civiltà Contadina offre anche un’esperienza interattiva per il visitatore, che può partecipare attivamente alla macerazioni della lana, alla mietitura del grano con antichi strumenti, o addirittura alla preparazione di piatti tipici della tradizione locale.
Pajare
Alcune delle campagne che circondano il borgo ospitano le Pajare, antiche costruzioni rurali tipiche realizzate con la tecnica del muro a secco. Sono delle strutture in pietra che, in passato, venivano usate dai contadini come rifugi temporanei durante le attività agricole, offrendo riparo dal sole e dalle intemperie.
Oggi rappresentano un elemento distintivo dell’architettura rurale locale e testimoniano l’ingegno delle comunità agricole nel creare strutture funzionali con risorse limitate.
Gli Ipogei, un mondo sotterraneo da scoprire
Ve lo abbiamo detto fin da subito: Presicce ha una doppia anima fatta di bellezza, sia nel suo centro storico che nei suoi sotterranei. Sotto al terreno, infatti, si nasconde un mondo che quasi pare catapultare in un altro pianeta, in cui veri e propri gioielli di ingegneria antica testimoniano la vita contadina di secoli fa.
La storia di Presicce si intreccia con quella dell’olio d’oliva, e gli ipogei rappresentano il centro nevralgico di questo tesoro in quanto luoghi di lavoro fatti di roccia calcarea, utilizzata per costruire frantoi, cisterne per raccogliere l’acqua piovana e persino abitazioni che avevano lo scopo di proteggere i raccolti e mantenere freschi gli alimenti durante i mesi più caldi.
Una piccola curiosità: tra i meandri dei frantoi ipogei, si fa spazio la cisterna detta Pozzelletta in cui, secondo la tradizione orale, si consumava un rito d’amore dai contorni misteriosi. Si narra, infatti, che nelle notti di San Valentino (o in altre sere di luna piena), i fidanzati si recavano in silenzio da queste parti portando con sé un anello d’argento o di ferro battuto, simbolo della loro promessa, da lanciare nella cisterna.
Uno dei due, bendato, doveva calarsi per recuperare l’anello gettato sul fondo e, in caso di successo, la donna concedeva al suo amato il “favore” promesso. In caso contrario, la coppia doveva rimandare la prova. Una storia affascinante, dove l’acqua rappresentava la vita, la fertilità e la purificazione del sentimento, mentre il superare la prova significava dimostrare che il legame tra gli amanti era destinato a durare (forse) in eterno.