Il panorama fiscale internazionale è caratterizzato da una crescente attenzione verso le pratiche di elusione fiscale, tra cui spiccano i disallineamenti da ibridi. Questi fenomeni, derivanti da differenti qualificazioni giuridiche di entità, strumenti finanziari o transazioni tra diverse giurisdizioni, possono generare indebiti vantaggi fiscali, erodendo le basi imponibili degli Stati. L'effetto netto ricercato e spesso ottenuto attraverso queste strutture è una riduzione del carico fiscale complessivo per il gruppo multinazionale, che può non essere in linea con la sostanza economica delle operazioni sottostanti.
Nel nostro ordinamento, la disciplina in materia è stata implementata principalmente attraverso il Decreto Legislativo n. 142 del 2018, recependo le direttive europee ATAD (Anti-Tax Avoidance Directive). Il presente articolo si propone di approfondire il tema dei disallineamenti da ibridi, analizzando la loro definizione, le diverse tipologie riconosciute dalla normativa nazionale, il trattamento fiscale previsto e le modalità di indicazione nella dichiarazione dei redditi.
Cosa sono i disallineamenti da ibridi
La nozione di disallineamento da ibridi si radica nella divergenza di trattamento fiscale che uno stesso elemento (un pagamento, un'entità, uno strumento finanziario) riceve in due o più giurisdizioni fiscali. In termini generali, un disallineamento si verifica quando la deduzione di un componente negativo del reddito o un pagamento in una giurisdizione non trova una corrispondente inclusione nel reddito del beneficiario in un'altra. Questo principio fondamentale mira a contrastare situazioni in cui un'uscita finanziaria riduce il reddito imponibile in un paese senza che vi sia un effettivo assoggettamento a tassazione del relativo provento altrove.
L'Agenzia delle Entrate, nella sua prassi, ha fornito una definizione più ampia, includendo nel concetto di disallineamento da ibridi il trattamento fiscale asimmetrico da parte di due o più sistemi fiscali in relazione a entità, stabili organizzazioni, negozi giuridici (in particolare strumenti finanziari o aventi ad oggetto strumenti finanziari), e componenti di reddito idonei a generare effetti fiscali. Questa definizione evidenzia come la problematica non si limiti ai semplici pagamenti, ma coinvolga la qualificazione fiscale di strutture giuridiche e finanziarie complesse, focalizzandosi sugli effetti fiscali incoerenti che tali asimmetrie possono produrre a livello internazionale.
A livello europeo, la Direttiva 2016/1164/UE (ATAD 1) chiarisce che i disallineamenti da ibridi sono la conseguenza delle differenze nella qualificazione giuridica dei pagamenti connessi a strumenti finanziari, o delle entità, e tali differenze emergono quando i sistemi giuridici di due giurisdizioni interagiscono. L'effetto di tali disallineamenti è spesso una doppia deduzione (deduzione in entrambi gli Stati) o una deduzione dei redditi in uno Stato senza che tali redditi siano inclusi nella ...