Delitto di Garlasco, il legale di Sempio difende Alberto Stasi: “È innocente, Chiara Poggi uccisa da un sicario”
Mentre la famiglia Poggi continua a non avere dubbi sulla colpevolezza di Alberto Stasi nell’omicidio di Chiara, a sorpresa il legale di Andrea Sempio (qui il suo profilo), ora indagato per concorso in omicidio proprio con Stasi, si dice sicuro che quest’ultimo non sia responsabile del delitto di Garlasco. In una memoria scritta al gip di […]

Mentre la famiglia Poggi continua a non avere dubbi sulla colpevolezza di Alberto Stasi nell’omicidio di Chiara, a sorpresa il legale di Andrea Sempio (qui il suo profilo), ora indagato per concorso in omicidio proprio con Stasi, si dice sicuro che quest’ultimo non sia responsabile del delitto di Garlasco. In una memoria scritta al gip di Pavia, infatti, i legali della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, scrivono a proposito del dna trovato sulle unghie di Chiara che la “generica evocazione di una ‘compatibilità’ del profilo” oggetto delle “27 analisi effettuate in sede peritale” con “quello dell’attuale indagato, non modifica in alcun modo il quadro probatorio, a maggior ragione in assenza di qualsiasi contatto fra l’assassino e le unghie della vittima”. I due, quindi, parlano dell’insistito “tentativo del condannato” di cercare “con ogni mezzo, un responsabile ‘alternativo'” da dare “in pasto al circuito mediatico”.
A sorpresa, però, al fianco di Alberto Stasi si è schierato il legale di Andrea Sempio, Massimo Lovati. Intervenuto a Mattino Cinque News, infatti, l’avvocato ha dichiarato: “Ho sempre ritenuto, fin dal 13 agosto del 2007, che Alberto Stasi fosse innocente. Questa è sempre stata la mia idea corroborata da alcuni dati in mio possesso. Ciò non significa che Andrea Sempio sia colpevole. Chiara è stata uccisa da un killer, da un sicario”.
E ancora: “Le indagini sulla morte di Chiara Poggi non sono state condotte male ma c’è stato un errore macroscopico all’inizio. L’errore è stato quello di non indagare Alberto Stasi con un avviso di garanzia subito nella giornata del 13 agosto. Alberto Stasi è stato tenuto ed è stato sentito, a sommarie informazioni, per ben dieci giorni. In questo modo non si è potuto espletare, cosa che si doveva fare immediatamente, un esperimento giudiziale. Siccome Alberto racconta di aver scavalcato il cancello della villetta di Chiara Poggi per entrarvi dentro, bisognava fare un esperimento giudiziale subito, portarlo in via Pascoli e verificare la veridicità del suo racconto perché da lì dovevano sortire le eventuali piste da seguire”.
Il legale ha quindi concluso: “Se non ci poniamo la prima domanda e la risolviamo, ovvero se Alberto dice il vero o il falso come facciamo ad andare avanti nelle indagini? Noi diamo per scontato che Alberto sia entrato nella casa, ne sia uscito e, abbia telefonato ai Carabinieri ma questa è una cosa scontata. Era una cosa che si poteva verificare subito, portandolo sul posto con i Ris e verificando se c’erano le sue impronte o meno sulla cancellata. Per me non è mai entrato ed è per questo che ha le scarpe pulite. Dico che Alberto è innocente perché non è mai entrato in quella casa. Tutto il resto è stata una deviazione”.