Decreto PA approvato: guida alle novità su assunzioni e stipendi
Il Senato ha approvato il Decreto PA: focus su assunzione di giovani talenti, aumenti di stipendio al personale e stabilizzazione dei precari.

Il 7 maggio 2025, il Senato ha approvato definitivamente il Decreto PA (DL 25/2025), convertendolo in legge con 99 voti favorevoli, 70 contrari e 2 astenuti, rinnovando la fiducia già concessa alla Camera lo scorso aprile. Rispetto al disegno di legge votato in Consiglio dei Ministri lo scorso febbraio, sono numerose le novità inserite nel testo del provvedimento durante il suo iter parlamentare, sia per il reclutamento dei dipendenti sia per il loro trattamento economico, mirando a rendere le pubbliche amministrazioni, centrali e locali, più moderne ed efficienti.
Decreto PA: i punti chiave della conversione in legge
Il nuovo Decreto PA (qui il testo definitivo del DDL 1468) si articola in 22 articoli e introduce le seguenti novità rispetto al DL 25/2025 in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni (Atto Senato 1468).
- Reclutamento e assunzioni: nuove modalità di selezione del personale, con particolare attenzione ai giovani diplomati provenienti dagli Istituti Tecnici Superiori (ITS Academy); potenziamento del personale pubblico nelle aree colpite da eventi sismici e alluvionali.
- Stabilizzazione dei precari: stabilizzazione del personale precario, con particolare riferimento a contratti di comando e personale assunto a tempo determinato.
- Rafforzamento degli enti locali: incremento del salario accessorio per il personale degli enti locali, al fine di ridurre il gap retributivo con le amministrazioni centrali.
- Riforma dei concorsi pubblici: potenziamento della Commissione Ripam per garantire concorsi più efficienti e orientati all’individuazione di profili altamente qualificati.
- Fondo straordinario da 23,2 milioni di euro destinato a finanziare interventi di prevenzione e ricostruzione nelle aree colpite da calamità naturali.
Vediamo di seguito tutte queste misure in dettaglio.
Reclutamento e assunzioni nella PA
Una delle misure più significative del Decreto PA riguarda il reclutamento di giovani talenti e l’accesso alle carriere pubbliche. In particolare, il governo ha introdotto procedure di selezione più snelle per favorire l’ingresso di giovani, con un focus particolare sui diplomati ITS (Istituti Tecnici Superiori).
In risposta alle richieste di una maggiore innovazione nelle selezioni, sono stati previsti incentivi per i concorsi pubblici che prevedano la partecipazione diretta ai processi di selezione, con l’introduzione di un sistema che favorisca l’assunzione di profili altamente qualificati.
Un altro punto fondamentale è il rafforzamento delle commissioni di concorso RIPAM con l’obiettivo di ridurre i tempi di selezione e garantire che le assunzioni siano effettuate in tempi rapidi. Questo intervento mira a snellire e accelerare l’ingresso di nuovi professionisti nel settore pubblico, riducendo il gap tra la domanda di personale qualificato e l’effettiva disponibilità di figure professionali.
Stipendi e salario accessorio ai dipendenti
Nel Decreto sono previste anche misure economiche per il personale della pubblica amministrazione, con l’intento di equilibrare i gap retributivi tra le amministrazioni locali e quelle centrali. A tal fine, sono stati introdotti nuovi parametri per il salario accessorio, attraverso un sistema che tenga conto delle competenze specifiche di ciascun operatore pubblico, contribuendo a una gestione più equa delle risorse umane.
Parallelamente, sono state introdotte misure per garantire che i fondi pubblici siano destinati in modo efficiente alle aree con maggiore necessità di risorse, come le zone terremotate e quelle colpite da calamità naturali. In quest’ottica, il governo ha rafforzato il fondo di emergenza destinato alle aree vulnerabili, con una cifra complessiva pari a 20 milioni di euro per il biennio 2025-2026.
Digitalizzazione e servizi
Un altro aspetto centrale del Decreto è il potenziamento della digitalizzazione dei servizi pubblici, che consentirà di migliorare l’efficienza e di ridurre i tempi burocratici. Il governo ha previsto investimenti per il miglioramento delle infrastrutture digitali della PA, al fine di rendere più accessibili e trasparenti i servizi ai cittadini. Tra le misure, spicca l’introduzione di nuove piattaforme digitali per la gestione delle pratiche amministrative, che garantiranno maggiore trasparenza e accessibilità delle informazioni per i cittadini.
Le altre novità del Decreto PA
- Graduatorie e reclutamento nella Scuola: per le graduatorie del personale scolastico sarà possibile visualizzare in area riservata le riserve, le precedenze e le preferenze applicate per garantire trasparenza ed equità a tutti i candidati.
- Riconoscimento del Servizio Civile nei concorsi: estensione della riserva del 15% nei concorsi per il personale non dirigenziale della Pubblica Amministrazione anche a chi ha svolto il Servizio Civile Nazionale. Fino ad ora, questa riserva era limitata agli operatori volontari del Servizio Civile Universale.
- Stabilizzazione insegnanti di religione cattolica: immissioni in ruolo degli insegnanti di religione cattolica con assunzione in proporzione al numero di posti banditi nei concorsi e divisione tra concorsi ordinari (30%) e straordinari (70%), nei limiti dei posti liberi e vacanti.
- Malattia e comporto: equiparati i periodi di malattia da Covid a quelli di comporto, così che non vengano conteggiati come ricoveri ma possano essere considerati ai fini dell’assenza retribuita.
- Fondo Edilizia scolastica: 20 milioni di euro per far fronte a esigenze urgenti e indifferibili.