Decreto PA 2025: nuove assunzioni e concorsi pubblici semplificati
Approvata la riforma della Pubblica Amministrazione: più giovani negli enti locali, maggiore efficienza nei concorsi e nuovi fondi per il personale.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge PA 2025, introducendo una profonda revisione del meccanismo delle assunzioni pubbliche, con l’obiettivo finale di modernizzare e migliorare l’efficienza della Pubblica Amministrazione italiana.
Il provvedimento si articola infatti in tre aree principali: reclutamento, organizzazione e funzionalità, mirando a rispondere in modo più efficace alle esigenze degli enti pubblici e migliorare i servizi a cittadini e imprese. Vediamo come prevede nel dettaglio.
Decreto Legge PA 2025: riforma reclutamento e risorse
Con il Decreto PA 2025, il Governo introduce una serie di interventi per modernizzare la Pubblica Amministrazione, incentivando l’ingresso di giovani professionisti, migliorando i concorsi pubblici e destinando risorse a sostegno degli enti locali.
Assunzioni negli enti locali: basta il diploma
Una delle novità più significative riguarda la possibilità, per Regioni, Province, Città Metropolitane ed Enti locali, di assumere funzionari diplomati degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy). L’obiettivo è duplice: attrarre giovani talenti nel settore pubblico e dotare le amministrazioni di personale tecnico qualificato.
I giovani così selezionati saranno assunti però a tempo determinato e potranno proseguire la loro carriera nella PA soltanto dopo il conseguimento della laurea e una valutazione positiva del lavoro svolto.
Per supportare il percorso formativo, è comunque previsto un contributo economico attraverso il progetto “PA 110 e lode”, che sarà regolato da protocolli d’intesa tra le amministrazioni e il Dipartimento della Funzione Pubblica.
Concorsi pubblici: nuove regole e procedure veloci
Il Decreto PA 2025 prevede anche una riforma delle procedure concorsuali, con l’obiettivo di accelerare i tempi di selezione per i nuovi ingressi nella PA, garantire profili sempre più qualificati e semplificare la disciplina sulle graduatorie vigenti.
Per raggiungere questi obiettivi, si rafforzano le competenze della Commissione RIPAM, l’ente responsabile della selezione del personale pubblico, con l’esclusione espressa delle procedure concorsuali già in corso. Inoltre, per contenere gli effetti del turnover, viene sospesa l’applicazione della norma “taglia idonei” per le graduatorie del 2024 e 2025.
Aumento stipendi e retribuzioni unificate
Tra le misure per il personale pubblico, il Decreto PA 2025 prevede anche uno stanziamento di 2 milioni di euro per l’adeguamento delle retribuzioni del personale a contratto assunto all’estero.
Inoltre, è prevista la g graduale armonizzazione dei trattamenti economici accessori delle amministrazioni centrali.
Sostegno enti locali e territori colpiti da emergenze
Per rafforzare la capacità amministrativa degli enti locali, il decreto prevede la riassegnazione delle risorse già stanziate e non utilizzate dai Comuni che hanno richiesto contributi per coprire i costi dei Segretari comunali.
Inoltre, sono introdotte misure speciali per il personale delle aree colpite da calamità naturali, in particolare i terremoti del 2009 e del 2016 e le alluvioni del 2023 in Emilia-Romagna, Marche e Toscana.