Debiti col Fisco per 22,3 milioni di contribuenti
Il magazzino della riscossione è in costante crescita e in gran parte è formato da recidivi. Chi non paga talvolta...

Il magazzino della riscossione è in costante crescita e in gran parte è formato da recidivi. Chi non paga talvolta si trova in una situazione difficoltà, ma c’è anche una buona fetta di incorreggibili: più di 6 contribuenti su 10 hanno cartelle non pagate per più di 10 anni. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione fornisce nuovi dettagli sulla mole di debiti che il Fisco non è ancora riuscito a riscuotere: un carico contabile residuo che sfiora i 1.280 miliardi e coinvolge circa 22,3 milioni di contribuenti.
La fotografia più recente del magazzino la fornisce il direttore delle Agenzie delle Entrate e della Riscossione Vincenzo Carbone in audizione al Senato. Il dato sui carichi fino al 31 gennaio 2025 conferma il trend di crescita: in un solo mese quasi 7 miliardi in più, che portano il totale del residuo da riscuotere dal 2000 a 1.279,8 miliardi. Una montagna di debiti, che però difficilmente verranno riscossi: "circa il 40% dell’importo" è considerato di "difficile recuperabilità", avverte Carbone, spiegando che sulla consistenza del magazzino incide anche il fatto che ogni anno circa 5.500 diversi enti affidano mediamente 33 milioni di singoli crediti da riscuotere per un totale di oltre 82 miliardi di euro, riferibili a circa 10,4 milioni di contribuenti.
L’analisi dei numeri restituisce un altro dettaglio non di poco conto: l’"elevata recidività dei soggetti con carichi iscritti a ruolo". "Gran parte" del magazzino è infatti "formato da recidivi", spiega Carbone: il 60%, cioè oltre 13 milioni di contribuenti, è recidivo in almeno 10 differenti annualità, quindi "non è che ha 10 cartelle ma potrebbe avere 10 cartelle per anno".
Inoltre, guardando ai circa 10 milioni di contribuenti destinatari ogni anno di cartelle di pagamento, avvisi di addebito o accertamento esecutivo, è recidivo oltre il 77%, che risulta avere già avuto iscrizioni a ruolo nei 3 anni precedenti. Negli ultimi anni le rottamazioni che si sono succedute con l’obiettivo di un progressivo smaltimento del magazzino "non hanno inciso significativamente" sulla sua riduzione. Con la quater tuttora in corso sono stati riscossi 12,2 miliardi al 31 dicembre 2024: se i contribuenti con piani rateali proseguiranno a pagare regolarmente l’impatto sul magazzino è stimato in un massimo di circa 38,5 miliardi.
Alberto Levi