Dal potenziamento dell'educazione fisica al ritorno dei Giochi della Gioventù: le iniziative del Ministro per lo Sport Andrea Abodi dedicate ai giovani
Aumento delle ore di educazione fisica a scuola, più spazi per tenersi in forma, momenti ufficiali di aggregazione, ma anche politiche per supportare dal punto di vista socio-economico i giovani: è ricco il menù preparato, soprattutto per le nuove generazioni, dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Per illustrarlo, ha scelto uno dei luoghi di riferimento per le nuove generazioni: Skuola.net, nel corso di una nuova puntata di "10 domande", il format ideato dal portale studentesco per far dialogare le ragazze e i ragazzi con delle personalità di rilievo. Dal potenziamento dell'educazione fisica a scuola, alla reintroduzione dei famigerati Giochi della Gioventù, passando per la nuova frontiera degli e-Sports: tanta carne al fuoco nel consueto spazio pensato per mettere in relazione i giovani con le istituzioni. [ytbvideo]vMW_kWGkbVU[/ytbvideo] Indice Educazione fisica a scuola Il ritorno dei Giochi della Gioventù Investimenti sulle infrastrutture sportive e-Sport: alleato o concorrente? Servizio civile universale: un'opportunità per i giovani La Carta Nazionale Giovani: un ponte tra servizi e opportunità Un ministro sportivo Educazione fisica a scuola Una delle iniziative a cui tiene di più Abodi è sicuramente il potenziamento dell’educazione fisica a scuola. Non si tratta, però, solo di una questione di ore in più: anche gli spazi devono migliorare. I numeri sull’attività fisica tra gli adolescenti italiani sono allarmanti: "Secondo l’OMS - ricorda il Ministro - il 94,5% degli adolescenti italiani non fa sport quanto dovrebbe. Lo standard minimo è un’ora al giorno, e siamo lontani dall’obiettivo". E per contrastare la sedentarietà, il Governo vuole partire proprio dagli istituti scolastici: "Per un lungo periodo l’educazione fisica - sottolinea - è stata considerata un'opzione, ma ora sta tornando ad essere una presenza costante. Due ore a settimana sono poche", ammette il Ministro, per questo "stiamo lavorando con il ministro Valditara per portarle a tre". Non si tratta però solo di una questione di ore in più, anche gli spazi devono migliorare. "Abbiamo stanziato - dice Abodi - il doppio dei fondi previsti dal PNR per rinnovare le palestre scolastiche, utilizzando anche strutture alternative come cortili e aule che restano vuote a causa della denatalità", spiega Abodi. Inoltre: "Vogliamo che le palestre rimangano aperte anche dopo le 17, affinché possano essere utilizzate dalle realtà del territorio". Il ritorno dei Giochi della Gioventù Un altro punto all'ordine del giorno del Ministro riguarda la reintroduzione dei Giochi della Gioventù, che nel 2025 torneranno in una nuova veste. "Da quest’anno ci sarà la prima edizione con cinque sport che ritorneranno: atletica leggera con alcune discipline, ginnastica, tennis con il pickleball compreso, pallavolo e pallacanestro", annuncia Abodi. Una grande novità sarà l’integrazione della dimensione paralimpica: "Cercheremo di far svolgere le discipline in modo contestuale, per promuovere un approccio più inclusivo e formativo". Ma i Giochi della Gioventù non saranno solo competizione: "Saranno un gioco di contenuti, che si accompagneranno ad altri temi come la disabilità, l’alimentazione, la salute, l’ambiente e la cultura". Investimenti sulle infrastrutture sportive Lo sport non si pratica solo nelle scuole, e per questo il governo sta investendo anche nelle infrastrutture pubbliche. "Se hai voglia di fare sport, vai in un parco. Dobbiamo investire nelle infrastrutture di questa natura", sottolinea Abodi. "Negli ultimi anni, nei comuni del Sud sotto i 10mila abitanti, abbiamo già realizzato 1.200 playground". Lo sport, secondo il ministro, deve diventare un diritto garantito per tutti: "Nell’ultima finanziaria abbiamo previsto un contributo per le famiglie con ISEE sotto i 15mila euro, affinché fare sport non sia considerato un privilegio". e-Sport: alleato o concorrente? Il mondo dello sport si sta trasformando, e con esso anche la sua dimensione digitale. "Nel 2027 ci saranno i primi Mondiali di e-Sport, ed è giusto dargli un riconoscimento", afferma Abodi. "Ma sport praticato e sport virtualizzato devono diventare alleati, non essere concorrenti". Tuttavia, il ministro pone un limite chiaro: "Mi piace immaginare che ogni tot ore di sport virtuale ce ne siano il doppio di sport praticato. Altra cosa sono gli e-games, che spesso banalizzano il valore della vita". Servizio civile universale: un'opportunità per i giovani Tra le politiche giovanili più rilevanti c'è il Servizio Civile Universale, che coinvolge ogni anno quasi 70mila giovani. "Era in costante declino, ma lo abbiamo rilanciato", spiega Abodi. "Oggi esistono anche il servizio civile digitale, ambientale, agricolo, e stanno arrivando quelli culturale e artistico". Per incentivare la partecipazione, il governo ha introdotto nuovi vantaggi: "Grazie al ministro Zangrillo, nei concorsi pubblici abbiamo previsto una riserva di posti per chi ha svolto il se

Aumento delle ore di educazione fisica a scuola, più spazi per tenersi in forma, momenti ufficiali di aggregazione, ma anche politiche per supportare dal punto di vista socio-economico i giovani: è ricco il menù preparato, soprattutto per le nuove generazioni, dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.
Per illustrarlo, ha scelto uno dei luoghi di riferimento per le nuove generazioni: Skuola.net, nel corso di una nuova puntata di "10 domande", il format ideato dal portale studentesco per far dialogare le ragazze e i ragazzi con delle personalità di rilievo.
Dal potenziamento dell'educazione fisica a scuola, alla reintroduzione dei famigerati Giochi della Gioventù, passando per la nuova frontiera degli e-Sports: tanta carne al fuoco nel consueto spazio pensato per mettere in relazione i giovani con le istituzioni.
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Indice
Educazione fisica a scuola
Una delle iniziative a cui tiene di più Abodi è sicuramente il potenziamento dell’educazione fisica a scuola. Non si tratta, però, solo di una questione di ore in più: anche gli spazi devono migliorare. I numeri sull’attività fisica tra gli adolescenti italiani sono allarmanti: "Secondo l’OMS - ricorda il Ministro - il 94,5% degli adolescenti italiani non fa sport quanto dovrebbe. Lo standard minimo è un’ora al giorno, e siamo lontani dall’obiettivo".
E per contrastare la sedentarietà, il Governo vuole partire proprio dagli istituti scolastici: "Per un lungo periodo l’educazione fisica - sottolinea - è stata considerata un'opzione, ma ora sta tornando ad essere una presenza costante. Due ore a settimana sono poche", ammette il Ministro, per questo "stiamo lavorando con il ministro Valditara per portarle a tre".
Non si tratta però solo di una questione di ore in più, anche gli spazi devono migliorare. "Abbiamo stanziato - dice Abodi - il doppio dei fondi previsti dal PNR per rinnovare le palestre scolastiche, utilizzando anche strutture alternative come cortili e aule che restano vuote a causa della denatalità", spiega Abodi.
Inoltre: "Vogliamo che le palestre rimangano aperte anche dopo le 17, affinché possano essere utilizzate dalle realtà del territorio".
Il ritorno dei Giochi della Gioventù
Un altro punto all'ordine del giorno del Ministro riguarda la reintroduzione dei Giochi della Gioventù, che nel 2025 torneranno in una nuova veste. "Da quest’anno ci sarà la prima edizione con cinque sport che ritorneranno: atletica leggera con alcune discipline, ginnastica, tennis con il pickleball compreso, pallavolo e pallacanestro", annuncia Abodi.
Una grande novità sarà l’integrazione della dimensione paralimpica: "Cercheremo di far svolgere le discipline in modo contestuale, per promuovere un approccio più inclusivo e formativo". Ma i Giochi della Gioventù non saranno solo competizione: "Saranno un gioco di contenuti, che si accompagneranno ad altri temi come la disabilità, l’alimentazione, la salute, l’ambiente e la cultura".
Investimenti sulle infrastrutture sportive
Lo sport non si pratica solo nelle scuole, e per questo il governo sta investendo anche nelle infrastrutture pubbliche. "Se hai voglia di fare sport, vai in un parco. Dobbiamo investire nelle infrastrutture di questa natura", sottolinea Abodi. "Negli ultimi anni, nei comuni del Sud sotto i 10mila abitanti, abbiamo già realizzato 1.200 playground".
Lo sport, secondo il ministro, deve diventare un diritto garantito per tutti: "Nell’ultima finanziaria abbiamo previsto un contributo per le famiglie con ISEE sotto i 15mila euro, affinché fare sport non sia considerato un privilegio".
e-Sport: alleato o concorrente?
Il mondo dello sport si sta trasformando, e con esso anche la sua dimensione digitale. "Nel 2027 ci saranno i primi Mondiali di e-Sport, ed è giusto dargli un riconoscimento", afferma Abodi. "Ma sport praticato e sport virtualizzato devono diventare alleati, non essere concorrenti".
Tuttavia, il ministro pone un limite chiaro: "Mi piace immaginare che ogni tot ore di sport virtuale ce ne siano il doppio di sport praticato. Altra cosa sono gli e-games, che spesso banalizzano il valore della vita".
Servizio civile universale: un'opportunità per i giovani
Tra le politiche giovanili più rilevanti c'è il Servizio Civile Universale, che coinvolge ogni anno quasi 70mila giovani. "Era in costante declino, ma lo abbiamo rilanciato", spiega Abodi. "Oggi esistono anche il servizio civile digitale, ambientale, agricolo, e stanno arrivando quelli culturale e artistico".
Per incentivare la partecipazione, il governo ha introdotto nuovi vantaggi: "Grazie al ministro Zangrillo, nei concorsi pubblici abbiamo previsto una riserva di posti per chi ha svolto il servizio civile. Inoltre, chi partecipa ottiene una certificazione delle competenze e il riconoscimento di crediti universitari". Anche il contributo economico è migliorato: "507 euro al mese per dodici mesi, un aiuto concreto per chi vuole formarsi".
La Carta Nazionale Giovani: un ponte tra servizi e opportunità
Per i giovani dai 18 ai 35 anni è disponibile la Carta Nazionale Giovani, un’iniziativa che ha già coinvolto 3,5 milioni di ragazzi. "Parte con l'idea di rendere più semplice la vita quotidiana, offrendo scontistiche e agevolazioni, ma anche supporto psicologico", spiega Abodi che aggiunge: "È anche un canale di comunicazione per informare sui bandi e dare opportunità. Peraltro, è la chiave di accesso al Servizio Civile Universale".
Un ministro sportivo
Parlando di sé, Abodi racconta il suo rapporto con lo sport, da appassionato e da praticante: "Il mio sport preferito è il calcio, è nel nostro DNA. Ma per motivi di lavoro ho sempre seguito tutto lo sport con passione".
Negli ultimi due anni e mezzo, però, il suo sport più praticato è stato decisamente insolito: "Le scale! Sto cercando di inserirlo tra le politiche del Ministero: non si prende l’ascensore, si fanno le scale".
E sugli atleti che più lo hanno ispirato, non ha dubbi: "Pietro Mennea, un esempio di volontà e capacità di soffrire, una normalità che ancora oggi può essere d’insegnamento. E Deborah Compagnoni, che ha fatto la storia dello sci alpino italiano ed è ancora molto attiva e presente".
Tra i campioni di oggi, il ministro elogia Jannik Sinner: "Un atleta meraviglioso e una persona con valori fortissimi, che ha saputo superare momenti difficili con determinazione".
Lo sport, per Abodi, è più di un'attività fisica: "È una difesa immunitaria sociale. Deve consacrarsi nel modo in cui recita la Costituzione, laddove promuove il benessere psicofisico in tutte le sue forme".
Infine, un monito per i più giovani: lo sport non è solo un gioco, ma una leva fondamentale per il futuro delle nuove generazioni.