Crittografia RSA: cos’è e come funziona uno dei sistemi di sicurezza più utilizzati al mondo

Grazie al suo sistema a chiave pubblica e privata, permette di proteggere informazioni sensibili e di autenticare gli utenti in modo affidabile.

Mar 11, 2025 - 09:36
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Crittografia RSA: cos’è e come funziona uno dei sistemi di sicurezza più utilizzati al mondo
crittografia RSA

La crittografia RSA è una delle tecniche di crittografia più diffuse al mondo, utilizzata per garantire la sicurezza delle comunicazioni digitali. Grazie al suo sistema a chiave pubblica e privata, permette di proteggere informazioni sensibili e di autenticare gli utenti in modo affidabile. Ma come funziona esattamente? Quali sono le sue applicazioni e i suoi punti di forza? In questo articolo esploreremo in dettaglio il funzionamento di RSA e il motivo per cui è ancora così importante nell’era digitale.

Cos’è la crittografia RSA?

RSA (acronimo che prende il nome dai suoi inventori Rivest, Shamir e Adleman) è un algoritmo di crittografia asimmetrica, basato sulla difficoltà computazionale della fattorizzazione di numeri primi molto grandi. Questo significa che utilizza due chiavi distinte per cifrare e decifrare i dati:

  • Chiave pubblica: utilizzata per cifrare i dati.
  • Chiave privata: utilizzata per decifrare i dati.

A differenza della crittografia simmetrica, dove la stessa chiave viene usata sia per cifrare che per decifrare, il sistema asimmetrico di RSA consente una maggiore sicurezza, in quanto la chiave privata resta segreta e non viene mai condivisa.

Storia e sviluppo dell’algoritmo RSA

L’algoritmo RSA è stato sviluppato nel 1977 dai crittografi Ron Rivest, Adi Shamir e Leonard Adleman presso il MIT. La loro idea si basava sulla difficoltà di fattorizzare numeri primi molto grandi, un problema matematico noto per richiedere enormi risorse computazionali se affrontato con i computer tradizionali.

Nel corso degli anni, RSA è diventato uno standard per la sicurezza informatica ed è stato adottato in diversi protocolli crittografici come SSL/TLS (per le connessioni sicure su Internet) e PGP (per la protezione delle e-mail).

Come funziona RSA?

L’algoritmo RSA si basa su tre fasi fondamentali:

  1. Generazione delle chiavi
  2. Cifratura del messaggio
  3. Decifratura del messaggio

1. Generazione delle chiavi

Per creare un sistema di crittografia RSA, si seguono i seguenti passaggi:

  • Si scelgono due numeri primi molto grandi, pp e qq.
  • Si calcola il loro prodotto n=pimesqn = p imes q, che sarà il modulo usato per le operazioni crittografiche.
  • Si calcola la funzione di Eulero ϕ(n)=(p−1)imes(q−1)ϕ(n) = (p-1) imes (q-1).
  • Si sceglie un numero e tale che sia coprimo con ϕ(n)ϕ(n) (generalmente e=65537e = 65537, per motivi di efficienza computazionale).
  • Si calcola l’inverso moltiplicativo di e modulo ϕ(n)ϕ(n), ottenendo il valore d (la chiave privata).

A questo punto, si ottengono:

  • Chiave pubblica: composta dalla coppia (n,e)(n, e).
  • Chiave privata: composta dalla coppia (n,d)(n, d).

2. Cifratura del messaggio

Una volta generate le chiavi, il mittente può cifrare un messaggio MM trasformandolo in un numero CC con la seguente formula:

C=Memod  nC = M^e \mod n

Il valore CC è il testo cifrato che può essere trasmesso in modo sicuro.

3. Decifratura del messaggio

Il destinatario, in possesso della chiave privata, può decifrare il messaggio cifrato con la formula:

M=Cdmod  nM = C^d \mod n

In questo modo si ottiene il messaggio originale.

Sicurezza dell’algoritmo RSA

La sicurezza dell’algoritmo RSA si basa sulla difficoltà di fattorizzare il numero nn nei suoi due fattori primi pp e qq. Con numeri molto grandi (ad esempio 2048 bit o più), la fattorizzazione diventa impraticabile con le attuali tecnologie computazionali.

Tuttavia, con l’avvento dei computer quantistici, RSA potrebbe diventare vulnerabile. Infatti, l’algoritmo di Shor, eseguibile su computer quantistici, potrebbe fattorizzare numeri grandi in tempi molto ridotti, rendendo RSA obsoleto in futuro.

Applicazioni pratiche di RSA

L’algoritmo RSA è ampiamente utilizzato in diversi settori della sicurezza informatica:

  • Sicurezza delle comunicazioni online: impiegato nei protocolli SSL/TLS per garantire connessioni sicure su Internet.
  • Firma digitale: utilizzato per autenticare documenti e transazioni.
  • Protezione delle e-mail: sfruttato in sistemi come PGP per criptare messaggi.
  • Autenticazione nei sistemi informatici: impiegato nei token di sicurezza e nei sistemi di accesso protetto.

Confronto tra RSA e altri algoritmi di crittografia

Esistono diversi altri algoritmi di crittografia asimmetrica oltre a RSA, tra cui:

  • ECC (Elliptic Curve Cryptography): basato sulle curve ellittiche, offre un livello di sicurezza simile a RSA ma con chiavi più corte.
  • DSA (Digital Signature Algorithm): progettato specificamente per firme digitali.
  • Diffie-Hellman: utilizzato per lo scambio sicuro delle chiavi crittografiche.

ECC sta guadagnando popolarità per la sua efficienza rispetto a RSA, specialmente in dispositivi con risorse limitate, come smartphone e IoT.

Limiti e possibili sviluppi futuri

Sebbene RSA sia uno dei metodi di crittografia più utilizzati, presenta alcuni limiti:

  • Elevata richiesta di risorse computazionali: le operazioni di cifratura e decifratura con chiavi molto grandi possono risultare lente.
  • Vulnerabilità ai computer quantistici: in futuro, l’uso dei computer quantistici potrebbe rendere RSA inefficace.
  • Necessità di aggiornamenti costanti: la lunghezza delle chiavi deve essere aumentata per mantenere la sicurezza nel tempo.

Per contrastare queste problematiche, la crittografia post-quantistica sta emergendo come una possibile alternativa per garantire la sicurezza in un mondo dominato dai computer quantistici.

L’algoritmo RSA ha rivoluzionato la sicurezza informatica e continua a essere un pilastro della crittografia moderna. Sebbene l’evoluzione tecnologica possa rappresentare una sfida, al momento RSA resta uno degli strumenti più affidabili per garantire la protezione dei dati. Con l’avvento della crittografia quantistica, è probabile che nei prossimi anni si assista a una transizione verso nuovi metodi di protezione, ma l’eredità di RSA resterà fondamentale nella storia della sicurezza digitale.