Corsi di sostegno INDIRE: come funzionano? Costi, CFU e differenze con il TFA (nuova informativa del ministero)

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha da pochi minuti illustrato nell’informativa alcuni dettagli relativi all’attivazione dei percorsi “ridotti” di specializzazione per il sostegno (noti come “TFA INDIRE”), previsti dagli articoli 6 e 7 del DL 71/2024. Questi percorsi, erogati da Università e dall’INDIRE, mirano, nelle intenzioni, a fornire una formazione specifica per docenti con...

Mar 7, 2025 - 12:51
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Corsi di sostegno INDIRE: come funzionano? Costi, CFU e differenze con il TFA (nuova informativa del ministero)

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha da pochi minuti illustrato nell’informativa alcuni dettagli relativi all’attivazione dei percorsi “ridotti” di specializzazione per il sostegno (noti come “TFA INDIRE”), previsti dagli articoli 6 e 7 del DL 71/2024. Questi percorsi, erogati da Università e dall’INDIRE, mirano, nelle intenzioni, a fornire una formazione specifica per docenti con esperienza pregressa su posti di sostegno o in attesa del riconoscimento di titoli conseguiti all’estero.

In particolare, l’informativa era relativa:

– Alla bozza di decreto ministeriale riguardante i percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità per chi ha almeno tre anni di servizi negli ultimi cinque anni (articolo 6 del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2024, n. 106);

– Alla bozza di decreto interministeriale concernente i percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità per coloro che hanno superato un percorso formativo all’estero in attesa di riconoscimento o che rinunciano al contenzioso in atto (articolo 7 del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2024, n. 106).

Le caratteristiche principali dei percorsi, cosa si sa (differenze tra Indire e TFA sostegno)

I corsi saranno attivati da Università (in autonomia o in convenzione con INDIRE) e direttamente dall’INDIRE. Le lezioni teoriche si svolgeranno in modalità telematica sincrona, con una quota massima del 10% in modalità asincrona, mentre i laboratori avverranno esclusivamente in modalità sincrona. Le assenze non potranno superare il 10% delle ore previste.

Due sono i percorsi previsti:

  • Percorso per triennalisti (art. 6 del DL 71/2024): destinato a docenti con almeno tre anni di servizio su posti di sostegno negli ultimi cinque anni. Il percorso prevede 40 CFU (o crediti ECTS nel caso di INDIRE) e un esame finale in presenza.
  • Percorso per specializzati all’estero (art. 7 del DL 71/2024): rivolto a docenti che attendono da almeno 120 giorni il riconoscimento del titolo estero o hanno un contenzioso in corso. Per iscriversi è necessaria la rinuncia a ogni istanza di riconoscimento. Il numero di crediti da conseguire varia in base all’esperienza pregressa.
  • Il costo massimo per i percorsi sarà di 1.500 euro per il corso da 48 crediti e 900 euro per il corso da 36 crediti.

RIASSUMENDO…

Destinatari

Docenti in attesa del riconoscimento del titolo estero da almeno 120 giorni alla data del 1° giugno 2024, o che abbiano pendente un contenzioso dinnanzi al Giudice Amministrativo per la mancata conclusione del suddetto procedimento.

Iscrizioni

L’iscrizione ai percorsi è subordinata alla contestuale rinuncia ad ogni istanza di riconoscimento ed ai contenziosi pendenti.

Requisiti

I titoli devono essere acquisiti presso un’università estera legalmente accreditata nel paese di origine, o altro organismo abilitato all’interno dello stesso, con durata non inferiore a 1500 ore o, in alternativa, con il conseguimento di almeno 60 CFU.

Crediti richiesti

Devono conseguire 48 crediti formativi, di cui 12 relativi all’attività di tirocinio, coloro che non hanno maturato, alla data di presentazione della domanda, almeno un anno di scolastico in Italia quali docenti su posto sostegno sullo specifico grado di interesse. Devono conseguire 36 crediti formativi, intendendosi assolto il tirocinio, con il servizio effettivo, coloro i quali hanno maturato, alla data di presentazione della domanda, almeno un anno scolastico in Italia quali docenti su posto sostegno sullo specifico grado di interesse.

Nei percorsi erogati dalle Università si tratta di Crediti Formativi Universitari (CFU). Nei percorsi erogati dall’INDIRE i crediti sono afferenti al sistema ECTS (European Credit Transfer System). I crediti sono comprensivi dell’esame finale.

Tirocinio

L’attività di tirocinio, prevista per coloro che non abbiano prestato servizio su sostegno in scuole del sistema nazionale di istruzione, non può essere svolta in modalità online bensì in modalità in presenza presso istituzioni scolastiche diversificate per grado di istruzione.

Validità del titolo di specializzazione

Il titolo rilasciato dalle Università, in quanto titolo di specializzazione universitario per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, è riconosciuto a tutti gli effetti; il titolo rilasciato da INDIRE è titolo di specializzazione non universitario per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, è utilizzabile esclusivamente in ambito nazionale all’interno del sistema educativo di istruzione e formazione.

Eccedenza iscrizioni

In caso di eccedenza di iscrizioni presso le Università, queste provvederanno a trasmettere le domande eccedenti all’INDIRE. siano eccedenti rispetto ai posti autorizzati, la priorità è assegnata ai docenti con un numero di anni di servizio su posto di sostegno superiore a tre nel quinquennio di riferimento. A parità di posizione prevale il docente più giovane.

Durata

Non è prevista una durata minima.

Costi

L’importo è determinato nella misura massima di euro 1.500 per coloro che devono acquisire 48 crediti, nella misura massima di 900 euro per coloro che devono conseguire 36 crediti.

Il dibattito: una formazione adeguata o una scorciatoia rischiosa con Indire?

L’introduzione dei cosiddetti “TFA INDIRE” ha suscitato un acceso dibattito tra esperti e addetti ai lavori. Tra le voci critiche, spicca quella del professor Ianes, esperto di pedagogia speciale, che ha espresso forti perplessità sul valore formativo del percorso proposto.

Secondo Ianes, la specializzazione sul sostegno non può essere ridotta a un iter prevalentemente telematico, con un forte rischio di svalutazione della professionalità dei docenti. In particolare, contesta l’assenza di un tirocinio pratico per i triennalisti, sostenendo che l’esperienza maturata sul campo non può sostituire un percorso guidato da esperti, che permetta di sviluppare competenze pedagogiche e didattiche più avanzate.

Inoltre, la questione della non riconoscibilità internazionale del titolo rilasciato da INDIRE, che potrebbe generare un sistema di formazione di serie A e di serie B. Questo aspetto rischia di penalizzare i docenti che intraprendono il percorso INDIRE, limitando le loro opportunità professionali rispetto ai colleghi che si specializzano attraverso percorsi universitari tradizionali, che richiedono un impegno molto piu grande, con frequenza e tirocinio a scuola obbligatori.

“Con questi due provvedimenti, al momento in bozza, il Ministero certifica il grande ritardo nel progettare e affrontare seriamente una questione importante per la scuola italiana come i percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, soprattutto a fronte di migliaia di docenti già in possesso del titolo che ad oggi risultano non occupati, mentre sono numerosi gli alunni con disabilità che sono senza docente specializzato.

In nove cicli di TFA, le università italiane hanno specializzato circa 200.000 insegnanti, garantendo una formazione specialistica che è stata in grado di fornire le conoscenze necessarie per supportare gli alunni con disabilità. Dall’altro lato, in otto anni sono raddoppiate le persone che lavorano con contratti a tempo determinato, mentre ogni anno restano vacanti migliaia di posti in organico di diritto e altrettanti in organico di fatto di cui più di 100mila solo sul sostegno”, dice la UIL a caldo.

Al di là delle criticità segnalate dagli esperti, dunque, migliaia di docenti già specializzati in Italia lamentano una forte disparità di trattamento rispetto a chi ha affrontato il percorso tradizionale del TFA, pur rientrando perfettamente nei requisiti richiesti. Molti di loro si trovano in una condizione di stress psicofisico estremo, con energie mentali e fisiche ormai al limite a causa delle caratteristiche del percorso e delle difficoltà incontrate lungo il cammino.

Questa situazione solleva ulteriori interrogativi sulla gestione equa e sostenibile della formazione degli insegnanti di sostegno, evidenziando la necessità di un sistema che non lasci indietro nessuno e garantisca pari opportunità a tutti i candidati.nIl Ministero ha già annunciato ulteriori incontri per chiarire alcuni aspetti critici del decreto. Resta da vedere se e come le richieste di esperti e professionisti del settore verranno recepite per migliorare il sistema di formazione dei docenti di sostegno in Italia.

“Non è una novità, infatti, che le Università non siano state messe nelle condizioni di rispondere, attraverso i TFA sostegno, al reale fabbisogno delle scuole, determinando forti disomogeneità territoriali per quanto riguarda la presenza di insegnanti specializzati nelle graduatorie di merito e delle supplenze. Ma ancora più grave è il condono previsto per le specializzazioni acquisite all’estero, senza alcuna verifica della qualità dei percorsi e della coerenza rispetto al sistema dell’inclusione scolastica del nostro Paese. Si tratta di un escamotage per sanare i ritardi delle procedure di riconoscimento di tali titoli che sono all’origine di un contenzioso diventato insostenibile per l’Amministrazione”, aggiunge la CGIL.

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