Anche Caroline Darian accusa il padre Dominique Pelicot: “mi ha drogata e abusata per dieci anni”
A pochi mesi dalla condanna a soli 20 anni di carcere di Dominique Pelicot per le violenze inflitte alla moglie Gisèle, un nuovo agghiacciante capitolo si aggiunge a questa drammatica vicenda. La figlia dell’uomo, Caroline Darian, ha deciso di presentare una denuncia contro il padre, accusandolo di averla drogata e abusata per un decennio, dal...

A pochi mesi dalla condanna a soli 20 anni di carcere di Dominique Pelicot per le violenze inflitte alla moglie Gisèle, un nuovo agghiacciante capitolo si aggiunge a questa drammatica vicenda. La figlia dell’uomo, Caroline Darian, ha deciso di presentare una denuncia contro il padre, accusandolo di averla drogata e abusata per un decennio, dal 2010 al 2020.
Caroline, oggi 46enne, ha rivelato la sua storia in diverse interviste e ha scelto di raccontarla anche in un libro recentemente pubblicato. La sua testimonianza arriva dopo che, durante le indagini sul caso della madre, erano emerse prove inquietanti: immagini che ritraevano Caroline in pose simili a quelle della madre prima delle violenze subite, oltre a file informatici dal contenuto esplicito. Tra questi, alcune immagini erano intitolate “Mia figlia nuda”, e Pelicot le avrebbe condivise con interlocutori anonimi sul web.
Parlando con i media francesi, Caroline ha spiegato che la sua denuncia non è solo un atto di giustizia personale, ma anche un messaggio per altre vittime:
È importante per me veicolare questo messaggio affinché le altre vittime della sottomissione chimica sappiano che agire è possibile. Ci sono vie legali da percorrere e non bisogna mollare mai.
Durante il processo contro il padre, Caroline aveva già espresso il sospetto di essere stata drogata e abusata, avendo trovato foto di se stessa priva di sensi, stesa su un letto e vestita con indumenti che non le appartenevano. Tuttavia non aveva prove dirette degli abusi subiti.
Pelicot ha sempre negato ogni accusa riguardante la figlia
Come detto, lo scorso dicembre Dominique Pelicot è stato condannato a vent’anni di carcere per aver reso la moglie Gisèle vittima di una lunga serie di stupri da parte di uomini sconosciuti, drogandola e filmando gli abusi. Insieme a lui altri 51 uomini sono stati riconosciuti colpevoli. Il caso, noto come gli “orrori di Mazan”, ha avuto un impatto enorme sull’opinione pubblica e ha portato alla condanna di uno dei più vasti episodi di violenza sessuale documentati in Francia.
Nonostante le prove raccolte, Pelicot ha sempre negato ogni accusa riguardante la figlia, affermando di non aver mai avuto comportamenti incestuosi nei suoi confronti. Ma Caroline, dopo anni di silenzio, ora chiede giustizia e riconoscimento:
La mia ricostruzione passa attraverso il riconoscimento del mio status di vittima. So che la strada è lunga, ma non smetterò di lottare.
Nel suo libro Pour que l’on se souvienne, scritto durante il processo di Avignone e pubblicato di recente, Caroline racconta la sua esperienza in tribunale, definendola “la peggiore della mia vita” e spiegando il profondo senso di ingiustizia provato. Ora, con questa nuova denuncia, spera che la sua storia possa dare forza a tutte le vittime di abusi e sottomissioni, affinché nessuna di loro rimanga invisibile e che orrori come questi non si ripetano mai più. E tutti noi non possiamo che augurarci che, almeno questa volta, la condanna in caso di colpevolezza sia davvero esemplare.
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