Contratti di Sviluppo per le filiere strategiche: domande dall’8 aprile

Le imprese che intendono utilizzare le agevolazioni per finanziare progetti di sviluppo che riguardano catene di approvvigionamento strategiche possono farne richiesta a partire dal 8 aprile e fino al prossimo 10 giugno.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha approvato il provvedimento che apre lo sportello per le domande di incentivi. Si tratta del Decreto 11 marzo 2025, consultabile sul portale del MIMIT.

Le filiere finanziate con i Contratti di Sviluppo

Il documento attua le disposizioni contenute nel decreto del MIMIT del 6 novembre 2024 “Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche”, modificato dal decreto del 23 gennaio 2025 – che prevede una riserva di risorse in favore dei programmi di sviluppo relativi alla filiera strategica “Design, moda e arredo” – a valere su risorse del PNRR.

L’agevolazione ha una dotazione finanziaria di 500 milioni di euro, e attraverso lo strumento dei Contratti di Sviluppo sostiene programmi di investimento che devono riguardare determinate filiere produttive strategiche (i dettagli qui):

• agroindustria;
• design, moda e arredo;
• sistema casa;
• metallurgia e siderurgia;
• meccanica strumentale, elettronica e ottica;
• automotive;
• treni, navi, aerei e industria aerospaziale;
• chimica;
• farmaceutica.

La misura consiste in un finanziamento agevolato, un contributo in conto interessi, un contributo in conto impianti e un contributo diretto alla spesa.

La spesa ammissibile può essere inferiore a 20 milioni di euro e va realizzata entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo.

Come si presenta a domanda

La domanda si presenta attraverso la piattaforma telematica gestita da Invitalia, a partire dalle ore 12:00 del giorno 8 aprile e fino alle ore 12:00 del 10 giugno 2025. Possono accedere al bando anche le domande di Contratto di Sviluppo già presentate al Soggetto gestore e il cui iter agevolativo risulti, alla data della predetta istanza, sospeso per carenza di risorse finanziarie.

Un importo pari ad almeno il 40% delle risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni del Sud: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.