Colpi ai banditi con l’attizzatoio. ‘Lo so, ho rischiato la vita’

Dopo la brutale rapina di Santonuovo, la testimonianza dei coniugi picchiati in casa dai due rapinatori

Mar 30, 2025 - 04:33
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Colpi ai banditi con l’attizzatoio. ‘Lo so, ho rischiato la vita’

Quarrata (Pistoia), 30 marzo 2025 – “Ero terrorizzata, ma ho trovato la forza di prendere l’attizzatoio del camino e mentre continuavo a gridare “aiuto, aiuto!“ gliel’ho dato addosso ai due uomini, che in quel momento erano di spalle perché, dopo averci picchiato, hanno cominciato a trascinare mio marito verso le scale. Mi è venuto da reagire così. A ripensarci ora, ho rischiato di farmi ammazzare”.

Il giorno dopo la brutale aggressione subita da lei e dal marito in casa propria, la signora Maria Carmela Masci, ancora sconvolta, racconta gli attimi di terrore di giovedì sera, quando due uomini armati di pistole hanno fatto irruzione nel salotto della loro tranquilla villetta di Santonuovo. Sono circondati dalle premure delle figlie e dei parenti, che cercano di dare ai due, 72 anni lui e 64 lei, un po’ di conforto e di affettuoso sostegno, ma i due coniugi non riescono a togliersi dalla mente quei dieci minuti interminabili, intorno alle 20.30, quando hanno dovuto subire la furia e le botte di due ladri armati, vestiti di nero e incappucciati.

"Sono entrati dal piano di sopra, rompendo persiana e vetro, hanno rovistato nelle camere buttando tutto all’aria e hanno rubato soldi e gioielli – racconta la donna mentre piange – Noi eravamo al piano di sotto, stavamo guardando la televisione seduti in poltrona e non ci siamo accorti di nulla. Ma loro avevano visto la cassaforte dove mio marito tiene chiusi i fucili da caccia e sono scesi giù, perché volevano le chiavi. Ci sono arrivati silenziosi alle spalle e ci hanno preso alla sprovvista”.

E lì sono iniziate le botte: prima di tutto al signor Francesco Masci, poi anche a lei. "La mia reazione è stata quella di gridare, per questo mi picchiavano intimandomi di stare zitta – prosegue il racconto della donna – ma io vedendo che picchiavano mio marito non riuscivo a smettere di urlare, così uno di loro mi ha colpito forte sulla testa, e mi ha ferito l’occhio sinistro".

Una violenza inaudita che al solo parlarne riempie di lacrime gli occhi del signor Masci per la rabbia e l’umiliazione di non aver potuto difendere la moglie. E per fortuna che quella sera non avevano in casa i nipotini, un puro caso, perché, come molti nonni, li tengono spesso con sé per dare una mano alle figlie che lavorano. "Se ci fossero stati i bambini sarebbero rimasti traumatizzati per sempre. Erano alti e magri, dal cappuccio si vedevano solo gli occhi – continua lei a raccontare – dalle poche parole che hanno detto mi è parso non fossero italiani. Non saprei dire se le pistole erano vere o finte, non me ne intendo. Loro volevano trascinare mio marito su per le scale, per andare alla cassaforte, è stato lì che, siccome erano tutti e due su di lui, ho preso il ferro dal camino minacciandoli. Penso che siano scappati per la paura che arrivasse qualcuno sentendo le mie grida. Abbiamo chiamato i Carabinieri immediatamente, che hanno perlustrato i campi vicini fino a notte, ma sicuramente i ladri avevano qualcuno non lontano che li aspettava in macchina”.

Nel fuggire, i due hanno avuto anche la prontezza di afferrare le chiavi dell’auto dei signori Masci, che erano in un portaoggetti su un ripiano vicino alla porta. "Sembra che lo facciano spesso, ci è stato detto, per evitare di essere inseguiti – interviene una delle figlie dei due coniugi – o forse pensando di rubarla, chissà. Al pensiero che i miei genitori sono stati picchiati non ci diamo pace, siamo tutti scioccati e chissà quanto tempo ci vorrà prima di tornare alla serenità”. Ieri mattina, a casa Masci, anche la visita e l’abbraccio del sindaco di Quarrata, Gabriele Romiti.