Chi fu la prima regista donna del cinema italiano?
Elvira Coda Notari, tra il 1906 e 1929, diresse oltre 60 film ispirati alla vita nei bassifondi napoletani. Pioniera del Neorealismo, venne censurata dal fascismo.
La salernitana Elvira Coda (1875-1946) fu la prima regista del cinema italiano (e una delle prime in tutto il mondo): diresse un centinaio di pellicole, tra lungometraggi, cortometraggi e documentari, tutti usciti dalla sua casa di produzione cinematografica, la Film Dora (che poi cambiò nome in Dora Film), fondata insieme al marito, il fotografo Nicola Notari.. Da maestra a regista. Insegnante a Napoli, nel 1902 sposò Nicola Notari, pittore e fotografo specializzato nella coloritura di fotogrammi di film, che la avvicinò al mondo del cinema. Iniziò con dei cortometraggi; poi, nel 1915, aprì con il marito una società di produzione e si lanciò nella regia di lungometraggi.. Cinema di strada. Nei suoi film la regista metteva in scena la Napoli popolare degli anni Dieci e Venti, ispirandosi alla cronaca nera e alla vita quotidiana. I suoi attori non erano professionisti, ma persone comuni, come suo figlio Eduardo (lo scugnizzo Gennariello, nella finzione cinematografica, uno dei primi attori bambini del cinema italiano, che prese parte a tutti i suoi film), ragazzini di strada oppure professori che aveva conosciuto durante la sua carriera di insegnante.. Il sogno americano. La sua casa di produzione approdò anche negli Stati Uniti, dove stabilì una sede a New York, qui i suoi film infatti incontrarono un grande seguito presso gli emigrati di origine italiana. Nel nostro Paese, invece, fu vittima della censura fascista a causa dei soggetti troppo crudi e realistici nei suoi film, il duce non tollerava che la miseria italiana fosse rappresentata sul grande schermo, quindi i suoi film non vennero più distribuiti.
Sul finire degli anni Venti la regista si orientò verso uno stile più hollywoodiano, che però non ottenne successo. Così nel 1930, anche a causa dell'impossibilità di sostenere i sempre più alti costi finanziari per la produzione di un film dovuti all'avvento del cinema sonoro, si ritirò definitivamente dal mondo del cinema e trasformò la Dora Film in una casa di distribuzione cinematografica. .