Caso Cospito: il sottosegretario Delmastro è stato condannato a otto mesi per rivelazione di segreto d’ufficio. L’esponente di FdI: “Non mi dimetto”

Il Tribunale di Roma ha condannato a otto mesi il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, imputato con l’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio in relazione alla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito. “Spero ci sia un giudice a Berlino ma non mi dimetto”, ha commentato l’esponente di Fratelli d’Italia per cui i pm della Procura di Roma, Paolo […]

Feb 20, 2025 - 21:06
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Caso Cospito: il sottosegretario Delmastro è stato condannato a otto mesi per rivelazione di segreto d’ufficio. L’esponente di FdI: “Non mi dimetto”

Il Tribunale di Roma ha condannato a otto mesi il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, imputato con l’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio in relazione alla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito. “Spero ci sia un giudice a Berlino ma non mi dimetto”, ha commentato l’esponente di Fratelli d’Italia per cui i pm della Procura di Roma, Paolo Ielo e Rosalia Affinito, avevano chiesto l’assoluzione, che avevano ravvisato la mancanza dello “elemento soggettivo del reato”.

Il processo è scaturito dalle dichiarazioni rese nel gennaio 2023 in Parlamento dal collega di partito di Delmastro, il deputato Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia e coinquilino del sottosegretario. Allora l’esponente della maggioranza riferì in aula alla Camera il contenuto di alcune conversazioni avvenute nell’ora d’aria nel carcere di Sassari tra l’anarchico Alfredo Cospito, protagonista di un lungo sciopero della fame inscenato per protesta contro il regime del 41-bis, e altri detenuti affiliati alle organizzazioni mafiose di camorra e ‘ndrangheta. Informazioni che Donzelli aveva avuto all’epoca dei fatti proprio dal sottosegretario alla Giustizia Delmastro con delega al Dap e che usò per accusare il Partito democratico di aver “incoraggiato” il detenuto nella sua battaglia legale contro il cosiddetto carcere duro.

Già all’udienza preliminare, tenuta a fine novembre 2023, la Procura di Roma aveva chiesto il non luogo a procedere per il sottosegretario, mentre la gup Maddalena Cipriani aveva invece disposto il rinvio a giudizio. Durante il processo poi, i pm della Procura di Roma sostennero  che quelle notizie “erano segrete per legge” ma ravvisarono la mancanza dello “elemento soggettivo” del reato, ossia del dolo. Secondo i magistrati Ielo e Affinito infatti, quando le ha divulgate, Delmastro non sapeva che si trattasse di notizie segrete.