Carlos Alcaraz si lamenta per il cambio di superficie a Indian Wells: “Non ha senso”
Carlos Alcaraz è il grande favorito per la conquista del Masters1000 di Indian Wells. Vincitore delle due ultime edizioni, lo spagnolo (n.3 del mondo) va a caccia del suo secondo titolo stagionale, dopo aver vinto per la prima volta a livello indoor a Rotterdam (Paesi Bassi). In cerca di continuità Carlitos, che non potrà guadagnare […]

Carlos Alcaraz è il grande favorito per la conquista del Masters1000 di Indian Wells. Vincitore delle due ultime edizioni, lo spagnolo (n.3 del mondo) va a caccia del suo secondo titolo stagionale, dopo aver vinto per la prima volta a livello indoor a Rotterdam (Paesi Bassi). In cerca di continuità Carlitos, che non potrà guadagnare punti su Jannik Sinner in questa circostanza per la scadenza di 1000 punti prevista nel ranking ATP.
Un Alcaraz perplesso rispetto alla notizia del cambio di superficie dopo 25 anni nel torneo californiano. I campi, infatti, sono stati resi un po’ più veloci stando alle testimonianze dei tennisti in loco. L’iberico, notoriamente più in difficoltà su superficie più rapide, non ha nascosto un po’ di disappunto davanti ai microfoni.
“Il campo è un po’ più veloce, sì, ed è qualcosa che non ho capito quando l’ho saputo. Questo torneo si è disputato sulla stessa superficie per 25 anni, sullo stesso campo, ma ora è stato cambiato. Non ne conosco il motivo, sinceramente. Dovrò allenarmi per valutare la situazione, anche se mi considero un giocatore che si adatta bene alle condizioni in cui gioca. Credo di giocare molto bene a tennis, anche se i campi sono un po’ più veloci, ma ammetto che non ho capito questa scelta quando l’ho letta“, ha dichiarato al Media-Day il funambolo di Murcia.
Tuttavia, il terzo sigillo consecutivo è nel mirino, volendo replicare qualcosa che solo Roger Federer e Novak Djokovic hanno realizzato in passato. Nole, tra l’altro, nel suo quarto di tabellone e con l’eventualità di un incrocio che suscita non poco interesse: “So che questo è qualcosa che solo due giocatori in tutta la storia sono riusciti a fare, credo. Sono pronto a sopportare quella pressione, anche se cercherò di non pensarci. Cercherò di divertirmi, come ho sempre fatto quando sono venuto a giocare questo torneo, sia in allenamento che in partita. Per me qui tutto è così facile, quindi penso solo a godermi l’evento, è un appuntamento che aspetto durante tutto l’anno. Ma sì, sarebbe qualcosa di grandioso da realizzare“, ha dichiarato.
Carlitos ha anche parlato dei lavori che sta facendo nel proprio gioco, specialmente al servizio, per aumentare la propria efficacia nei colpi di inizio gioco: “Ci sto ancora lavorando, continuo ad allenarmi, continuo a migliorare. Mi sento bene con questo cambiamento, è stato un grande miglioramento nel servizio. Devo continuare a credere nella nuova meccanica della battuta, come anche nella mia seconda di servizio, che in questo momento è solida. La prima di servizio potrebbe essere migliore, a dire il vero però. Ogni giorno cerco di migliorarmi, anche se alcune volte non ti senti come vorresti, quindi devi prendere un po’ le distanze. Se il servizio non funziona affatto, per esempio, allora puoi giocare un buon tennis dalla linea di fondo e dimenticarti del problema. In questo momento però mi sento benissimo, sono contento, immagino di essere vicino a diventare un ‘serve-bot’“.