Carlo Conti: “Fino a dieci minuti fa ero al sole, mi piace. E non ho la fase del rosso, come voi umani. Mia moglie mi segue con la protezione…”. Poi: “Cosa dovrebbero offrirmi ora? La pensione”
Il conduttore si gode il successo di Sanremo e racconta: "Smetto e faccio l'ospite ogni tanto. Ma ancora per due anni resto in Rai. Direttore artistico ancora nel 2026 poi chissà che succederà nel 2027" L'articolo Carlo Conti: “Fino a dieci minuti fa ero al sole, mi piace. E non ho la fase del rosso, come voi umani. Mia moglie mi segue con la protezione…”. Poi: “Cosa dovrebbero offrirmi ora? La pensione” proviene da Il Fatto Quotidiano.

“Non mi interessa se mi definiscono democristiano. Se è inteso come democratico e cristiano, non vedo il problema. Era peggio se dicevano che sono ladro”, spiega Carlo Conti in un’intervista a Repubblica. Il conduttore si gode grande il successo di “Sanremo 2025“ (“mi hanno fatto piacere gli attestati di stima per il mio carattere e il mio modo di fare”) e si prepara a tornare in onda su Rai1 con il nuovo show-talent “Ne vedremo delle belle” in onda da sabato 22 marzo.
Democristiano, tranquillo, poco incline all’arrabbiatura ma Conti racconta il momento più difficile del Festival: “In conferenza stampa, quando hanno messo in dubbio il messaggio del Papa: come si può arrivare a pensare che l’avesse fatto per Tale e Quale? Quello mi ha amareggiato. Lasciamo stare che si possa dubitare di un professionista serio, ma del Santo Padre? Nel calderone dei social uno vale uno”. Sul senatore Gasparri che prima del Festival gliene aveva dette di tutti i colori risponde in modo serafico: “E dopo? Io rispondo con i fatti”.
Tanti impegni sul lavoro ma al centro della sua vita suo figlio Matteo e la moglie Francesca: su consiglio di Antonella Clerici, dopo un periodo da seduttore seriale, si presentò con un anello per la proposta di matrimonio: “Quel giorno ho detto basta alla vecchia vita. Lo so che s’invaghivano di me perché facevo spettacolo, mica per altro (…) Ero single e mi davo da fare. Mi sono divertito. Meglio prima che dopo, no? Fino a Francesca non avevo mai convissuto. Non c’era un doppio spazzolino”. Sullo sfondo, nemmeno tanto, la sua passione per l’abbronzatura che da anni lo accompagna con tanto di prese in giro: “Fino a dieci minuti fa ero al sole, mi piace. E non ho la fase del rosso, come voi umani. Lo so che bisogna proteggersi, eh. Mia moglie al mare insegue me e Matteo con la crema”.
“Incontrai Berlusconi nello studio di Vespa a Porta a porta. Mi fece i complimenti e disse una cosa tipo: “Lei non lascerà mai la Rai?”. “No, ci sto bene”. Davvero, niente di più”, racconta poi il conduttore fiorentino che immagina il suo futuro in Rai: “Credo che il pubblico mi veda lì, abbini la mia faccia a quel marchio, come un giocatore che ha la maglia stampata sulla pelle. Mi sembrerebbe di tradire. Quest’anno festeggio i 40 anni dal primo contrattino, ho fatto tutta la gavetta, rubrichette, quiz, prime serate. Su questo Sanremo non ho avuto mezza indicazione da nessuno. L’ad Giampaolo Rossi chiamava solo per chiedere: ‘Hai bisogno di qualcosa?'”.
“Sono arrivato all’apice della mia carriera. Sa cosa dovrebbero offrirmi? La pensione. Smetto e faccio l’ospite ogni tanto. Ma ancora per due anni resto in Rai. Direttore artistico ancora nel 2026 poi chissà che succederà nel 2027″, aggiunge Conti che commenta anche l’ascesa professionale di Stefano De Martino: “Colma dei vuoti generazionali. Cresce, ascolta i consigli degli autori e ha una sua personalità”. E quando la giornalista Fumarola definisce l’ex di Belen Rodriguez “piacione”, Conti argomenta: “Più belloccio che piacione. È tante cose, ma è bravo. Fa benissimo quello che fa: largo ai giovani”.
Il direttore artistico del Festival spiega di non aver votato sempre negli ultimi anni e di non seguire troppo la politica: “Sono cresciuto con altre figure e ideali, anche in contrasto tra di loro. Mi è capitato di rivedere a Tribuna politica Berlinguer e Almirante, lontani ma forti. Ora mi pare tutto omologato. La premier Meloni? Trovo positivo che ci sia una donna al governo. Non contano solo i generali ma i vari colonnelli. Mi interessano i diritti, il rispetto delle persone indipendentemente dal colore della pelle, dalla religione, dalle preferenze sessuali”.
L'articolo Carlo Conti: “Fino a dieci minuti fa ero al sole, mi piace. E non ho la fase del rosso, come voi umani. Mia moglie mi segue con la protezione…”. Poi: “Cosa dovrebbero offrirmi ora? La pensione” proviene da Il Fatto Quotidiano.