Carcere, rientra l’allarme capienza. Ma il personale resta sotto organico. Mancano 15 agenti e il comandante
Situazione sotto controllo alla casa circondariale di Santa Caterina in Brana con gli ospiti scesi da 75 a 59. Il Garante dei detenuti Sannini: "Nel 2024, sono calati anche atti di autolesionismo e di tentato suicidio".

PISTOIA
"L’emergenza che si era verificata nell’ottobre scorso di numeri molto vicini al limite massimo della capienza del carcere di Pistoia è rientrata ed oggi i valori sono sotto controllo". A dirlo è il Garante dei diritti dei detenuti di Pistoia, l’avvocato Tommaso Sannini, che in questi giorni è stato audito dalla quinta commissione consiliare del Comune di Pistoia in merito ad una mozione presentata dai tre consiglieri del gruppo "Pistoia Ecologista e Progressista", ovvero Mattia Nesti, Francesco Branchetti e Greta Bonacchi, sulla situazione attuale del carcere di Santa Caterina in Brana.
"Ricordiamo che a regime la struttura prevede diciannove celle singole al piano terra occupate da detenuti con giudizio definitivo – ha ricordato nella sua relazione Tommaso Sannini – mentre al primo piano ci sono sette celle multiple che, nelle situazioni di massima presenza, possono arrivare ad essere due da tre posti e cinque da cinque posti. La problematica emersa nell’ottobre scorso parlava di 75 persone ospitate che era oltre il limite della capienza regolamentare ma ancora al di sotto di quella tollerabile che è 77. Ad oggi la situazione è migliorata con 59 detenuti, di cui trentasette condannati in via definitiva, due appellanti e venti in attesa di primo giudizio".
Numeri dello scorso anno che si sono scontrati con un aumento esponenziale degli accessi rispetto alla normalità (60 in più, riferiti dallo stesso Garante) mentre un’altra problematica che la mozione del gruppo "Pep" vuole evidenziare, ovvero quella dei tentativi di autolesionismo, sembra essere decisamente sotto controllo.
"Purtroppo nel 2023 – ha confessato Sannini durante la commissione consiliare – la direzione non aveva messo a conoscenza del sottoscritto che si erano verificati due tentativi di suicidio e ben trentatré atti di autolesionismo. Dopo precise richieste e chiarimenti, si è capito che la quasi totalità di questi gesti erano correlati alla presenza di due detenuti all’interno del carcere con problemi di tossicodipendenza che volevano attirare maggiore attenzione e, alla fine, sono stati trasferiti ad altro istituto per motivi di sicurezza. Nel 2024, invece, non ci sono stati tentativi di togliersi la vita e appena quattro atti di autolesionismo mentre nel 2025, per ora, se ne è registrato soltanto uno pochi giorni fa con un detenuto che si è graffiato con un accendino". Una problematica, però, resta di grande evidenza ed è quella del personale di polizia penitenziaria che deve agire all’interno della struttura di Santa Caterina in Brana: secondo quanto rilevato durante l’audizione, il comandante è ancora vacante mentre, rispetto all’organico a pieno regime, mancano ben 15 agenti e questo è sicuramente un tasto decisamente dolente.
"È opportuno parlare anche del lavoro che viene fatto dal Garante nelle interazioni con le associazioni del territorio – ha concluso l’avvocato Sannini – per la vicinanza e sostegno ai detenuti. È stato, infine, avviato un percorso di coinvolgimento della stessa casa circondariale col Comune per l’inserimento lavorativo degli ospiti della struttura, già fatto anche dalla precedente amministrazione, ma questo non ha ancora avuto sbocco concreto".
S.M.