Bocciata la proroga delle polizze catastrofali, resta l’obbligo entro il 31 marzo: cosa rischia chi non lo fa

A sorpresa salta l’emendamento FdI che chiedeva di far slittare il termine ultimo di 7 mesi per consentire alle aziende di mettersi in regola

Mar 26, 2025 - 16:58
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Bocciata la proroga delle polizze catastrofali, resta l’obbligo entro il 31 marzo: cosa rischia chi non lo fa

Roma, 26 marzo 2025 – Doccia fredda sulle imprese italiane che devono assicurarsi contro le catastrofi naturali: bocciata a sorpresa la proposta di rinviare di sette mesi l'obbligo di stipulare idonee coperture assicurative. Non ha passato il vaglio di ammissibilità della Commissione Attività produttive della Camera l’emendamento di FdI, che proponeva di estendere il termine per la stipula dei contratti a copertura di danni per calamità naturali.

Resta dunque il termine ultimo del 31 marzo prossimo perché le aziende si mettano in regola. In cinque giorni milioni di aziende dovranno dotarsi di una polizza anti-catastrofale, altrimenti rischiano di perdere l'accesso a ogni agevolazione e di incorrere in sanzioni. Una scadenza troppo ravvicinata come hanno più volte sottolineato le associazioni di categoria con Cna e Confindustria in testa che avevano indicato più di un motivo per la proroga. Non solo molte aziende, soprattutto le più piccole si trovano impreparate economicamente a sostenere il nuovo onere, ma esistono “tanti elementi di incertezza che ancora riguardano le polizze" come ha sottolineato la Cna, secondo cui “l'offerta delle polizze assicurative non è ancora ben strutturata, manca il portale Ivass previsto dalla legge per confrontare le offerte”.

“Circa 4 milioni di imprese si trovano nell'impossibilità di sottoscrivere contratti in maniera consapevole sul livello di copertura e sui meccanismi di indennizzo” ha sottolineato Cna chiedendo più tempo per valutare le offerte sul mercato. Una richiesta caduta nel vuoto.