Banco Bpm alza l’offerta per Anima dopo conti da record
L’istituto aumenta il prezzo dell’Opa lanciata a novembre per la società attiva nel risparmio gestito alla luce anche di un 2024 caratterizzato da risultati senza precedenti.

Banco Bpm alza la posta per Anima Holding dopo un 2024 caratterizzato da risultati definiti “senza precedenti, sia in termini di redditività sia di remunerazione agli azionisti”.
In particolare, la banca guidata da Giuseppe Castagna ha alzato il prezzo dell’Opa su Anima da 6,2 a 7 euro, quando ieri il titolo dell’asset management ha chiuso a quota 6,98 euro e oggi scambia a 6,965 (-0,20%).
In particolare, i cda di Banco Bpm e Bpm Vita hanno preso atto degli impegni di adesione all'opa sottoscritti a oggi da Poste Italiane e Fsi Sgr, pari ad un complessivo 21% circa (su base fully diluted) del totale del capitale e, congiuntamente alle azioni già detenute da Banco Bpm, rappresentano il 43% circa (su base fully diluted) del capitale della stessa Anima.
Gli impegni sono soggetti a talune condizioni, tra cui l'autorizzazione all'incremento del corrispettivo dell'offerta da parte dell'assemblea di Banco Bpm. Il board di Bpm ha quindi approvato all'unanimità la convocazione dell'assemblea ordinaria il 28 febbraio al fine di deliberare sull'incremento a 7 euro.
"Il nuovo prezzo di offerta di 7 euro è in linea con il nostro target price e con i prezzi di chiusura di ieri e rappresenta un incremento del 13% rispetto all'offerta iniziale", notano gli analisti di EQUITA.
Nel 2024 Banco Bpm ha visto l’utile netto arrivare a 1,92 miliardi, segnando una crescita del 52% rispetto all’anno precedente, mentre a livello adjusted risulta pari a 1,691 miliardi, in crescita del 18% a/a.
Aumenta anche il margine di interesse, salito a 3,44 miliardi (+4,6%), con commissioni nette per 2,003 miliardi (+4,4%) per effetto della performance registrata nel comparto dei prodotti di risparmio (+9,8% rispetto al 31 dicembre 2023).
La raccolta diretta bancaria risulta pari a 132 miliardi, in incremento del 4,8% rispetto a fine 2023; quella indiretta raggiunge 116,2 miliardi, in crescita di 10 miliardi, mentre gli impieghi netti performing core (costituiti da mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali) si attestano a 94,8 miliardi (95,3 miliardi lordi) con un volume di nuove erogazioni per 21,5 miliardi nell'esercizio.
Per quanto riguarda la qualità del portafoglio, al 31 dicembre 2024 l'incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi si è ulteriormente ridotta al 2,8% dal 3,5% del 31 dicembre 2023. Il costo del credito risulta in riduzione a 46 punti base rispetto a 54 pb di fine anno 2023, pur garantendo significativi livelli di copertura dei crediti deteriorati.
L'esercizio 2024, spiega la banca, è stato caratterizzato da un “quadro macroeconomico generale nel complesso positivo, nonostante permangano elementi di incertezza derivanti, in particolare, dalla situazione geopolitica in Ucraina e Medio Oriente”.
Tuttavia, concludono dall’istituto, “in tale contesto, l'impegno commerciale ed organizzativo del gruppo ha fatto registrare una significativa crescita della performance operativa.
Il cda della banca ha approvato la proposta di un dividendo cash per azione pari a 0,60 euro (al lordo delle ritenute) da presentare alla prossima Assemblea dei Soci, per un totale di 909,1 milioni.
Considerando anche l'acconto dividendi di 0,40 euro per azione già pagato il 20 novembre 2024, per un importo pari a 600,6 milioni, la remunerazione complessiva per l'esercizio 2024 è pari a 1 euro per azione (dividend yield pari all'11,2%), per un controvalore pari a 1.509,1 milioni. Il dividend payout ratio è pari a circa l'80% (rispetto al 67% del 2023).
La banca ha aggiornato anche i suoi obiettivi facendo leva su un nuovo punto di partenza, ovvero che l’esercizio 2024 è stato per l’istituto un anno di risultati eccellenti senza precedenti, al di sopra dei target 2026 del Piano Strategico 2023-26 per i principali Kpi, risultati che le hanno permesso anche di incrementare la remunerazione agli azionisti ai massimi storici.
Ora Banco Bpm prevede di raggiungere un utile netto al 2027 pari a 2,15 miliardi, un Rote superiore al 24%, mentre per quanto riguarda la qualità degli attivi, a fine periodo si attende un Npe ratio lordo del 3% circa e un costo del rischio a 40pb.
La remunerazione agli azionisti è prevista superare i 6 miliardi cumulativi 2024-2027 (+1 miliardo di ulteriore distribuzione in seguito all'ottenimento di un riscontro positivo sull'applicazione del trattamento regolamentare del cosiddetto Danish Compromise), rispetto ai 4 miliardi cumulati in arco piano previsti dal Piano Strategico 2023- 2026. Si mantiene solida la posizione patrimoniale (Cet 1 ratio oltre 13% per tutto l'arco piano, oltre 14% considerando il Danish Compromise).
Se "i traguardi raggiunti nell'esercizio 2024 dimostrano una volta di più la forza che Banco Bpm è stato in grado di esprimere sin dalla sua nascita in tutti i settori del proprio business e certificano l'anticipo e il superamento dei principali obiettivi del Piano Strategico, obiettivi conseguiti grazie all'evoluzione dell'attività bancaria tradizionale a favore di famiglie e imprese e alla progressiva differenziazione delle fonti di ricavo", spiega il management nella nota, “l’aggiornamento del Piano Strategico è funzionale a orientare questi straordinari risultati verso nuove prospettive di sviluppo e crescita che tengano conto sia del valore ancora inespresso delle fabbriche prodotto, come quelle relative alla monetica e alla bancassicurazione che solo negli ultimi mesi hanno iniziato a dispiegare il loro potenziale, sia dell'apporto trasformativo che potrà essere fornito da Anima, una volta che la società sarà integrata nel gruppo”.
Dopo la diffusione dei conti Jefferies conferma la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 7,6 euro sul titolo della banca, mentre questa mattina le azioni Banco Bpm hanno aperto in positivo (+2%) a 9,268 euro. I risultati del quarto trimestre 2024 e il dividendo sono stati “superiori alle attese, così come i target al 2027”, commentano a caldo gli analisti.
"Risultati superiori alle attese a livello operativo per la voce 'altri ricavi'", sottolineano gli analisti di EQUITA (rating hold, prezzo obiettivo a 7,8 euro), che citano poi i "target di piano superiori alle nostre stime principalmente per net interest income e costi".
Nel dettaglio, "i target al 2027 sono complessivamente superiori alle previsioni, in particolar modo per quanto riguarda evoluzione dei ricavi e costi operativi, mentre sostanzialmente allineate sul fronte del costo del rischio. A livello di ricavi, le attese della società sono superiori alle nostre stime principalmente in relazione alla dinamica del margine di interesse, mentre le commissioni sono sostanzialmente in linea. Notiamo che circa metà della crescita dei ricavi core 2026-2027 è legata alla crescita del Nii, che mostra un incremento del 5% circa a/a che non ci sembra pienamente consistente con la dinamica del lending proiettata. Per quanto riguarda l'evoluzione dei costi operativi (5% più bassi delle stime), è da verificare se nel piano saranno presenti ulteriori azioni manageriali (ulteriori alle già indicate uscite del personale) tali da giustificare la dinamica migliore delle mie attese", concludono gli esperti della sim.