Atletica, Jeremiah Azu è il miglior velocista dell’inverno: doppietta ai Mondiali, Baker e Benitez infortunati

Jeremiah Azu ha dimostrato di essere il miglior velocista in circolazione durante questo inverno, nel corso del quale diversi big di rango hanno deciso di non cimentarsi nelle prove in sala. Il britannico ha conquistato la medaglia d’oro sui 60 metri ai Mondiali Indoor 2025 di atletica, ad appena due settimane di distanza dal trionfo […]

Mar 21, 2025 - 15:15
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Atletica, Jeremiah Azu è il miglior velocista dell’inverno: doppietta ai Mondiali, Baker e Benitez infortunati

Jeremiah Azu ha dimostrato di essere il miglior velocista in circolazione durante questo inverno, nel corso del quale diversi big di rango hanno deciso di non cimentarsi nelle prove in sala. Il britannico ha conquistato la medaglia d’oro sui 60 metri ai Mondiali Indoor 2025 di atletica, ad appena due settimane di distanza dal trionfo agli Europei al coperto. Dopo l’affermazione di Apeldoorn è arrivata la consacrazione al Cube di Nanchino (Cina), dove si è reso protagonista di una prestazione davvero encomiabile.

Il 23enne, bronzo con la 4×100 alle Olimpiadi di Parigi 2024, ha fatto la differenza sul lanciato, sbucando fuori con una grandissima progressione e riuscendo ad abbattere il sempre significativo muro di 6.50. Il britannico si è imposto con un rilevante 6.49 (record personale), rimontando e superando proprio sul filo di lana l’inatteso australiano Lachlan Kennedy (6.50, dopo uno spaventoso tempo di reazione di 0.117).

La finale è stata funestata da due infortuni: il portoricano Eloy Benitez, che aveva sorpreso nei turni preliminari (6.49 in batteria e 6.52 in semifinale), è crollato a terra a metà gara; lo statunitense Ronnie Baker era in lizza per la vittoria fino agli ultimi dieci metri, quando si è poi stretto il bicipite femorale e ha chiuso in sesta posizione (6.59, un millesimo peggio del giamaicano Rohan Watson). La medaglia di bronzo è finita al collo del sudafricano Akani Simbine (6.54), capace di precedere il beniamino di casa Zhenye Xie (6.58).

Lo sprint puro è stato indubbiamente un po’ sottotono rispetto alle ultime due edizioni: dodici mesi fa lo statunitense Christian Coleman si impose in 6.41 davanti al connazionale Noah Lyles (6.44 per il poi Campione Olimpico dei 100 metri), nel 2022 Marcell Jacobs dettò legge in 6.41 davanti a Coleman (6.41) e all’altro americano Marvin Bracy (6.44) dopo l’apoteosi a cinque cerchi.