Atletica, Furlani sul trono ai Mondiali Indoor. Fabbri a un soffio dal podio, doppietta di Ingebrigtsen
Al Cube di Nanchino (Cina) si sono conclusi i Mondiali Indoor di atletica. L’Italia ha festeggiato la medaglia d’oro conquistata da Mattia Furlani nel salto in lungo con un balzo da 8.30 metri, mentre Leonardo Fabbri ha chiuso al quarto posto la gara di getto del peso accarezzando il podio. La nostra Nazionale chiude la […]

Al Cube di Nanchino (Cina) si sono conclusi i Mondiali Indoor di atletica. L’Italia ha festeggiato la medaglia d’oro conquistata da Mattia Furlani nel salto in lungo con un balzo da 8.30 metri, mentre Leonardo Fabbri ha chiuso al quarto posto la gara di getto del peso accarezzando il podio. La nostra Nazionale chiude la rassegna iridata con due ori (l’altro è di Andy Diaz nel triplo) e l’argento di Zaynab Dosso sui 60 metri: quinto posto nel medagliere e quinta posizione nella classifica a punti.
RISULTATI MONDIALI INDOOR ATLETICA OGGI
SALTO IN LUNGO (MASCHILE) – Mattia Furlani si è laureato Campione del Mondo con uno splendido balzo da 8.30 metri firmato al secondo tentativo, ma il giovane fuoriclasse laziale ha sudato freddo perché il giamaicano Wayne Pinnock si è fermato a un solo centimetro dal nostro portacolori. Il 20enne ha evitato la beffa dopo l’argento di due settimane fa agli Europei Indoor, quando venne battuto proprio per un centimetro. Il primatista mondiale stagionale (8.37 metri) si è regalato il primo titolo internazionale della carriera tra i grandi, salendo sul podio per la quinta volta consecutiva (argento ai Mondiali Indoor e agli Europei all’aperto di Roma lo scorso anno, bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024 e poi la seconda piazza ad Apeldoorn). L’australiano Liam Adcock ha completato il podio (8.28), il greco Miltiadis Tentoglou non è riuscito a difendere il titolo chiudendo al quinto posto (8.14). Clicca qui per la cronaca dettagliata della gara.
GETTO DEL PESO (MASCHILE) – Leonardo Fabbri ha accarezzato il podio, rialzando la testa dopo l’opaca prestazione offerta agli Europei, ma all’ultima curva è stato superato e si è dovuto accontentare della quarta piazza. Il toscano si era issato al terzo posto con la spallata da 21.36 metri firmata al quarto tentativo (in precedenza 20.67, 20.69, nullo, 20.81), ma poi è sbucato lo statunitense Roger Steen che lo ha privato di una medaglia con la rasoiata da 21.62. L’azzurro rimane giù dal podio dopo il bronzo di dodici mesi fa, ma si è rimesso in carreggiata dopo la brutta prova di Apeldoorn e può guardare con ottimismo al futuro. Il neozelandese Tom Walsh ha trionfato con 21.65, conquistando il terzo titolo iridato in sala e lasciandosi alle spalle gli americani Roger Steen (21.62) e Adrian Piperi (21.36), Zane Weir ottavo con 20.63. Clicca qui per la cronaca dettagliata della gara.
1500 METRI (MASCHILE) – Jakob Ingebrigtsen rispetta agevolmente i favori del pronostico e vince con assoluta disinvoltura, firmando la doppietta dopo la stoccata di ieri sui 3000 metri con il tempo di 3:38.79. Il fuoriclasse norvegese ha replicato l’uno-due concretizzato due settimane fa agli Europei Indoor, lasciandosi alle spalle il britannico Neil Gourley (3:39.07) e lo statunitense Luke Houser (3:39.17).
1500 METRI (FEMMINILE) – Gudaf Tsegay è andata in fuga solitaria ed è riuscita a scendere sotto il muro dei quattro minuti. La primatista mondiale ha bissato il titolo conquistato tre anni fa a Belgrado, tagliando il traguardo con il ragguardevole tempo di 3:54.86 (record dei campionati) davanti alla connazionale Diribe Welteji (3:59.30) e alla britannica Georgia Hunter Bell (3:59.84).
60 OSTACOLI (FEMMINILE) – La bahamense Devynne Charlton ha difeso il titolo in una gara equilibratissima con cinque atlete racchiuse in due centesimi: la caraibica si è imposta in 7.72 precedendo la svizzera Ditaji Kambundji (7.73), la giamaicana Ackera Nugent (7.74), la polacca Pia Skryszowska (7.74) e la statunitense Grace Stark (7.74). Elisa Maria Di Lazzaro eliminata in semifinale (settima con 8.42 nella serie di Stark e Kambundji).
800 METRI (MASCHILE) – Gara ad altissima intensità agonistica, dove lo statunitense Josh Hoey riesce a spuntarla nel finale contenendo il tentativo di rimonta del belga Eliott Crestan. L’americano si è imposto con il tempo di 1:44.77, precedendo l’europeo di quattro centesimi, mentre lo spagnolo Elvin Josuè Canales si è meritato la medaglia di bronzo con una bella progressione finale (1:45.03).
800 METRI (FEMMINILE) – La sudafricana Prudence Sekgodiso si è imposta con la miglior prestazione mondiale stagionale (1:58.40), battendo l’etiope Nigist Getachew (1:59.63) e la portoghese Patricia Silva (1:59.80).
EPTATHLON – Sander Skotheim e Johannes Erm si fronteggiano a viso apertissimo sui 1000 metri conclusivi, prendendosi anche a sportellate. L’estone vince la gara in 2:34.91 precedendo il norvegese (2:36.08), ma è lo scandinavo a conquistare la medaglia d’oro con 6.475 punti contro i 6.437 del baltico. Il fresco primatista europeo ha replicato il successo ottenuto due settimane fa nella rassegna continentale e a 22 anni ha migliorato l’argento ottenuto dodici mesi fa a Glasgow proprio davanti a Erm. Terzo il tedesco Till Steinforth (Germania).