Atletica, Dallavalle fa sognare con 17.36. Spallate titaniche di Fabbri, Dosso agile, Sito e Saraceni in spolvero
Al PalaCasali di Ancona è andata in scena un’avvincente seconda giornata dei Campionati Italiani Indoor di atletica. Andrea Dallavalle si è presa di forza la copertina in maniera inaspettata, tornando a volare dopo tre anni e stampando un superlativo balzo da 17.36 metri: seconda prestazione mondiale stagionale nel salto triplo ad appena cinque centimetri dalla […]

Al PalaCasali di Ancona è andata in scena un’avvincente seconda giornata dei Campionati Italiani Indoor di atletica. Andrea Dallavalle si è presa di forza la copertina in maniera inaspettata, tornando a volare dopo tre anni e stampando un superlativo balzo da 17.36 metri: seconda prestazione mondiale stagionale nel salto triplo ad appena cinque centimetri dalla world lead detenuta dal tedesco Max Hess e cinque centimetri meglio del bronzo olimpico Andy Diaz (oggi assente a scopo precauzionale).
Il 25enne piacentino ha siglato il proprio personale, migliorando di un centimetro quanto fatto all’aperto nel 2021 a Grosseto ed esprimendosi ai livelli del 2022, quando conquistò la medaglia d’argento agli Europei e poi fu quarto ai Mondiali. I problemi fisici sembrano essere alle spalle, ora ci sono tutte le carte in regola per sognare in grande in vista dei prossimi appuntamenti. Sul podio si sono piazzati Simone Biasutti (16.67) ed Enrico Montanari (16.19).
Leonardo Fabbri e Zane Weir erano gli uomini più attesi della vigilia e hanno dato vita a uno splendido duello nel getto del peso, dimostrando di essere i grandi favoriti per le medaglie negli eventi di marzo. Il toscano si è imposto con una spallata da 21.85 metri al quarto tentativo, con cui ha superato il 21.76 del compagno di allenamenti. L’argento mondiale all’aperto si è fermato a dieci centimetri dalla già sua miglior prestazione mondiale stagionale timbrata una decina di giorni fa a Lievin e poi si è reso protagonista di un paio di nulli, decisamente ben oltre i ventidue metri e per ammissione dello stesso Fabbri nei pareggi del record italiano in sala. Terzo posto per Nick Ponzio (20.63).
Zaynab Dosso era invece la donna più attesa della domenica, dopo che settimana scorsa aveva corso i 60 metri in un eccellente 7.05 a Torun. La velocista emiliana si è espressa in 7.10 in batteria, poi in finale è scesa a 7.07 offrendo una buona uscita dai blocchi e un bel lanciato, senza però slanciarsi nel finale. L’azzurra vanta il secondo crono europeo e il quarto tempo mondiale dell’anno, la sensazione è che sia in ottima forma e che possa davvero guardare con ottimismo agli appuntamenti delle prossime settimane. Alle spalle della primatista italiana si sono piazzate Gaya Bertello (7.28) e Gloria Hooper (7.30), mentre la gara maschile si è risolta al photo-finish con tempi alti: Yassin Bandaogo l’ha spuntata con 6.69, regolando per un centesimo Stephen Awuah Baffour e Samuele Ceccarelli.
Erika Saraceni ha migliorato di venti centimetri il proprio personale nel salto triplo e a 18 anni ha siglato il record italiano indoor under 20 con un ragguardevole 13.71, precedendo Ottavia Cestonaro (13.60) e Sara Zoccheddu (13.13). Il salto in alto femminile sorride a Idea Pieroni (1.91) davanti ad Asia Tavernini (1.85) e Pamela Croce (1.81), mentre il getto del peso è terreno di Sara Verteramo (16.33) davanti ad Anna Musci (16.11) e Fuyuko Stella (15.12).
Luca Sito ha siglato la miglior prestazione italiana under 23 sui 400 metri, esprimendosi in 46.15 e abbassando così di undici centesimi il primato di Matteo Galvan che reggeva da sedici anni. Il primatista italiano del giro di pista all’aperto si è reso protagonista di una buona prima tornata (passaggio in 21.59), ma è un po’ calato nel secondo passaggio. L’azzurro è diventato il terzo italiano di sempre in sala (Saber 45.99, Licciardello 46.03), regolando Matteo Raimondi (46.42) e Alessandro Moscardi (47.45).
Sul fronte femminile, invece, Alice Mangione ha rispettato i favori del pronostico. La fresca primatista italiana del doppio giro di pista in sala ha vinto in 52.18, prendendo il largo nel finale e riuscendo così a mettere le mani sul suo primo tricolore precedendo Alessandra Bonora (52.67) e Ayomide Folorunso (52.68).
Eloisa Coiro ha vinto gli 800 metri con il tempo di 2:02.15, dopo aver lasciato sfogare Elena Bellò fino al rettilineo conclusivo (poi terza in 2:04.67) e regolando Laura Pellicoro (2:02.80). Sul fronte maschile, invece, Giovanni Lazzaro stupisce e conquista il titolo in 1:47.42, riuscendo a contenere la rimonta del più esperto Simone Barontini (1:47.91), mentre Tommaso Maniscalco ha completato il podio (1:48.80). Federico Riva e Ludovica Cavalli sono invece riusciti a completare le doppiette personali, dettando legge sui 3000 metri dopo i successi di ieri sulla mezza distanza: entrambi sono andati via nell’ultimo giro, imponendosi rispettivamente in 7:57.12 (davanti a Francesco Guerra e a Pietro Pellegrini) e in 9:03.66 (su Micol Majori e Valentina Gemetto).