Assegno di inclusione, 850mila italiani più poveri senza il Reddito di cittadinanza
Sono solo 100mila le famiglie avvantaggiate dall'Assegno di inclusione rispetto al Reddito di cittadinanza, in confronto alle 850mila che invece ci hanno perso

Senza Reddito di cittadinanza (RdC) si perdono 2.600 euro all’anno. È il risultato delle simulazioni del rapporto Istat sulla redistribuzione dei redditi. Sono 850mila i nuclei familiari che hanno visto la propria situazione economica peggiorare a causa del passaggio dal RdC all’Assegno di inclusione (AdI) nel corso del 2024.
Buona parte di questo calo è dovuta alle famiglie che hanno completamente perso il diritto a qualsiasi sussidio. Una piccola parte dei nuclei coinvolti invece ha guadagnato più dall’AdI che dal RdC, grazie al diverso calcolo dell’importo per le persone disabili.
Quanto è costata alle famiglie l’abolizione del Reddito di cittadinanza
Secondo quanto calcolato dalle simulazioni Istat, sono circa 850mila le famiglie che sono state danneggiate economicamente dall’abolizione del Reddito di cittadinanza. Il passaggio all’Assegno di inclusione, dal punto di vista del reddito annuale, comporta una perdita annuale di 2.600 euro.
La ragione per cui questa cifra è così alta e la platea delle famiglie così ampia, è che buona parte di coloro che perdono introiti con l’abolizione del Reddito di cittadinanza non hanno più alcun sussidio statale che li sostenga.
Chi ci perde senza il Reddito di cittadinanza
Istat fa inoltre notare che questa riduzione di introiti influenza il 20% di quelle famiglie più povere che percepivano il Reddito di cittadinanza, aggravando ulteriormente la loro situazione finanziaria. Circa 620mila famiglie hanno inoltre completamente perso il diritto a ogni sussidio.
Tra queste ci sono anche 220mila nuclei che hanno al loro interno componenti non occupabili. Queste sarebbero le persone per cui è stato pensato l’Assegno di inclusione. La legge che stabilisce questo nuovo sussidio però non ha previsto un innalzamento della soglia di reddito necessaria per ottenerlo, in caso una famiglia abbia uno o più componenti non occupabili. Una misura che era invece presente nel Reddito di cittadinanza.
Esiste inoltre un gruppo di circa 230mila famiglie, che riceve l’AdI, ma con un importo inferiore a quello in precedenza garantito dal RdC. Questo è determinato dal diverso modo in cui più componenti della famiglia pesano sul calcolo del sussidio. Altre 400mila famiglie invece ricevono lo stesso trattamento dall’AdI e dal RdC.
Chi guadagna dall’Assegno di inclusione
Una piccola percentuale delle famiglie che percepivano il Reddito di cittadinanza ed è passata all’Assegno di inclusione riceve invece più denaro che in passato. Si tratta di circa 100mila famiglie, tutte nel 20% più povero dei nuclei, di cui rappresentano il 2,3%. L’aumento è in media di 1.216 euro all’anno.
La ragione per cui è possibile che queste famiglie ricevano più denaro, pur con un sussidio in teoria meno generoso, è il diverso peso che l’AdI dà ai componenti disabili di una famiglia. Il Reddito di cittadinanza invece permetteva solo un aumento del sussidio massimo che poteva essere ricevuto in caso di presenza di persone disabili in famiglia.