Apple scampa ai dazi ma resta il nodo Cina: l’80% degli iPhone per gli Usa è assemblato a Pechino
Per Apple la minaccia di nuovi dazi doganali si è trasformata in un pericolo scampato. L’amministrazione Trump ha deciso di escludere smartphone, computer e altri dispositivi elettronici dall’elenco dei prodotti colpiti dalle nuove tariffe commerciali, che per altri settori prevedono aumenti fino al 125%. Una decisione tutt’altro che secondaria per la Mela: secondo Counterpoint Research, […] L'articolo Apple scampa ai dazi ma resta il nodo Cina: l’80% degli iPhone per gli Usa è assemblato a Pechino proviene da Economy Magazine.

Per Apple la minaccia di nuovi dazi doganali si è trasformata in un pericolo scampato. L’amministrazione Trump ha deciso di escludere smartphone, computer e altri dispositivi elettronici dall’elenco dei prodotti colpiti dalle nuove tariffe commerciali, che per altri settori prevedono aumenti fino al 125%. Una decisione tutt’altro che secondaria per la Mela: secondo Counterpoint Research, circa 8 iPhone su 10 destinati al mercato statunitense sono realizzati in Cina.
Il rischio
L’impatto potenziale di una simile misura avrebbe potuto alterare drasticamente prezzi e catene di approvvigionamento, con effetti anche sull’Europa. Il rischio, paventato dai vertici dell’hi-tech americano, era quello di un vero “Armageddon”, come definito dal settore. La pressione del comparto tecnologico, sommata alla complessità delle attuali filiere globali, ha contribuito al dietrofront della Casa Bianca.
La tregua commerciale
Tuttavia, la tregua commerciale non basta a nascondere i segnali di difficoltà. Nei primi quattro mesi del 2025, Apple ha registrato un calo dell’8% nelle vendite globali. Un dato che conferma come il tocco magico dell’azienda sia sempre più sbiadito. A 18 anni dal lancio dell’iPhone, il prodotto di punta resta ancora lo stesso, e i tentativi di rilancio non hanno centrato l’obiettivo.
La rivoluzione che non arriva
Le scommesse sul visore Vision Pro e sull’integrazione dell’intelligenza artificiale non hanno dato i frutti sperati. Le vendite sono inferiori alle attese, e il mercato continua ad aspettare una vera rivoluzione che non arriva. L’iPhone resta il centro dell’universo Apple, ma senza innovazioni dirompenti all’orizzonte, la dipendenza dal dispositivo diventa un limite.
Diversificazione della produzione
Nel frattempo, Cupertino ha accelerato la diversificazione delle catene produttive per ridurre la dipendenza dalla Cina. Circa il 20% degli iPhone è oggi prodotto in India, mentre il Vietnam rappresenta un’altra area strategica in espansione. Ma modificare la supply chain è un processo lungo, complesso e costoso, con benefici solo nel medio-lungo termine.
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