Anche un’auto vecchia tra i rifiuti nel bosco
Reti, bidoni, plastica e molto altro ritrovato dai ’paladini del territorio’ nei boschi di San Gimignano.

Si chiama "puliamo il mondo" la popolare giornata ecologica dedicata alla natura e al mantenimento dell’ambiente. Nel mare, sulla spiaggia, nei parchi, giardini pubblici, nei boschi. Da San Gimignano i volontari "spazzini" della macchia rispondono "presente" e a maniche rimboccate i "Paladini del territorio" della Fondazione Una. Sono il gruppo dei circa 30 cacciatori al cinghiale delle torri, senza fucile a pallettoni, ma armati di forti braccia e buoni conoscitori del posto. Si infilano nel bosco, dentro la macchia per ripulire e riportare a galla tutto quello che la maleducazione, ignoranza e inciviltà ci butta dentro, senza tanti scrupoli o vergogna durante le silenziosi notti. E’ sortito fuori perfino lo scheletro di una vecchia auto fra la macchia intorno all’Aucello sul territorio del Poggio del Comune che guarda la collina di Ranza.
Incredibile, vero raccontato dai cacciatori-spazzini senza doppiette, dove hanno ritrovato di tutto. Discarica a cielo aperto accanto a lecci, scopeti, corbezzoli; reti di letti, bidoni, bottiglie, plastica, gomme vecchie, tubi e via via dicendo. Due viaggi di furgoni carichi di tutto verso l’isola ecologica di Fugnano. Come detto sopra fra questa robaccia dentro la macchia e ben nascosta da occhi indiscreti al gruppo dei volontari cacciatori è apparsa una vecchia auto ridotta a pezzi mangiata dalla ruggine uno scheletro da archeologia. Chissà da quanti anni quei ferracci sono stati lasciati dal padrone dentro la macchia.
E, dicono i cacciatori volontari delle torri che di auto buttate nel bosco ce ne sarebbe una gemella. Insomma, tanta inciviltà che fa male all’ambiente.
Romano Francardelli