Allergie primaverili: pollini e punture di insetto mettono a rischio i bambini
L'aumento delle allergie primaverili nei bambini nel 2025 è legato a pollini e punture di insetti, con 483 accessi al pronto soccorso nel 2024 all'Ospedale Bambino Gesù di Roma. L'articolo Allergie primaverili: pollini e punture di insetto mettono a rischio i bambini proviene da benessereblog.it.

Con l’arrivo della primavera del 2025, si registra un incremento delle allergie nei bambini, dovuto principalmente ai pollini e alle punture di insetti. Nel 2024, l’Ospedale Bambino Gesù di Roma ha documentato ben 483 accessi al pronto soccorso per punture di insetti, accumulando un totale di 1.261 casi negli ultimi tre anni. Questi dati sono stati comunicati da Alessandro Giovanni Fiocchi, responsabile del servizio di allergologia presso l’ospedale.
Impatto delle allergie primaverili
Fiocchi ha sottolineato l’impatto significativo delle allergie primaverili sulla vita quotidiana dei bambini, evidenziando che i sintomi respiratori e cutanei, se non trattati adeguatamente, possono aggravarsi. Per mitigare i problemi legati a queste allergie, è fondamentale adottare alcune precauzioni. Ad esempio, quando si trascorre del tempo all’aperto, è consigliabile vestire i bambini con abiti lunghi e applicare repellenti contro gli insetti. Inoltre, per prevenire le allergie respiratorie, è utile monitorare i bollettini pollinici, così da limitare l’esposizione ai pollini più allergenici.
Statistiche sulle allergie ai pollini
Le allergie ai pollini interessano tra il 10% e il 40% della popolazione, causando disturbi come rinite allergica, asma e congiuntivite. In Italia, circa 9 milioni di persone soffrono di allergie respiratorie, di cui 4 milioni necessitano di cure specifiche. La diagnosi di queste condizioni avviene attraverso l’analisi della storia clinica e mediante test allergologici.
Influenza dei cambiamenti climatici
La diffusione delle pollinosi è influenzata non solo dal territorio, ma anche dai cambiamenti climatici, che allungano i periodi di impollinazione. A Roma, per esempio, le graminacee fioriscono da marzo a luglio, mentre la parietaria ha picchi di pollinazione tra febbraio-marzo e ottobre-novembre. Per trattare la rinite allergica, si ricorre a antistaminici, mentre per gestire l’asma si utilizzano cortisonici inalatori e broncodilatatori. La congiuntivite allergica può essere curata con colliri specifici.
Trattamenti per le allergie
L’unico trattamento in grado di affrontare la causa dell’allergia è l’immunoterapia specifica, comunemente nota come vaccino anti-allergico, che ha una durata di 3-5 anni ed è indicato per le allergie gravi a pollini e veleno di insetti, come vespe, calabroni e api. Questi insetti sono responsabili di reazioni allergiche in circa il 2% della popolazione. Nei casi più severi, è fondamentale avere a disposizione l’adrenalina autoiniettabile, che può rivelarsi salvavita. Ogni anno, in Italia, si registrano tra 5 e 20 decessi per shock anafilattico causato da punture di imenotteri. Per assistenza, il Centro Antiveleni del Bambino Gesù è attivo 24 ore su 24 al numero 06 6859 3726.
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