Adempimenti fiscali: saldo IVA entro il 17 marzo

Scade il 17 marzo 2025 il versamento dell'IVA relativa all'anno d'imposta 2024, in unica soluzione o come prima rata.

Mar 17, 2025 - 11:20
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Adempimenti fiscali: saldo IVA entro il 17 marzo

Il 17 marzo 2025 è l’ultimo giorno utile per il versamento dell’IVA relativa all’anno d’imposta 2024, in unica soluzione o come prima rata, come risulta dalla dichiarazione annuale e senza versare alcuna maggiorazione (diversamente, il termine slitta al 30 giugno pagando anche gli interessi).

In base allo scadenzario fiscale 2025 il termine per il saldo IVA è il 16 marzo ma quest’anno, cadendo di domenica, l’adempimento è slittato a lunedì 17.

Chi deve versare l’IVA annuale

Come ricorda l’Agenzia delle Entrate, le categorie dei contribuenti coinvolti sono:

  • imprenditori artigiani e commercianti, agenti e rappresentanti di commercio;
  • lavoratori autonomi, professionisti con Partita IVA iscritti o non agli Albi professionali;
  • società di persone, società semplici, Snc, Sas, Studi Associati;
  • società di capitali ed Enti commerciali, SpA, Srl, Società Cooperative, Sapa, Enti pubblici e privati diversi dalle società;
  • istituti di credito, Sim, altri intermediari finanziari, società fiduciarie.

Come e quando pagare l’IVA annuale

È possibile effettuare il versamento con il Modello F24 in modalità telematica, sia direttamente sia tramite intermediario, utilizzando il codice tributo 6099 e per importi pari ad almeno 10,33 euro (10,00 euro per effetto degli arrotondamenti applicati in dichiarazione).

Il versamento può essere rimandato al 30 giugno 2025 (ne hanno facoltà anche i soggetti con esercizio non coincidente con l’anno solare), ma con una maggiorazione a titolo di interessi pari allo 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivi alla scadenza.  La maggiorazione si applica sulla parte del debito non compensato con i crediti riportati in F24.

Per chi sceglie la rateizzazione 16 di ogni mese è previsto un interesse dello 0,33% a partire dalla seconda rata, aumentata dalla terza rata dello 0,66% e così via.