“A Sanremo mi è venuto un attacco di panico. Sono andata al Pronto Soccorso 5 volte. Ho avuto la derealizzazione”: lo confessa Noemi a “Le Iene”

La cantante fa un racconto inedito di quanto accaduto nel 2012, quando era in gara al Festival con “Sono solo parole” L'articolo “A Sanremo mi è venuto un attacco di panico. Sono andata al Pronto Soccorso 5 volte. Ho avuto la derealizzazione”: lo confessa Noemi a “Le Iene” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mar 6, 2025 - 11:02
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“A Sanremo mi è venuto un attacco di panico. Sono andata al Pronto Soccorso 5 volte. Ho avuto la derealizzazione”: lo confessa Noemi a “Le Iene”

“Era la prima sera (al Festival di Sanremo 2012, ndr), non mi sono fatta neanche pettinare dal mio parrucchiere perché stavo malissimo. La notte mi viene un attacco di panico con dei tremori. Sono andata al pronto soccorso di Sanremo tipo 5 volte”.

È un racconto inedito quello che Noemi fa a “Le Iene”che ha seguito per 48 ore con la cantante, avendo modo così di conoscere meglio la persona dietro l’artista e i momenti difficili vissuti in privato, senza darlo a vedere al proprio pubblico. “Sono salita sul palco con una derealizzazione a palla che non capivo niente” spiega a proposito di quell’esperienza al Festival, “però là la mia voce mi ha salvato, davanti al microfono ho pensato: ‘Veronica hai lavorato fino a qua, adesso tu sei la tua voce’. Ho chiuso gli occhi, è partita Sono solo parole. Quello che mi dispiace un sacco è che mi ricordo pochissimo, perché con la derealizzazione (disturbo di cui ha parlato recentemente anche a Verissimo, ndr) è come se tu non registrassi quasi niente”.

CHE COS’È LA DEREALIZZAZIONE – Ma come è arrivata Noemi a questo punto? “Mi ero totalmente annullata nella musica, nelle canzoni e in quello che dovevo fare, e forse Noemi aveva preso il sopravvento su Veronica” continua la 43enne il cui nome di battesimo è Veronica Scopelliti. “Mi sarei dovuta fermare e capire che cavolo era che non andava dentro di me, però non l’ho fatto e anzi ho continuato”. Eppure nelle foto di quei giorni, quando si piazzò terza con “Sono solo parole”, in un podio tutto al femminile con Emma e Arisa, Noemi appariva sorridente e felice: “Vedi che brava che sono a fingere?” commenta con la ‘iena’. “Sembrava che non avessi niente, una grande attrice. Era una sensazione che non riesco a recuperare adesso, per fortuna, però in quel momento mi sembrava ovvio che fosse tutto inutile, era ovvio che fossi io inutile, la mia vita, tutto quello che avevo fatto”.

Con grande sincerità l’artista romana parla anche di come sia riuscita, per gradi, a chiedere aiuto: “La depressione è un sintomo di una perdita di consapevolezza e di identità. Io poi ci ho messo 2-3 anni ad andare dal terapista, ho utilizzato per un periodo limitato di tempo gli psicofarmaci e allora questa sensazione di sentirsi inutile si è abbassata. Sono contenta di esserne uscita, a me sembra veramente di aver rimesso a posto tutto però caspita quanto tempo che ho perso”.

IL DESIDERIO DI MATERNITÀ – Della sensazione di aver perso tempo torna a parlare quando si affronta l’argomento maternità. Un desiderio covato proprio in quel momento difficile della sua vita: “Quando volevo farlo non ho potuto, mi è capitato il periodo che sono stata meno bene, se sei nel fango non puoi portarci un figlio insieme a te. Se posso averli ancora? Sì però pensi ci sia un momento più giusto. Credo sia più complicato adesso, ho paura che sia tardi. Se perdi un attimo la concentrazione e ti fai travolgere buchi un sacco di obbiettivi ed è un peccato. Mi spiace più per mio marito che per me, perché lui ci teneva anche più di me” aggiunge riferendosi a Gabriele Greco, musicista e compagno di vita al suo fianco dal 2008.

IL PUNTO PIÙ BASSO E LA TRASFORMAZIONE – Un altro Festival di Sanremo per lei fondamentale è stato quello del 2018. In gara con Non smettere mai di cercarmi, la cantante ricorda quell’esperienza come il “punto più basso”. Si sa, però, che una volta toccato il fondo si può solo risalire, e così è stato anche per lei. A darle la scossa un meme che la metteva a confronto con Michelle Hunziker, co-conduttrice di quell’edizione: “In quel momento stavo prendendo degli psicofarmaci quindi ero un po’ ingrassata” ricorda Noemi, “lei aveva un vestito simile ed era bellissima, allora mi hanno fatto un meme con scritto ‘Quando lo ordini online, e quando ti arriva a casa’. Mi ricordo ‘sto grande pianto fatto a fine Sanremo, ho detto ‘Basta io non voglio essere così’, mi ero stancata di sopravvivere”. Da lì è iniziato un percorso di trasformazione fisica e di liberazione “non dal grasso, ma dalla sofferenza”, puntualizza la diretta interessata, che oggi si sente

più a fuoco e risolta di un tempo: “Pensavo che la mia femminilità quasi togliesse spazio alla mia voce, forse ho fatto su di me un’azione di recupero del mio corpo, non mi sono più vergognata di poter essere anche una bella donna” conclude, finalmente serena e in pace con se stessa.

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