Von der Leyen: “Le barriere interne costano come un dazio del 45%”

Durante il suo intervento alla plenaria di Strasburgo, Ursula von der Leyen ha messo in evidenza come le “barriere” interne al mercato unico europeo possano avere effetti devastanti sull’economia. Le stesse sono state paragonate a dazi doganali del 45% sulla produzione e del 110% sui servizi. Questo secondo una stima del Fondo Monetario Internazionale, spesso citata da Mario Draghi. L’ex presidente della Bce e l’ex premier Enrico Letta hanno più volte richiamato l’attenzione su questa questione, sottolineando l’urgenza di ridurre gli ostacoli al commercio e alla crescita.

Gli ostacoli

La presidente della Commissione Europea ha evidenziato che, nonostante gli sforzi per creare un mercato unico, sono ancora troppo numerosi gli ostacoli che limitano l’efficienza delle attività economiche in Europa. “Le barriere interne sono più dannose di qualsiasi dazio doganale”. Von der Leyen ha ricordato l’importanza di rimuovere queste difficoltà per permettere un vero libero scambio tra i Paesi membri. Il mercato unico è stato concepito proprio per eliminare le dogane e i dazi. Inoltre si vuole semplificare le operazioni commerciali tra gli Stati membri.

L’appello alle Pmi

Von der Leyen ha concluso facendo un appello affinché le piccole e medie imprese possano operare con maggiore facilità. Le Pmi dovrebbero poter vendere lo stesso prodotto in tutti gli Stati membri senza la necessità di rietichettarlo per ogni Paese. “Dobbiamo realizzare pienamente il mercato unico, come è stato pensato all’inizio”, ha sottolineato.

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