Unleash The Archers a Milano: foto-report dal concerto al Legend Club, 20 Febbraio 2025

Unleash The Archers, Striker e Seven Kingdoms hanno attraversato l'oceano per suonare un po' di power metal nei club europei. A Milano hanno trovato molta passione...

Feb 28, 2025 - 14:14
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Unleash The Archers a Milano: foto-report dal concerto al Legend Club, 20 Febbraio 2025

Uscendo dal Legend Club dopo il concerto degli Unleash The Archers, la sensazione principale che provo è quella di soddisfazione per un concerto pieno di passione. Ci vuole una forte passione per attraversare l’oceano, giungendo da Canada e America, per proporre un pacchetto di tre gruppi power metal che girano in piccoli club, sopravvivendo grazie a chi acquista il merch (ce lo dice la band headliner). Il risultato è stato un grosso calore umano, sia sul palco che sotto, ed è proprio quello che dovremmo riscoprire in tutti i concerti.

I Seven Kingdoms sono composti da tre uomini muscolosi e una donna potentissima: ascoltare Sabrina Valentine è un vero piacere, ha una voce calda, altissima e cristallina, affronta la mezz’ora di concerto d’apertura senza una pausa, senza bere niente, senza tirare il fiato. La cosa bella del gruppo è che sono tutti carichissimi, evidentemente felici di essere su quel palco in quel momento. Danno il cinque alle prime file, guardano tutti negli occhi, sono presi dal pubblico e dalla musica. I ritmi sono del power metal più vicino a Stratovarius e Helloween, ma quando rallentano un po’ la voce della cantante brilla ancora di più, avvolgendo il pubblico. La cosa bizzarra? Ai piedi indossa delle pantofole a forma di panino. E sul palco ci sono 3 pelouches a forma di panino gigante. A me sembrano una notevole band seria, non credo abbiano dietro una “lore” di concept album legati ai panini, di sicuro è bizzaro vedere quelle pantofole indossate in fondo ad una elegante tuta nera e glitterata d’oro, guardate le foto e trovate i panini nascosti!


Gli Striker cambiano un po’ il registro della serata, sia come aspetto che come interpretazione del metal: spingono un po’ più sull’elettronica, sono decisamente più scanzonati a partire dal look street/glam anni 80 e da canzoni con titoli quali “Best of the best of the best” o “Sucks to suck”. Sicuramente il paragone è già stato fatto, ma li si può definire “gli Steel Panther del power metal”. Scherzano, sono esteticamente interessanti, ma al contempo picchiano sodo sugli strumenti e sanno intrattenere tutti. Non credevo ci fosse così tanta gente a cantare le loro canzoni, ma d’altronde i cori sono così orecchiabili che li si urla senza problemi.


Gli Unleash The Archers, dopo tutte queste divagazioni divertenti, vanno molto più dritti con il loro power: Andrew Saunders è costantemente piegato sulla sua sette-corde, per poi farsi “rubare la scena” dall’altro chitarrista Grant Truesdell che salta ovunque per il palco e si mette in posa per qualsiasi smartphone in vista. Un po’ come il riservato Dave Murray che viene surclassato dalle mossette e spaccate di Janick Gers, insomma. Brittney Slayes scalda tutti con il suo sorriso, la sua tutina futuristica e soprattutto la sua voce: acuti perfetti, grinta al punto giusto, e pause tattiche durante gli assoli per bere intrugli da una borraccia grottescamente enorme (ma non credo sia così grande per motivi comici). Il calore che dà è uguale a quello che riceve, e chi riempie il Legend Club questa sera può essere contento perché anche nel 2025 si può pensare che sarà l’anno del power metal.