Un ravvedimento che è sempre meno “speciale”
Si profila l’ennesimo “ravvedimento speciale”, destinato a chi aderirà al concordato preventivo biennale 2025-2026, includendo anche l’anno d’imposta 2023. Una sanatoria mascherata che, più che rafforzare il sistema, ne mina ulteriormente la credibilità. Cosa ci sarebbe dietro questa nuova proposta?
