Ucraina, Zelensky torna sull’incontro con Trump: “Deplorevole: non doveva andare così”. E annuncia: “Pronti a una tregua immediata nei cieli e in mare”

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, è tornato a commentare lo scontro avvenuto il 28 febbraio scorso alla Casa bianca con Donald Trump durante la sua ultima visita negli Stati Uniti, definendo l’accaduto “deplorevole” a poche ore dall’annuncio dello stop agli aiuti militari Usa a Kiev e annunciando la disponibilità “a una tregua immediata nei cieli […]

Mar 4, 2025 - 20:04
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Ucraina, Zelensky torna sull’incontro con Trump: “Deplorevole: non doveva andare così”. E annuncia: “Pronti a una tregua immediata nei cieli e in mare”

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, è tornato a commentare lo scontro avvenuto il 28 febbraio scorso alla Casa bianca con Donald Trump durante la sua ultima visita negli Stati Uniti, definendo l’accaduto “deplorevole” a poche ore dall’annuncio dello stop agli aiuti militari Usa a Kiev e annunciando la disponibilità “a una tregua immediata nei cieli e in mare”.

“Il nostro incontro a Washington, alla Casa Bianca di venerdì (28 febbraio, ndr), non è andato come avrebbe dovuto”, ha scritto oggi Zelensky su X. “È deplorevole che sia successo in questo modo. È tempo di sistemare le cose. Vorremmo che la cooperazione e la comunicazione future fossero costruttive”.

Il riferimento è all’incontro avvenuto la scorsa settimana quando il presidente ucraino si era recato alla Casa bianca per firmare un controverso accordo sullo sviluppo delle risorse minerali del Paese dell’Est Europa. Allora, durante un diverbio scoppiato con il vicepresidente Usa JD Vance, Zelensky era stato accusato da Trump di “mettersi in una pessima posizione” e di “non avere le carte di mano” per prevalere sulla Russia, a oltre tre anni dall’invasione ordinata dal Cremlino. 

Di fronte alle telecamere, Trump e Vance avevano rinfacciato a Zelensky di non essersi mostrato abbastanza “riconoscente” agli Stati Uniti per l’aiuto finora fornito a Kiev. Il magnate aveva finanche accusato il presidente ucraino di “giocare con la terza guerra mondiale”. “O fai un accordo o noi siamo fuori!”, aveva aggiunto il presidente degli Stati Uniti dopo aver avvertito Zelensky che l’Ucraina avrebbe dovuto “accettare dei compromessi” con la Russia per arrivare a una tregua.

L’incontro era finito senza la firma di alcun accordo tra Washington e Kiev. Sui social invece Trump aveva accusato Zelensky di aver “mancato di rispetto agli Stati Uniti d’America nel loro amato Studio Ovale”. “Può tornare quando sarà pronto per la Pace”, aveva detto il presidente Usa, che nella notte italiana ha ordinato al Pentagono di sospendere l’invio degli aiuti militari a Kiev già approvati dalla precedente amministrazione di Joe Biden e finanziati dal Congresso. L’inquilino della Casa bianca era poi tornato ad attaccare il presidente ucraino. “La Russia vuole un accordo, gli ucraini vogliono un accordo”, ha osservato ieri Trump in conferenza stampa a Washington. “Se (Zelensky, ndr) non accetta, non durerà a lungo”.

Kiev prova a ricucire: “Pronti a una tregua immediata nei cieli e in mare”
La risposta del presidente ucraino è arrivata nel pomeriggio sui social. “Vorrei ribadire l’impegno dell’Ucraina per la pace”, ha scritto Zelensky. “Nessuno di noi vuole una guerra senza fine. L’Ucraina è pronta a sedersi al tavolo delle trattative il prima possibile per avvicinarsi a una pace duratura. Nessuno desidera la pace più degli ucraini. Il mio team e io siamo pronti a lavorare sotto la forte leadership del presidente Trump per ottenere una pace duratura”.

“Siamo pronti a lavorare velocemente per porre fine alla guerra e le prime fasi potrebbero essere il rilascio dei prigionieri e un’immediata tregua nei cieli — con il divieto di lanciare missili, droni a lungo raggio, bombe su infrastrutture energetiche e altre infrastrutture civili — e in mare, se la Russia farà lo stesso”, ha aggiunto il presidente ucraino. “Poi vogliamo procedere molto velocemente attraverso tutte le fasi successive e lavorare con gli Stati Uniti per raggiungere un accordo finale forte”.

Quindi Zelensky è tornato ad aprire a un’intesa con gli Usa sullo sviluppo congiunto del settore minerario ucraino, che ieri Trump ha assicurato non essere affatto “morto” e che concederebbe a Washington la metà dei ricavi del comparto per ripagare gli Stati Uniti degli aiuti inviati a Kiev negli ultimi tre anni. 

“Diamo davvero valore a quanto l’America ha fatto per aiutare l’Ucraina a mantenere la sua sovranità e indipendenza. E ricordiamo il momento in cui le cose sono cambiate quando il presidente Trump ha fornito all’Ucraina i Javelins. Gliene siamo grati”, ha scritto il presidente ucraino. “Per quanto riguarda l’accordo sui minerali e sulla sicurezza, l’Ucraina è pronta a firmarlo in qualsiasi momento e in qualsiasi formato conveniente. Consideriamo questo accordo come un passo verso una maggiore sicurezza e solide garanzie di sicurezza, e spero davvero che funzionerà in modo efficace”.