Terrore sulla base in Antartide: team di scienziati minacciati di morte da un collega

Chiusi in una stazione angusta e difficilmente raggiungibile, a -23 sotto zero: otto ricercatori sudafricani hanno inviato un SOS denunciando le aggressioni di un collega. Il ministro: “Soffrono tutti di febbre da cabina”

Mar 18, 2025 - 17:33
 0
Terrore sulla base in Antartide: team di scienziati minacciati di morte da un collega

Roma, 18 marzo 2025 - Confinati in un'isolata stazione di ricerca nel bel mezzo dell'Antartide con un collega che minaccia di ucciderli: potrebbe sembrare la trama di un film horror e invece è realmente accaduto a un gruppo di scienziati sudafricani la scorsa settimana, nella base  Sanae IV. Il team (9 persone in tutto) non ha possibilità di fuga, viste le temperature estreme, e la posizione geografica. Altrettanto impossibile per i soccorritori raggiungerli in un tempo ragionevole. 

Ma cosa è successo? Uno degli scienziati avrebbe dato in escandescenza nel momento in cui il capo ha deciso di modificare il programma di lavoro, secondo la Bbc. Lo si legge nell’email di SOS inviata dal team che riporta di un aggressione fisica da parte del collega in questione nei confronti di un ricercatore e anche di molestie sessuali. 

"Purtroppo, il suo comportamento è degenerato fino ad essere profondamente inquietante - fa sapere uno dei ricercatori, secondo quanto riporta il Sunday Times sudafricano - In particolare, ha aggredito fisicamente [X], il che costituisce una grave violazione della sicurezza personale e delle norme sul posto di lavoro. Inoltre, ha minacciato di uccidere [X], creando un ambiente di paura e intimidazione". "Resto profondamente preoccupato per la mia sicurezza - conclude - mi chiede costantemente se voglio diventare la sua prossima vittima". Il Times ha cercato di contattare il gruppo, senza però ottenere maggiori informazioni.
Altri, tuttavia, sono riusciti a entrare in contatto con la remota base. Tra di loro, anche il ministro dell'Ambiente Dion George, che ha dichiarato: "C'è stato un litigio tra il caposquadra e l'aggressore, che è poi degenerata in un'aggressione fisica contro il capo. È facile immaginare come ci si possa sentire: si trovano in uno spazio ristretto e le persone hanno la 'febbre della cabina'. Può essere molto disorientante". Tale disagio consiste in irritabilità e scatti di violenza dovuti a un prolungato periodo in cui si è stati bloccati in un luogo ristretto e isolato. Gli ufficiali del Dipartimento per le foreste, la pesca e l'ambiente ha invece riportato che l'aggressore ha "espresso rimorso" per il suo comportamento e ha accettato di sottoporsi a ulteriori valutazioni psicologiche.

Sanae IV è una base sopraelevata che appartiene al governo sudafricano e si trova a 170 chilometri dal margine della piattaforma di ghiaccio su cui posa, nonché a 4mila dal Sudafrica. Le condizioni di vita sono dure: la temperatura media all’esterno è di -23 gradi centigradi. Soccorsi o rinforzi di alcun tipo richiedono almeno due settimane di tempo. In un posto del genere, "questioni legate alle gerarchie, alla distribuzione del carico di lavoro, piccole questioni sul tempo libero o sulle razioni e porzioni di cibo possono rapidamente divampare e trasformarsi in qualcosa di molto più grande di quanto non siano normalmente", ha spiegato Craig Jackson, professore di psicologia del lavoro della Birmingham City University, alla Bbc.